Premessa: indagare sulle circostanze, sui mandanti, sugli artefici e sulle motivazioni che il 23 agosto hanno determinato l'uccisione di Evgenjy Prigozhin, boss della banda di mercenari nota come PMC Wagner, non è un'esercizio di criminologia pur intrigante ma un passaggio importante nel futuro politico della Russia con conseguenze rilevanti sulla guerra in Ucraina e nei rapporti diplomatici internazionali.
Chiunque abbia voluto e realizzato l'attentato al jet privato di Prigozhin è ben consapevole che l'eliminazione del crudele amico di Putin è un capitolo di una storia più grande e importante.
In questo post cercherò di individuare la dinamica dell'attentato, tra le ipotesi che sui media sono apparse con più frequenza e trovare una traccia plausibile per contrastare il probabile insabbiamento del caso Prigozhin che il regime russo cercherà di realizzare per stemperare reazioni e accuse.
La sera del 23 giugno 2023 un jet privato Embraer Legacy si è schiantato nella regione di Tver, volando da Mosca a San Pietroburgo.
10 persone erano a bordo dell'aereo precipitato. Insieme a Prigozhin c'erano il suo vice Valery Chekalov, il comandante del PMC Wagner Dmitry Utkin, quattro membri della guardia personale e tre membri dell'equipaggio.
Ovviamente è stata aperta un'inchiesta che finora è riuscita ad appurare solo le identità dei 10 deceduti, confermando la presenza di Prigozhin tra i deceduti.
Nonostante le prove fornite sulla morte di Prigozhin, molti in Russia (e altrove) sono convinti che l'abbattimento dell'aereo sia parte di una messinscena concordata tra Putin e Prigozhin per consentire a quest'ultimo di "scomparire" dalla scena politico-militare in alternativa alla sua eliminazione fisica. Una "gentile" concessione del capo al suo ex cuoco.
Viene portato a riprova il precedente del 2019 quando Yevgeny Prigozhin venne dichiarato morto a seguito di un incidente aereo in Congo.
Il Cremlino e lo stesso Putin in persona hanno avvalorato la morte di Prigozhin nel "incidente" del 23 agosto scorso
Durante un incontro con il capo ad interim della DPR, Denis Pushilin, il dittatore russo ha ricordato di aver conosciuto Prigozhin dall'inizio degli anni '90 e lo ha definito un uomo dal destino difficile e un uomo d'affari di talento: "Ha raggiunto i risultati necessari - sia per se stesso che per la causa comune, quando gliel'ho chiesto, come in questi ultimi mesi", ha aggiunto Putin.
A molti è sembrato più che un necrologio una cinica ammissione di responsabilità.
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Fin dalle prime ore dopo lo schianto dell'aereo di Prigozhin, guardando le immagini di un video ripreso mentre il jet cadeva in picchiata con una scia di fumo si poteva ipotizzare che a bordo era successo qualcosa, tipo un'esplosione o un incendio, escludendo l'abbattimento ad opera di un missile terra aria.
Fin dalle prime ore le ipotesi erano solo due: o una messinscena concordata tra il Cremlino e il proprietario della Wagner per far credere alla sua morte e consentirgli di scomparire per molto tempo (anche a costo di uccidere i due suoi più importanti collaboratori e altre sette persone ignare, ma questo è un dettaglio che poco interessa a chi è abituato a compiere stragi di massa).
Oppure chi ha messo la bomba sul jet voleva uccidere proprio Prigozhin (anche a costo di uccidere i due suoi più importanti collaboratori e altre sette persone ignare, ma questo è un dettaglio che poco interessa a chi è abituato a compiere stragi di massa)che due mesi prima aveva scosso le fondamenta del regime di Putin con la "marcia per la giustizia" su Mosca, a metà strada tra un golpe improbabile e un tentativo estremno di propaganda politica.
In entrambi i casi, ma soprattutto nel secondo, il decisore unico è Vladimir Putin, incazzato nero per l'onta subita dalla sua immagine di "leader amato e indiscusso" ad opera di un narcisista megalomane criminale, arricchitosi con il denaro della Federazione Russa.
L'uccisione di Prigozhin da parte del boss del Cremlino è stata giustamente accostata allo stile mafioso corleonese: baciare l'ex amico che ha fatto lo sgarro per poi farlo eliminare senza pietà.
Resta solo un particolare: come far finta di condurre una "seria indagine" sulla "caduta improvvisa dell'aereo" senza 1) coprirsi di ridicolo 2) far arrabbiare i numerosi seguaci del nazionalista Prigozhin, l'eroe russo di Bakhmut, che coincidono anche con i seguaci di Putin.
La soluzione è presto detta: far passare il tempo, ovvero far decantare le tensioni e le domande di giustizia da parte di una opinione pubblica abituata a dimenticare senza farsi troppe domande.
Per questo le indagini sull'aereo che precipita senza un motivo ufficiale vanno a rilento, "perché è stato un evento complesso", si giustifica Dmitri Peskov maggiordomo di zar Putin.
Complesso per chi? ovvero è molto complicato trovare un capro espiatorio che risponda alla semplice domanda: appurato che c'è stata un'esplosione in volo, chi aveva interesse ad eliminare Prigozhin e chi aveva i mezzi (e gli uomini) per piazzare una bomba nella pancia del Embraer Legacy?
Ma prima di affrontare la "complessità" dell'indagine criminale, vale la pena citare un esempio della strategia attendista e dilatoria del regime russo.
Da qualche giorno circola sui media più "esagerati" - e per questo amati da una parte dell'opinione pubblica putiniana - una ipotesi originale su chi avrebbe avuto interesse ad eliminare Prigozhin.
Qualcuno che contendeva all'ex macellaio di Wagner lo stesso spazio affaristico-militare, ovvero l'Africa, per conto di una nazione che ha molti interessi in quel continente, ovvero la Francia.
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Ecco alcuni stralci di quanto riportato da tsargradtv
"Secondo le nostre informazioni, si tratta di una persona molto vicina al presidente francese - l'ex vice capo dell'amministrazione dell'Eliseo, che era responsabile della sicurezza di Emmanuel Macron e lo accompagnava in viaggi privati ed eventi: Alexandre Benalla, 32 anni. Qualche tempo fa, è stato sospeso dal lavoro dopo lo scandalo con il pestaggio dei manifestanti a Parigi, ma presto ha intrapreso, per così dire, "progetti separati" in Africa - come fondatore del Gruppo Comya, specializzato in intelligence economica e strategica e "questioni di sicurezza". In realtà, questo è il suo PMC, che svolge compiti nei paesi africani.
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Non è stato ancora deciso in quale edizione verrà pubblicato per primo il "leak". Ma gli accenti sono posti sul fatto che Benalla - una sorta di "Prigogine francese", un eroe indipendente che combatte per gli interessi del suo paese, nonostante il fatto che sia stato "messo da parte" - è stato espulso, in poche parole. Ma sembra ancora risolvere i problemi in Africa, dal momento che la Quinta Repubblica sta perdendo terreno lì. Inoltre, sembra che il principale nemico della Francia, in Africa, fosse il russo Wagner.
Secondo l'ideatore di questa ipotesi, lo scopo di "rivelare" l'organizzatore dell'omicidio dell'intero vertice di Wagner è, da un lato, dimostrare le capacità dei servizi speciali francesi e dei PMC, e dall'altro, dare un segnale ai leader africani che hanno deciso di allentare e abbandonare la posizione di vassalli in relazione a Parigi, che non hanno Prigozhin ora, ma ci sono ragazzi che sono più cool dei "membri dell'orchestra" russi.
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Quindi sui media russi si inizia a sondare il terreno per scaricare la colpa dell'uccione di Prigozhin sull'odiato occidente, in particolare la Francia.
Il signor Benalla è un personaggio che si presta molto bene al caso in questione.
... c'è il movente e ci sono anche le circostanze, perchè Prigozhin dopo l'insuccesso della mezza-rivolta era "costretto" a tornare in Africa e ad abbandonare l'Ucraina, quindi era un ulteriore pericolo per i francesi....
Ma gli stessi fautori di questa pista investigativa non nascondono che sia alquanto campata in aria, perché non regge ad alcune banali osservazioni.
Chi avesse voluto piazzare una bomba nell'aereo privato di Prigozhin avrebbe dovuto superare una serie di ostacoli e controlli sia da parte delle autorità aeroportuali russe, e questo non è difficile ma non impossibile, sia da parte dell'organizzazione di controllo maniacale di Prigozhin, impossibile per chiunque venga da fuori Russia disponendo di poco tempo e pochi supporti.
Ma lo scopo di creare altre ipotesi "esoteriche" risponde comunque alla necessità di far passare il tempo e confondere le acque e le teste già confuse dei russi.
Per chiunque voglia invece capire davvero cosa sia successo, come e chi ha ucciso Prigozhin, non resta che seguire l'unica traccia evidente: chi ha messo la bomba aveva accesso ai controlli e all'organizzazione dei viaggi del capo di Wagner, aveva rapporti di fiducia con le autorità di polizia dell'aeroporto, aveva una grande dimestichezza circa le abitudini dell'intero staff wagneriano.
Alcuni indizi plausibili si possono rintracciare da un'inchiesta condotta su MK.ru in un articolo dell'11 settembre
L'aereo del fondatore del PMC Wagner, Yevgeny Prigozhin, trasportava carichi non ufficiali
Si è scoperto chi e come trasportava il "bagaglio estraneo" (ovvero la bomba)
Nell'indagine sulle cause dello schianto dell'aereo Embraer Legacy 600 il 23 agosto, che ha ucciso il fondatore del PMC Wagner Yevgeny Prigozhin e altre 9 persone, è possibile prestare particolare attenzione ai bagagli. Non si tratta tanto degli effetti personali dei passeggeri, ma dei pacchi periodicamente trasportati da questo consiglio - con grande dispiacere dei membri dell'equipaggio.
"MK" è riuscito a scoprire chi e come trasportava il "carico non ufficiale" a bordo dell'aereo di Prigozhin.
Il fatto che entrambi gli aerei di Prigozhin fossero usati non solo per trasportare passeggeri, ma anche come vettore di posta, era noto a tutti coloro che servivano il "passeggero principale" (come veniva chiamato informalmente Prigozhin tra loro).
Il processo di carico dei bagagli informali a bordo è stato controllato da Andrey Oleynik, il manager responsabile della sicurezza. Si è rifiutato di rispondere alle nostre domande, ma abbiamo comunque scoperto alcune sfumature di questa procedura.
Di solito la richiesta all'equipaggio (in effetti era un ordine velato) suonava così: è necessario trasferire una specie di scatola da Sheremetyevo a Pulkovo. L'autista ha dovuto incontrare l'aereo direttamente sull'aerodromo dell'aerodromo di San Pietroburgo, dove gli è stato trasferito il carico.
Ai membri dell'equipaggio, ovviamente, era severamente vietato esaminare il contenuto delle scatole. Tuttavia, il ruolo di corrieri veniva svolto dai piloti e dagli assistenti di volo. Nessuno dei passeggeri ha toccato queste scatole e il trasferimento del carico all'autista all'aeroporto di destinazione è avvenuto dopo che tutti, compreso Prigozhin, avevano lasciato il tabellone. I piloti non erano entusiasti di questa missione, ma non potevano che accettarla.
Allo stesso tempo, il carico stesso differiva sia nell'aspetto che nelle dimensioni. A volte si trattava di regali (per le vacanze): scatole confezionate in un sacchetto regalo, a volte solo scatole o buste con fogli A4. Le scatole venivano solitamente collocate nel bagagliaio dell'aereo, i pacchi direttamente nella cabina.
La procedura stessa era simile a questa. I bagagli sono stati portati nel territorio del terminal “A” dell'aeroporto Sheremetyevo, dove l'auto può entrare solo con un pass preordinato.
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Durante l'intera procedura per ricevere e ispezionare il "carico non ufficiale", Oleinik era solitamente presente. Questo è stato il caso dell'ultimo volo dell'Embraer Legacy da Sheremetyevo il 23 agosto. Tuttavia, di solito non seguiva il posizionamento dei bagagli sull'aereo - questa è la prerogativa dei piloti. I piloti notano che per diversi anni - Oleinik ha lavorato a lungo per Prigozhin - non ci sono stati incidenti con i pacchi.
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I piloti con cui abbiamo avuto l'opportunità di parlare continuano a considerare la versione più probabile quella di un'esplosione locale a bordo dell'aereo vicino al pavimento sul lato destro della fusoliera. “Levshin (Alexey Levshin, il comandante dell'equipaggio morto insieme a Prigozhin) non avrebbe consentito di far partire l'aereo nel caso caso di guasto dell'hardware. Anche con una percentuale minima», dicono sicuri i suoi colleghi.
Tuttavia, è probabile che l'indagine ufficiale elabori una versione che attribuisce la responsabilità dell'incidente al fattore umano - la più popolare nelle indagini sugli incidenti aerei.
Inoltre, ci sono anche prerequisiti formali per questo.
È già stato stabilito che l'equipaggio di Prigozhin era molto esausto. Gli standard di orario di lavoro stabiliti dai regolamenti federali sull'aviazione non sono stati rispettati. Inoltre, i piloti erano in costante stress a causa dei frequenti voli verso aeroporti chiusi alle navi convenzionali, situati nelle immediate vicinanze della zona NWO. Questi fattori, in particolare, hanno portato al licenziamento del comandante dell'equipaggio Sergei Korobchinsky da MNT-Aero nella primavera del 2023.
Ma o i funzionari della Federal Air Transport Agency non erano a conoscenza dei problemi dei piloti MNT-Aero, o l'influenza di Prigozhin era sufficiente per chiudere un occhio sulle violazioni.
In sintesi, secondo la ricostruzione di MK.ru, sull'aereo di Prigozhin :
1) era stata piazzata una bomba
2) l'aereo di Prigozhin veniva spesso utilizzato per trasportare "carichi non ufficiali" (denaro, gioielli, armi, documenti) e aveva meccanismi di controllo particolari
3) qualcuno che aveva dimestichezza con i voli di Prigozhin avrebbe potuto consentire a qualcun altro di aggirare i controlli e piazzare un "pacco" sull'aereo
4) questo "qualcuno" potrebbe essere Andriy Oliynyk, il responsabile della sicurezza dei voli di Prigozhin
L'organizzazione criminale al servizio di Vladimir Putin, che da sempre agisce sotto la copertura dei servizi segreti russi (vedi il caso degli agent segreti che hanno cercato di avvelenare Navalny nell'agosto del 2020) non ha avuto alcuna difficoltà a sfruttare il meccanismo dei "carichi non ufficiali" per piazzare la bomba sull'aereo, dovendo solo "convincere" Andriy Oliynyk a non guardare con troppa attenzione quello che veniva imbarcato.
(segue)