Per esplicita volontà del Presidente Mattarella il mandato esplorativo di Roberto Fico ha come perimetro la vecchia maggioranza PD-CinqueStelle, con l'aggiunta di Leu e Iv.
Quella del presidente della Camera è un'impresa su cui pende la spada di Damocle del cialtrone fiorentino, tornato dall'Arabia Saudita più ricco di idee, soldi e amici influenti.
Sono bastate 24 ore di "esplorazione" per capire i veri nodi della folle crisi italiana.
1) Matteo Renzi vuole poltrone. Il gesto di rinunciarne a due nel precedente Conte 2 era propiziatorio alla richiesta di aumentare numero e/o peso delle poltrone nel discutendo Conte ter;
2) Nella strategia renziana Giuseppe Conte è un finto bersaglio. Averlo fatto diventare il principale obbiettivo di attacchi e veleni è servito a Renzi per generare un'ondata di panico e la chiamata alle armi dentro M5S e PD per difendere l'avvocato del popolo e allo stesso tempo renderli più inclini ad accettare un accordo al ribasso con gli assalitori.
Un Giuseppe Conte ter, debole e umiliato, è una vera pacchia per il "consulente" di Mohammad bin Salman. Gli consentirebbe di avere più peso e affari da offrire ai suoi committenti. Qualsiasi altra ipotesi sarebbe perdente per Matteo Renzi.
Le elezioni anticipate lo farebbero scomparire, ma anche un governo istituzionale o di salvezza nazionale sarebbero una sciagura da evitare, perchè più si allarga la maggioranza di governo più diminuisce il potere di ricatto della banda di italia viva.
Persino un governo con la stessa maggioranza del Conte 2 ma con un primo ministro del PD sarebbe una sciagura per Matteo Renzi, perchè i 5 Stelle dovrebbero essere compensati con più ministeri e più poteri di interdizione.
Matteo Renzi ha giocato a sparare contro un bersaglio senza avere alcuna intenzione di colpirlo.
Al punto in cui la crisi generata da Renzi si è ingarbugliata, a PD e Movimento Cinquestelle conviene abbandonare la difesa di un Conte ter a qualsiasi costo e appoggiare l'ipotesi di un governo istituzionale di cui sarebbero comunque gli azionisti di maggioranza senza dover subire ricatti e imboscate.
Quando Renzi ha espresso il desidero di un governo Gentiloni- Draghi stava bleffando, con la tecnica di patrocinare l'esatto opposto di quello che si vuole realizzare per confondere e guadagnare spazi di manovra.
Mi sto convincendo che per sbarazzarsi definitivamente di Matteo Renzi sarebbe più utile un governo del Presidente, magari con l'incarico a Marta Maria Carla Cartabìa. Con l'unico obbiettivo di incassare i 209 miliardi del Recovery Fund e cercare di ridurre al minimo le perdite causate dall'arrembaggio di corrotti, politicanti, ladroni di ogni risma e colore.
Soprattutto di quelli che svolgono "consulenze" in Arabia Saudita o in Russia.