La sentenza finale: Kyle Rittenhouse è stato assolto perchè ha ucciso per "legittima difesa".
Kyle Rittenhouse è stato assolto da una giuria guidata da un giudice conservatore e razzista, paladino dell'uso delle armi e dell'industria che le produce.
Una pagina di vergognosa ingiustizia che scatenerà altre proteste e legittima l'uso indiscriminato delle armi nelle manifestazioni politiche. Una vittoria per i suprematisti bianchi e per l'industria delle armi.
Kyle Rittenhouse aveva 17 anni ed era armato con un fucile semiautomatico AR-15 con 30 colpi nel caricatore quando sparò e uccise Joseph Rosenbaum, 36 anni, e Anthony Huber, 26, e ferì gravemente Gaige Grosskreutz, 27 anni, il 25 agosto 2020, durante una manifestazione dei Black Lives Matter a Kenosha in Wisconsin.
25 agosto 2020 - Jakob Blake, 29 anni, in fin di vita per i colpi di pistola che un poliziotto gli ha sparato alle spalle a bruciapelo mentre apriva la portiera della sua auto con a bordo tre dei suoi 4 piccoli figli.
A Kenosha, Wisconsin, è scattata immediata la protesta dei Black Lives Matter, contro la violenza impunita della polizia, nonostante il video di un testimone che mostra i momenti del tentato omicidio dell'afroamericano Jakob Blake.
Era l'estate in cui in America si era riaperta la ferita del razzismo, dopo l'uccisione di George Floyd che implorava "I can't breathe" mentre il poliziotto Chauvin lo soffocava con il ginocchio sul collo per 9 minuti.
Le manifestazioni di Kenosha erano scoppiate dopo l'ennesima violenza poliziesca contro un cittadino afroamericano, Jacob Blake.
Trump difende Kyle Rittenhouse, il giovane "miliziano" che a Kenosha ha ucciso due manifestanti, prima di andare a seminare altra zizzania nella citta' del Wisconsin. Gli scontri tra i Black Lives Matter e la Guardia Nazionale a Kenosha in Wisconsin, dopo che un poliziotto ha sparato 7 colpi di pistola a bruciapelo nella schiena di Jacob Blake, hanno fatto registrare un salto pericoloso anche se prevedibile. Milizie di destra galvanizzate dai richiami Law & Order della Convention di Donald Trump sparano e uccidono manifestanti Black Lives Matter. La NBA si ferma per solidatieta' con Jacob Blake.
infografica - video
Il processo a Rittenhouse volge alle battute finali e incendia la discussione nell'America post Trump. E' stata una truce volontà omicida di lucido razzismo quella che ha spinto Rittenhouse a sparare contro tre manifestanti - di cui i primi due disarmati - oppure un tentativo di " legittima autodifesa"?
Andare armati con un fucile mitragliatore ad una manifestazione di piazza può considerarsi "normale precauzione" oppure Rittenhouse era imbevuto di fanatiche pulsioni razziste e suprematiste e cercava solo il pretesto per sfogarle contro i manifestanti BLM?
Nel processo a Rittenhouse c'è lo specchio delle divisioni profonde che erano riemerse dopo la morte di Floyd e che ancora sono evidenti e drammatiche.
Basti pensare che il giudice del processo Rittenhouse, Bruce Schroeder, non ha fatto mistero delle sue inclinazioni conservatrici, rifiutandosi di chiamare "vittime" i giovani uccisi dal 18enne bianco, definendoli “rioters and looters”.
Rittenhouse durante il processo si è mostrato spavaldo e sicuro, per nulla pentito di aver ucciso due persone per "legittima difesa" e tutta la destra razzista e suprematista lo ha adottato come proprio eroe e paladino delle farneticazioni trumpiane.
Comunque vada, l'esito del processo Rittenhouse aprirà di nuovo tutte le violente contraddizioni che lo stanco Joe Biden sperava si fossero sopite.
E anche in Italia l'eco del processo Rittenhouse forse contribuirà a riaprire la discussione sulla "legittima difesa", che i fans di Salvini-Meloni interpretano come licenza di uccidere chiunque sia sospettato di essere un ladro o un clandestino, come dimostra il caso dell'assessore leghista di Voghera Massimo Adriatici che ha ucciso Youns El Boussetaoui, marocchino, con un colpo di pistola per difendersi "perchè molestava", o il recente caso dei due giovani uccisi ad Ercolano a sangue freddo per essersi fermati in auto vicino la villa di un tabaccaio paranoico.