Come arrestare Putin mentre vola a Budapest per incontrare Trump


Il vertice tra Putin e Trump che dovrebbe svolgersi a Budapest espone il despota russo al rischio di essere arrestato mentre sorvola i paesi dell'est Europa. Trump garantirà Putin con aerei americani?

Putin, Trump, i due Fuori Legge
Putin, Trump, i due Fuori Legge


i. fan. - 17 Ottobre 2025 ID: 6057


La Corte Penale Internazionale : «Putin in Ungheria per vedere Trump? Budapest deve arrestarlo»


L'Ungheria dovrebbe arrestare il leader russo Vladimir Putin qualora dovesse arrivare a Budapest per un possibile faccia a faccia con Donald Trump. Lo ricorda la Corte penale internazionale. Dal 2023 c'è un mandato d'arresto nei confronti di Putin in relazione all'invasione russa dell'Ucraina, avviata più di tre anni fa. È sospettato di crimini di guerra, per la deportazione e il trasferimento di bambini ucraini da aree dell'Ucraina finite sotto controllo russo, ma non ha smesso di recarsi in visita all'estero e l'8 ottobre era in Tagikistan, tra i firmatari dello Statuto di Roma. Un portavoce della Corte penale internazionale ha ribadito in dichiarazioni a Europa Press che per l'Ungheria sussiste il dovere di arrestare Putin nonostante la decisione di ritirarsi dallo Statuto di Roma annunciata nei mesi scorsi. «Il ritiro dallo Statuto di Roma è una decisione sovrana, soggetta alle disposizioni dell'articolo 127 dello Statuto - ha rimarcato il portavoce - Un ritiro diventa effettivo un anno dopo la notifica al segretario generale delle Nazioni Unite», quindi il 2 giugno 2026.

 

 

Ma è evidente che il boss ungherese Orbàn, amico comune sia di Putin che di Trump, non si sognerebbe mai di eseguire l'ordine di arresto della CPI.

 

Il vero problema per Putin è rappresentato dal fatto che per arrivare a Budapest è costretto a sorvolare con l'aereo presidenziale i paesi dell'Europa orientale che aderiscono alla CPI e sarebbero ben lieti di arrestarlo.

 

Ma come?

 

In tempi normali quando l'Air One di Putin si trasferisce in paesi stranieri è scortato da un certo numero di aerei militari russi con il via libera dei paesi di sorvolo lungo la rotta.

 

Ma dall'inizio della guerra in Ucraina, e soprattutto dopo che la Corte Penale ha emesso il mandato di cattura per crimini di guerra, l'aereo di Putin non potrebbe essere scortato dai caccia russi nei cieli d'Europa, e dovrebbe quindi volare in solitudine con il rischio che mentre sorvola il territorio di uno Stato come la Polonia o la Romania o Bulgaria venga circondato da aerei militari di quel paese che lo costringerebbero ad atterrare sul loro territorio per eseguire l'arresto.


E' un'ipotesi remota, perché nessun governo sarebbe disposto a crearsi un incidente diplomatico-militare di quella portata, e da sola basterebbe a scatenare una guerra nucleare, ma Putin è un maniaco della sicurezza e anche una probabilità remota lo preoccupa al punto da fargli scartare il rischio.


L'unica soluzione sarebbe quella di chiedere a Trump di mandare i caccia americani a sorvegliare il volo di Putin per garantirgli di sorvolare il territorio europeo e atterrare a Budapest.

 

Sarebbe un gesto di servilismo notevole, ben più grave dei tappeti rossi srotolati dai marines americani inginocchiati in Alaska, ma Trump non si farebbe alcuno scrupolo pur di aiutare l'amico Putin e di attaccare gli "stupidi europei".

 

Forse la scelta di tenere il secondo vertice Putin-Trump a Budapest è stata fatta proprio per sfidare l'Europa e umiliarla sul terreno dei diritti e delle regole.


Cremlino: la logistica del viaggio di Putin non è chiara
La logistica del viaggio del presidente russo Vladimir Putin in Ungheria per il vertice Russia-Usa non è ancora chiara, secondo il portavoce del leader russo Peskov. «Per ora, naturalmente, la situazione non è chiara», ha detto Peskov, rispondendo alle domande dei giornalisti su un possibile vertice tra Russia e Stati Uniti in Ungheria.  Per volare da Mosca a Budapest, il presidente russo dovrebbe sorvolare Paesi europei, membri della Corte penale internazionale che ha emesso un mandato di cattura internazionale nei suoi confronti. 

 


 

Trump prova a fare il bis con Putin, per Zelenzky si mette male

 

2 ore di telefonata tra Trump e Putin per annunciare un prossimo vertice a Budapest per finire "la ingloriosa" guerra in Ucraina e costringere Zelensky ad accettare una "resa condizionata" sulla falsariga di Gaza


Donald Trump non ci riesce, nonostante siano in tanti a consigliargli di pronunciare la fatidica parola.

Anche questa volta ha fallito, per volontà o per demerito, non è riuscito a pronunciare la parola "invasione" parlando a ruota libera della guerra scatenata da Putin contro l'Ucraina, un'invasione per l'appunto. Anche questa volta, mentre annunciava di aver trscorso un paio di ore a telefono con il boss del Cremlino, Trump ha usato toni smorzati e neutrali per porre fine alla ingloriosa guerra in Ucraina. Non un'invasione ma semplicemente una ingloriosa guerra, a differenza delle guerre gloriose che lui sa scatenare contro chi osa mettere in dubbio il suo potere.

Le fonti di Washington attribuiscono la chiamata telefonica a Putin, perché in America c'è lo shutdown.

 

Due ore sono tante per ridirsi le stesse cose già affrontate e risapute.

 

Trump: In Alaska ti avevo chiesto di darmi una mano, di far finta di essere disponibile a discutere e tu invece hai lanciato più missili di prima, perché?

 

Putin: Non ce l'ho con te, non hai capito che il problema sono quei 4 fanfaroni di europei che ti remano contro? E' inutile parlare con Zelensky se si porta dietro anche Macron, Starmer, Frederiksen e tutta la poltiglia baltica. In Alaska ti avevo chiesto di dargli una lezione, di metterli alla porta e tu invece ...

 

Trump: Ti sembra facile mandarli a ca..re?! Anche in America c'è chi pensa che io devo stare dalla parte dell'Ucraina e non della Russia e pensano che ho esagerato a farti mettere il tappeto rosso dai miei marines.

 

Putin: se ti fai questi scrupoli allora sei come Biden e Obama! Sei o non sei il Grande Presidente del MAGA? dimostralo, manda a quel paese quella manica di travestiti e facciamo di nuovo grande il Mondo. Sei stato bravo a vendere a tutti il Piano per Gaza.

 

In sintesi:

Innanzi tutto che i Tomahawk promessi a Zelensky erano una bufala, o forse addirittura una trappola congegnata tra Putin e il biscazziere americano per creare un clima di allarmante escalation con cui mettere alla prova la verbosità europea.

Ma al di là delle chiacchiere telefoniche i nodi da sciogliere per iniziare ad avviare seri colloqui di pace sono sempre gli stessi.
Putin considera l'Ucraina un accidenti della storia e per congelare la guerra pretende che gli si diano almeno le 4 regioni già annesse con un finto referendum - Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizizha - oltre alla Crimea, e la fine di tutte le sanzioni economiche e politiche. Vuole rientrare da vincitore nel giro delle diplomazie internazionali, come se nulla sia successo in Ucraina da tre a questa parte, come se le minacce ai paesi limitrofi, dall'Europa dell'Est alla Georgia, fossero battute fatte per ridere al bar, e non il dispiegarsi di strategie di intimidazione e aggressione.

Per interloquire con Putin Trump ha bisogno di una sponda amica o comunque interessata ai suoi business.
Nelle trattative per Gaza, la sponda di Trump è stata la parte araba, il Qatar, l'Egitto e la Turchia, necessari per poter "convincere" Netanyahu ad una soluzione 50-50 con Hamas e diventare partner nella spartizione delle potenziali ricchezze da aggiungere a tavola.

 

Per risolvere la guerra in Ucraina utilizzando il modello Gaza Trump ha bisogno della partecipazione, più o meno convinta, dei paesi europei schierati con Zelensky. Il biscazziere americano aveva già provato tra febbraio e marzo a fare un accordo con Putin senza Zelensky e gli europei, ma sappiamo come è andato a finire: gli europei hanno avuto uno scatto d'orgoglio dichiarandosi pronti a sostituire l'America nel caso in cui Trump si fosse ritirato per dare via libera a Putin, e l'americano ha fatto il TACO - Trump Always Chicken Out - per alcuni mesi.

Fino a Ferragosto, quando ha improvvisamente avuto un bisogno irrefrenabile di incontrare Vladimir in Alaska, dopo che a luglio lo aveva minacciato di ulteriori "tremende" sanzioni.

Anche i tappeti rossi dell'Alaska hanno avuto poco spazio, perché Ucraina ed Europa si sono dichiarate disponibili a vedere il bluff del despota russo, che per tutta risposta ha invitato Zelensky ad un vertice a Mosca.
Roba da cabaret sado-maso.

La porta delle trattive Russia-Ucraina è stata momentaneamente chiusa per favorire l'impegno ad una soluzione più facile, quella del genocidio di Gaza, dove è bastato minacciare Netanyahu di farlo scomparire dalla scena politica per convincerlo ad accettare la sceneggiata della Pace 2025.


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dal Corriere della Sera, intervista di Marco Imarisio a Sergey Karaganov, consigliere di Putin:
La missione della Russia è quella di fermare il degrado dell’uomo e di liberare il mondo dalle egemonie globali. E siamo finalmente sulla strada giusta. Forse per questo Trump è affascinato da Putin. Il presidente americano sa che siamo obbligati a vincere questa guerra. Ma il tempo delle sue scelte si sta avvicinando. O sta con noi, oppure sta con l’Europa.



Ci era venuto qualche sospetto che il boss del Cremlino ce la avesse con gli europei e l'Europa.
Una rondine non fa primavera ma centinaia di droni fanno una guerra. E i droni misteriosi apparsi nei cieli d'Europa sono già molte decine.


 

i. fan.


Key1: Budapest keywords: vertice Putin-Trump, Putin, Donald Trump, Budapest, Orban, Zelensky, CPI,

Date Created: 17/10/2025 22:00:51


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