L'invio di una nave militare da parte del ministro Crosetto è una decisione di estrema importanza, anche simbolica, perché per la prima volta da 2 anni un mezzo militare di un Paese della NATO, cioè l'Italia, si avvicina alla Striscia di Gaza assediata da cielo, terra e mare da un'imponente schieramento dell'IDF che ha dimostrato violenza e cinismo sia contro la popolazione che contro gli operatori umanitari e i giornalisti di tutti i paesi del mondo.
Anche se la nave militare italiana si limitasse solo a scortare le imbarcazioni della Flotilla è evidente che questo pone un freno al tentativo di Israele di aggredire e intimidire la GSF per costringerla a recedere oppure a subire gravi conseguenze.
C'è il rischio che la propensione criminale di Netanyahu verso chiunque cerchi di ostacolare le sue azioni possa generare un casus belli, una scintilla che a sua volta creerebbe una situazione di ulteriore isolamento nei confronti di Israele, proprio nei giorni dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e coinvolgendo l'Italia, uno dei pochi paesi rimasti a non riconoscere lo Stato di Palestina e ad avere una posizione di critica soft verso il genocidio di Gaza.
La valenza politica della decisione di Crosetto è evidente.
Non è dato sapere quali siano le istruzioni impartite alla nave militare italiana in caso di un attacco israeliano alle imbarcazioni della Flotilla. Se cioè la nave della Marina Militare si dovrà limitare a salvare in mare gli attivisti le cui imbarcazioni dovessero essere affondate o danneggiate dai droni israeliani, o se ha anche il compito di intercettare i droni prima che colpiscano le imbarcazioni.
E non è chiaro se la Marina Militare farà da scorta alla GSF anche nelle vicinanze della costa di Gaza dove Israele pretende di attaccare chiunque si avvicini.
Si rischia un confronto o un incidente militare tra l'esercito di Israele e la Marina Militare italiana?
No, mille ragioni dovrebbero suggerire una risposta negativa, nessuno scontro è possibile.
Ma con Netanyahu che crede di essere inviato da Dio per eliminare i nemici di Israele, tutto è possibile.
Un sincero bravo! al ministro Guido Crosetto.
Non occorre essere indovini o agenti del Mossad per attribuire la responsabilità degli attacchi notturni di droni alle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla nelle acque internazionali a sud di Creta.
Le 41 imbarcazioni della Flotilla sono in prossimità dell'ultimo tratto di navigazione verso la Striscia di Gaza, che gli orchi di Israele hanno trasformato da 2 anni in un girone dell'Inferno, e il ministro della difesa israeliano Katz ha accelerato i preparativi per impedire agli attivisti di 40 nazioni di testimoniare la solidarietà del mondo ai disperati palestinesi.
Perchè è chiaro a tutti che lo scopo della GSF non è solo quello di portare aiuti alimentari e medicine, sempre utili anche in quantità non eccessive, ma soprattutto di portare a Gaza la solidarietà di tutti i popoli del Mondo a chi sta subendo uno dei più gravi massacri della storia dell'umanità, un genocidio come è stato definito da tutti gli organismi internazionali imparziali.
Per impedire che la solidarietà del mondo possa scaldare anche solo per un attimo le anime distrutte dei gazawi, l'esercito israeliano è disposto a bombardare la Flotilla, con centinaia di attivisti a bordo.
Questa notte Israele è riuscita a far arrabbiare anche il governo italiano.
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"In merito all’attacco subito nelle scorse ore dalle imbarcazioni della Sumud Flotilla, a bordo delle quali si trovano anche cittadini italiani, condotto mediante l’impiego di droni da parte di autori al momento non identificati, non si può che esprimere la più dura condanna.
In democrazia anche le manifestazioni e le forme di protesta devono essere tutelate quando si svolgono nel rispetto delle norme del diritto internazionale e senza ricorso alla violenza.
Per garantire assistenza ai cittadini italiani presenti sulla "Flotilla", questa notte alle 03.50, pur essendo in Estonia, dopo un confronto con il Capo di Stato Maggiore della Difesa, dopo aver condotto una valutazione (veloce e sommaria) dell’accaduto, mi sono sentito con il Presidente del Consiglio ed ho autorizzato l’intervento immediato della fregata multiruolo Fasan della Marina Militare, che era in navigazione a Nord di Creta, nell'ambito dell'operazione Mare Sicuro, che sta già dirigendo verso l’area per eventuale attività di soccorso.
Di questa decisione sono stati informati l’Addetto militare israeliano in Italia, il nostro Ambasciatore e l'Addetto militare a Tel Aviv e l'Unità di Crisi della Farnesina".
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Questa è la dichiarazione del Ministro della Difesa Guido Crosetto, a nome del governo italiano.
Bravo, Crosetto!!
Flotilla: «Attacco all'Italia, il governo intervenga»
«Sono state colpite le imbarcazioni di Italia, Inghilterra e Polonia. È stato come un attacco ai tre Paesi. È un episodio molto grave, che crea un precedente. Ci auguriamo che la politica intervenga».
A dirlo è Maria Elena Delia, portavoce per l'Italia della Global Sumud Flotilla, in merito all'attacco della scorsa notte con i droni. «Siamo stati attaccati da almeno quindici droni - racconta - prima hanno scaricato sostanze urticanti, poi hanno prodotto bombe sonore e infine si sono schiantati addosso alle barche.
Sono 4 o 5 quelle danneggiate, tra cui la nostra, e non potranno più navigare a vela».
Omar Fares, un attivista che partecipa alla flottiglia, ha dichiarato che le bombe assordanti erano puntate contro le navi: "Siamo in una missione pacifica. I danni causati dalle bombe sono stati lievi. Alcune contenevano sostanze chimiche e avevano un cattivo odore. Il nostro morale è alto e i nostri occhi e il nostro cuore sono rivolti a Gaza". Il coordinatore della flottiglia, Wael A-Nur, ha dichiarato al canale qatariota Al-Arabi: "Il protocollo di sicurezza è stato attivato durante l'attacco con i droni. Tutti i partecipanti sono pienamente preparati a tutti gli scenari".
La stampa israeliana ha dato molto rilievo alla notizia, senza condirla (per il momento) con i soliti riferimenti agli "antisemiti".
da jpost.com
L'Italia condanna l'attacco alla flottiglia di Gaza e ordina la scorta militare |
In seguito alle segnalazioni degli attivisti di bombe soniche sganciate da droni al largo delle coste greche, il Ministro della Difesa italiano ha dichiarato di aver dato istruzioni alla Marina Militare di scortare le navi in rotta verso la Striscia. Un attivista della flottiglia ha dichiarato: "Alcune delle bombe contenevano sostanze chimiche e avevano un cattivo odore, ma il nostro morale è alto". Al Jazeera ha riferito: 15 droni hanno sorvolato alcune navi della flottiglia e le hanno attaccate.
ifan
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Date Created: 24/09/2025 15:44:16