Da Trump a Dugin, tutti al funerale di Kirk ucciso dalla Sinistra


Dagli USA alla Russia, dall'Argentina all'Ungheria, dall'Italia ad Israele, il 21 settembre tutti al funerale di Charlie Kirk ucciso da uno della Sinistra antifascista.

Trump userà il funerale di Kirk per scatenare la guerra a Soros & C.



ifan - 14 Settembre 2025 ID: 5975


Sarà un funerale da stadio, quello di Charlie Kirk il 21 settembre allo State Farm Stadium du Glendale, Arizona, in una coreografia curata personalmente da Donald Trump per un evento da trasmettere in mondovisione, con le lacrime di Erika Kirk, moglie di Charlie,  per commuovere e i muscoli del MAGA per minacciare.

 

 

Perché tutta la Destra mondiale dagli USA alla Russia, dall'Argentina all'Ungheria, dall'Italia ad Israele, piange e si dispera per la morte di Charlie Kirk? Perché era bravo, forte e coraggioso. Kirk era un simbolo vincente dentro una formula vincente, Kirk stava dentro la società, soprattutto giovanile, che odiava o criticava Capitol Hill ma stava dentro l'anima della Casa Bianca.


Kirk aveva trovato il modo di essere attrattivo e vincente nel palcoscenico politico di un'America che ama il wrestling, pur sapendo che è finto e clownesco.

Kirk sfidava i suoi avversari e critici a batterlo sul piano della dialettica e delle argomentazioni, avendo attrezzato un armamentario di idee e fatti e sotterfugi e fake news impastate con le emozioni forti che piacciono ai deboli. Charlie Kirk era un campione del wrestling politico, e per questo Donald Trump lo amava davvero, lo cresceva come un figlio e forse lo invidiava con reverenza, che per Trump è il massimo dell'espressione umana.

 

Il destino tragico di Kirk per effetto di una pallottola su cui il killer solitario di Sinistra Tyler Robinson aveva inciso l'insensata sentenza ‘Hey fascist! Catch!’ lo ha trasformato in un martire - Donald Trump ha usato per Kirk la stessa iperbole che Hamas utilizza per le vittime palestinesi delle bombe israeliane - elevandolo nel Gotha perenne della Destra internazionale.


Kirk era uno sconosciuto al di fuori dei circuiti mediatici sociopatici degli Stati Uniti, ora ne parlano persino i ragazzi affamati e mutilati di Gaza, a cui un cinico Alexander Dugin - quello che ispira Vladimir Putin quando sogna di essere un intellettuale anziché un criminale ex agente del KGB - vorrebbe far credere che Charlie Kirk stava dalla loro parte, difendeva i gazawi dai crimini di Israele allo stesso modo con cui "l'esercito russo difende i russi oppressi dagli ucronazisti di Zelensky".

 

Il mondo capovolto che piace alla Destra perché è ipocrisia nell'ipocrisia, la spirale delle menzogne che confonde le menzogne stesse, e fa vincere chi è più cinico, bugiardo, ricco e potente, ovvero il wrestling che piace a Trump, Musk, Putin e Netanyahu, e anche agli aspiranti ed emuli, da Farage a Bardella, da Meloni a Milei ecc ecc.

 

 


Dagli USA alla Russia, dall'Argentina all'Ungheria, dall'Italia ad Israele, il 21 settembre tutti al funerale di Charlie Kirk ucciso da uno della Sinistra antifascista. Trump userà il funerale di Kirk per scatenare la guerra a Soros & C.


Tyler Robinson avrà tempo e modo di rammaricarsi mille volte per il gesto ingiusto ottuso e controproducente che ha compiuto uccidendo Kirk.

Dai racconti di chi lo conosceva e dalle ricostruzioni degli inquirenti il personaggio Tyler Robinson rassomiglia a quello di Luigi Mangione: giovani che non avrebbero mai dovuto e potuto diventare assassini in una società diversa che avesse al suo interno gli anticorpi per eliminare il fanatismo e l'esaltazione della violenza come gesti risolutivi della politica e delle relazioni umane.

 

Da un decennio l'America e il mondo intero vivono una fase storica lacerante, sia a destra che a sinistra, trasformazioni profonde che hanno cancellato per sempre la società che si era faticosamente ripresa dalla Seconda Guerra mondiale, attraversando altri momenti cupi e tragici, con attentati, guerre, ribellioni, repressioni, stragi che però sembrano circoscrivibili nell'ambito della lotta politica.


Oggi sembra di essere stati catapultati oltre quei limiti, e il gesto anarchico e tragico di un Tyler Robinson è estraneo alla lotta e alle speranze degli oppressi, pur volendole rappresentare negli slogan utilizzati sui socialmedia dai wrestler della politica.

 

Al funerale di Charlie Kirk ci saranno proclami di vendetta e molte lacrime - alcune vere molte finte - ad uso e consumo di media e followers, ipocrisie e menzogne che oscurano le menti e innalzano muri che diventano carceri e aizzano i tanti possessori di armi negli Stati Uniti di tutti gli schieramenti ad utilizzarle.



Condivido l'opinione sul Corriere della Sera espressa da Federico Rampini che si chiede: "La violenza che si proclama antifascista è conseguenza di Trump? La storia dà una risposta diversa"

 

"Che in America esista una violenza di estrema destra è indiscutibile. Ma stabilire un nesso stringente tra il fenomeno Trump e la spirale di violenza degli opposti estremismi è un errore, è pura e semplice ignoranza storica. È un vezzo frequente di questi tempi in cui Trump sembra capace di scrivere il primo Libro della Genesi: tutto comincia con lui.

In realtà un personaggio quale il 22enne Tyler Robinson – se sarà confermato come l’attentatore che ha ucciso Kirk, usando quei termini e quegli slogan che gli vengono attribuiti – non è affatto una novità recente."

 

... Ma la stessa Antifa esisteva già da molto tempo, non era affatto una «controreazione a Trump».

Al contrario, alcune delle sue manifestazioni più violente risalgono agli albori del movimento anti-global americano. Che si batteva contro una leadership di sinistra. Gli Antifa di oggi sono parenti strettissimi – o diretti discendenti – di quei Black Block che nel 1999 misero a ferro e fuoco la città di Seattle in occasione di un vertice dell’Organizzazione mondiale del commercio dove si preparava la cooptazione della Cina nella globalizzazione.
...Naturalmente questa ricostruzione degli antecedenti vale pure per l’estrema destra: il terrorismo «bianco», quello dei suprematisti del Ku Klux Klan, era ai massimi proprio negli anni Sessanta. Ricordare questa storia è indispensabile, per non appiattire tutto ciò che accade sulla figura di Trump.

 

«We have been here before»: siamo già passati da queste tragedie… Ampliare la prospettiva, non perdere di vista il contesto storico, non significa sdrammatizzare la tragedia dell’uccisione di Kirk, o di altri attentati recenti, ma serve a non sbagliare la diagnosi sulle origini."



Le condivisibili osservazioni di Rampini non spiegano però come siano cambiati i tratti dei movimenti di estrema sinistra e destra, riducendosi a fenomeni mediatici studiati e programmati via internet sui social, creando un fenomeno di "polverizzazione agglomerata" della partecipazione e dell'espressione in cui predominano gli schematismi violenti.

 

Come già nel caso di Luigi Mangione, anche in quello di Tyler Robinson si capisce che non c'è un movimento politico e nemmeno terroristico dietro le loro gesta.

Sono particelle di un agglomerato creato e tenuto in vita dal socialframework, poco connesse e molto imprevedibili, che senza alcuna mediazione prendono la decisione di agire, di uccidere il nemico, di diventare terroristi forse pensando che il gesto possa servire a fare da "stimolo" ad altri, o forse perché sono cresciuti nell'illusione che la politica e la società si risolvano con i post di facebook da riempire con i video di azioni eclatanti, che sia una strage in una scuola o l'assassinio di un esponente politico famoso o la rissa in un pub.

 

Anche gli imbecilli che applaudono all'assassinio di Kirk sono particelle di agglomerati mediatici, in balia di poteri e fenomeni più grandi di loro e di noi.

 

"Trump ha commesso molti errori e mosse sbagliate durante la sua presidenza.

Ha sostenuto il genocidio a Gaza, ha attaccato l'Iran, si è rifiutato di pubblicare la lista del pedofilo Epstein, ha litigato con Elon Musk, ha ceduto alle volgari lusinghe dell'Unione Europea, non ha smesso di sostenere il regime terroristico di Kiev, ha litigato con l'India, ha iniziato ad attaccare i BRICS e il mondo multipolare e ha iniziato a preparare un'invasione del Venezuela."

 

Questa frase non è di un estremista antitrumpiano filopalestinese, di un esponente della sinistra radicale filorusso.


E' estrapolata dalla commemorazione che Alexander Dugin, ideologo della Grande Russia e ispiratore del neoimperialismo di Vladimir Putin, ha dedicato a Charlie Kirk dopo la sua uccisione.

 

Dugin è un grande ammiratore di personaggi come Kirk. Ne ha disperatamente bisogno per alimentare una narrazione speculare a quella della sinistra radicale:

 

"... Quando i terroristi ucraini hanno ucciso Darya Dugina[la figlia di Dugin, ndr] e Vladlen Tatarsky, in modo meschino e crudele, i loro ordini sono stati impartiti dagli stessi centri che hanno inviato l'attentatore a distruggere Charlie Kirk davanti a tutti. È lo stesso quartier generale. Mira prima di tutto agli ideologi, ai giovani, ai pensatori, agli eroi senza paura. Non raggiungono il loro obiettivo, perché le persone vere non possono essere intimidite e la guerra non farà che divampare con nuova forza. Ma è impossibile trovare un sostituto per Dasha, o per Vladlen, o ora per Charlie Kirk. Questo è un tipo speciale di persone che sono sempre avanti, che sentono che se non iniziano loro stesse a volgere la storia in una direzione diversa, non arriverà nessuna svolta, nessuna frontiera storica.
Nel caso di Charlie Kirk, il male ha ucciso il bene. Non esiste una posizione neutrale in questo caso. Un fronte planetario di patrioti e tradizionalisti contro l'élite liberal-globalista folle, contorta e aggressiva che ha iniziato questa guerra. L'ha già fatto.
Il MAGA, per quanto bizzarre e grottesche siano queste idee, è dalla nostra parte nella guerra civile umana. Charlie Kirk ha combattuto affinché Trump seguisse la strada del MAGA, senza lasciarsi fuorviare dai neoconservatori e dai vasti agenti dello Stato profondo. Ecco perché è stato ucciso....."


Non so se Donald Trump abbia letto questo articolo di Alexander Dugin prima di annunciare la guerra a Soros e alle sue organizzazioni internazionali, l'elite liberal-globalista. Nell'immaginario della destra mondiale Soros è l'anima segreta e il finanziatore occulto di qualsiasi malvagità compiuta sulla Terra, compresa l'uccisione di Charlie Kirk, il copione dei patrioti.


Se Dugin e Trump alla vigilia del funerale di Kirk pensano simultaneamente le stesse stronzate, con o senza il veicolo dei social media, come meravigliarsi che un qualsiasi Tyler Robertson si senta autorizzato a diventare un terrorista e si metta a sparare pallottole "bella ciao" contro di loro?


 

Dagli USA alla Russia, dall'Argentina all'Ungheria, dall'Italia ad Israele, il 21 settembre tutti al funerale di Charlie Kirk ucciso da uno della Sinistra antifascista.

Trump userà il funerale di Kirk per scatenare la guerra a Soros & C.


 

Charlie Kirk (October 14, 1993 – September 10, 2025)

Ucciso Charlie Kirk simbolo del MAGA, Trump promette vendetta

 

aggiornamento 12/9 - Arrestato il presunto killer Tyler Robinson, 22 anni. Trump ha già emesso la sentenza: "pena di morte".

L'assassinio di Charlie Kirk, simbolo della destra MAGA, ad opera di un killer ancora in libertà ha scatenato la reazione di Trump che dichiara guerra alla sinistra e promette una svolta ancora più autoritaria

 Donald Trump USA MAGA violenza politica

 


 

ifan


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Date Created: 14/09/2025 06:26:53


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