Droni su aeroporti di Copenaghen e Oslo dalla Russia, li guida Putin

Dieci giorni fa ero all'aeroporto di Copenaghen, per imbarcarmi e tornare a Roma dalla Svezia.

E' un viaggio che faccio spesso per motivi familiari e quindi la notizia dei droni che hanno bloccato il traffico aereo prima su Copenaghen in Danimarca e poi su Oslo in Norvegia, mi ha preoccupato in modo particolare.

Ho rischiato di essere coinvolto nell'inquietante episodio, e sarebbe stata una vera scocciatura subire la cancellazione o i forti ritardi  che stanno subendo gran parte dei voli dallo scalo danese.

Senza mettere in conto la naturale ansia e paura per qualcosa che tocca da vicino la sicurezza personale quando si entra dentro un aereo.

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Passano le ore e le notizie sui droni misteriosi nei cieli sulla Danimarca e la Norvegia - dopo quelli avvistati o abbattuti in Polonia - sembrano confermare i sospetti e le paure: si tratterebbe di droni non "commerciali" nè amatoriali, ma di modelli più grandi e adatti ad un uso di ricognizione militare o di distruzione.

Tirare le somme, senza pregiudizi, non è difficile: questo è il tipo di lavoro sporco che rientra nella logica che ha reso potente ed impunito il signor Vladimir Putin, che dopo il meeting cordiale in Alaska con il biscazziere americano Trump si è ringalluzzito, tolto gli abiti civili e ha indossato senza più finzioni la mimetica militare.

A differenza della provocazione in Polonia, questa i volta i droni sarebbero stati lanciati da navi nelle vicinanze delle coste di Danimarca e Norvegia, navi spia camuffate da scopi commerciali come ce ne sono in giro a decine, al servizio di una parte o dell'altra.

Per far decollare un drone a propulsione termica di dimensioni non piccole è sufficiente il ponte di una nave cargo con banali attrezzature elettroniche di guida.

I droni su Copenaghen e Oslo quindi non avrebbero attraversato un lungo tratto dello spazio aereo europeo, ma sarebbero stati lanciati dai confini delle acque internazionali, relativamente vicini alle coste, finora considerate sicure.

Sia Copenaghen che Oslo si trovano nelle vicinanze delle acque del Mare del Nord.

I droni, due o tre sulla capitale danese e altrettanti su quella norvegese, una volta individuati dai sistemi radar non sono stati abbattuti per ovvi motivi di sicurezza.

La polizia di Copenaghen definisce l'episodio un attacco con drone.

Anne Tønnes, direttrice della polizia di Copenaghen, definisce l'incidente un attacco.

- È la nostra infrastruttura critica, ed è per questo che la chiamo così. "Penso che sia una situazione molto grave", afferma.

Polizia: i droni potrebbero provenire da una nave nell'Øresund

Jens Jespersen della polizia danese ha dichiarato a TV 2 News che non si esclude che si tratti di un cosiddetto scenario ibrido, già osservato in precedenza in relazione al gran numero di droni che hanno invaso il porto di Køge a gennaio.

"Certo, stiamo indagando anche su questo. Sarebbe sciocco non farlo. Non possiamo escludere che provenissero da una o più navi nell'Øresund. Questo è ovviamente un aspetto che rientra nelle nostre considerazioni", ha dichiarato Jens Jespersen a TV 2 News.

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Analista militare: È ovvio considerare i droni su Kastrup come un attacco ibrido

È ovvio che le autorità danesi sospettino che il volo di droni di stasera sull'aeroporto di Copenaghen sia un attacco ibrido.

Da tempo, le autorità hanno avvertito che la Russia potrebbe condurre attacchi ibridi contro la Danimarca con l'obiettivo di creare disordini nella popolazione e quindi indebolire la volontà di sostenere l'Ucraina.

La Danimarca è generalmente uno dei paesi che sostiene l'Ucraina in larga misura. E recentemente, il governo danese ha preso l'iniziativa offrendo alle fabbriche di armi ucraine l'opportunità di avviare la produzione qui, al sicuro dai bombardamenti russi in Ucraina.

Durante la conferenza stampa, la polizia ha affermato di sospettare che dietro ci sia un "attore capace". Questo potrebbe significare che sospettano che dietro ci sia uno Stato con risorse significative piuttosto che privati. Ma non hanno ancora tratto alcuna conclusione.

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La polizia ha approfondito il concetto di "attore capace".

Jens Jespersen ha spiegato, durante la conferenza stampa di martedì mattina, cosa si intende quando un operatore di droni viene definito capace.

- Si tratta di un attore che ha capacità, volontà e gli strumenti per mettersi in mostra in questo modo. Presumibilmente per mettersi in mostra, e forse anche per esercitarsi, ha detto Jens Jespersen.

La polizia basa questo concetto sul numero di droni, sulle loro dimensioni e sulla durata del loro volo.

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Polizia: Perché i droni non sono stati abbattuti

Jens Jespersen spiega martedì mattina perché la polizia non ha abbattuto i droni non identificati lunedì sera.

- Per noi è un dilemma se far cadere qualcosa dal cielo, perché è una brutta combinazione su un aeroporto con aerei e persone, dice.

Afferma che, tra le altre cose, ci sono persone sedute su aerei pieni di carburante e che nella zona ci sono anche zone residenziali.

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Polizia: i droni sono stati pilotati da un operatore competente

La polizia ritiene che dietro i droni osservati martedì sera sull'aeroporto di Copenaghen ci sia probabilmente un "operatore competente".

Questo è quanto ha dichiarato Jens Jespersen, ispettore capo della Polizia di Copenaghen, in una conferenza stampa presso la sede centrale della Polizia di Copenaghen.

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- Il modo in cui i droni hanno operato, le loro dimensioni e il tempo trascorso sopra l'obiettivo ci hanno portato a concludere che dietro l'uso dei droni ci sia probabilmente un operatore competente, ha affermato.

Svelato il mistero di Putin in mimetica alle esercitazioni militari

Perché Putin si è messo la mimetica militare alle recenti esercitazioni in Bielorussia?

Ora si viene a sapere che si è esercitato nel lancio e guida di droni militari sull'Europa.

Ad essere onesti Putin ci aveva avvertito numerose volte, soprattutto dopo l'incontro con tappeto rosso in Alaska con l'amico Trump.

Perché prendere di mira gli aeroporti civili europei e non quelli militari?

Perché Putin è arrabbiato con l'Europa che applica sanzioni pesanti sugli aerei civili di Aeroflot, sanzioni che non consentono di fare la manutenzione e quindi costringe i russi a volare con il rischio di incidenti.

Trump gli ha regalato un sotterfugio con la fine delle sanzioni a Belavia, mentre l'Europa no. 

Quindi a buon intenditore poche parole ...