Ecco come Epstein veniva pagato dai "clienti" delle sue vittime

Lo scandalo degli Epstein Files censurati da Trump nasconde un aspetto importante: come veniva pagato Epstein dai "clienti" delle sue vittime? Il ruolo di Leon Black, amico miliardario di Epstein e Trump

scritto da i_fan >> 22 dicembre 2025 Caso Epstein scandalo Trump Epstein

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Epstein Files: non guardare nel cassetto ma "follow the money"

Da dieci mesi, da quando la DoJ Pam Bondi improvvidamente promise trasparenza completa sul caso di Jeffrey Epstein per ottemperare alle promesse fatte durante la campagna elettorale da Donald Trump, da dieci mesi tutto il mondo resta appeso alle foto, ai video, alle email che piano piano, molto piano, l'amministrazione Trump è costretta a rilasciare per cercare di arginare il fiume di sospetti che cresce ogni giorno.

Dopo essere stato obbligato da un voto del Congresso  a promulgare il EFTA - Epstein Files Transparency Act  - non potendo più nascondere gli Epstein Files la Pam Bondi ha scoperto il modo di farsi prendere in giro, pubblicando foto di personaggi con ragazze o con Epstein ma selezionandole accuratamente per evidenziare quelle in cui compare Bill Clinton o altri "clienti" bipartisan, ma nascondendo in un cassetto la foto del cassetto di Epstein da cui fa capolino una foto di Trump con ragazza.


Siamo alle tragicomiche manovre di bassa censura, a cui il presunto premio nobel per la pace e ormai famoso psicoalcolista cronico si è ridotto per cercare di limitare gli ingenti danni ricevuti dalla gestione cretina del caso Epstein.

Ma c'è una linea rossa, una trincea che Trump cerca di rendere invalicabile per difendere il poco difendibile che gli è rimasto. 
E' la trincea dei suoi legami con i personaggi che hanno in qualche modo avuto un ruolo importante nello scandalo Epstein e che hanno avuto legami con lo stesso Trump.


Per scoprire la verità e fare piena luce sul vorticoso giro di cui Epstein era il centro è necessario rispondere ad una semplice domanda:

come veniva pagato Epstein dai suoi "clienti" a cui forniva la carne di ragazze minorenni da abusare ? Quanto ricavava Epstein dalla enorme organizzazione criminale che aveva messo in piedi? 


Follw the money

L'aspetto più strano degli Epstein Files, un aspetto per lo più sottaciuto o poco valutato, è che nella documentazione finora prodotta sia dal Dipartimento di Giustizia che dalla Commissione di Vigilanza del Congresso mancano i documenti che attestano il sistema dei pagamenti ricevuti da Epstein e che Epstein utilizzava per tenere in piedi l'organizzazione.

Mancano cioè i banalissimi estratti conto, ovvero i movimenti bancari sottostanti l'attività criminale di Epstein, da cui è possibile risalire ai nominativi dei clienti che pagavano e con quali sistemi, escludendo che girassero assegni o bonifici diretti con la causale xxxx.

Se si applica il criterio "follow the money" si capiscono i lati oscuri o non dimostrati dello scandalo Epstein.

Epstein sfruttava una tecnica di marketing molto elementare ma efficace: 1) individuava i potenziali clienti facoltosi; 2) li contattava invitandoli nelle proprie abitazioni con un approccio iniziale generico. 

"ho saputo che hai bisogno di consulenza finanziaria, posso aiutarti con ottimi consigli di cui alcuni miei clienti hanno già beneficiato e sono entusiasti, vienimi a trovare che ne parliamo"

Più passava il tempo e più la cerchia di clienti e di "referenze" aumentava. E allo stesso tempo cresceva la necessità di reperire le ragazze che sarebbero diventate le vittime del traffico di Epstein.
Secondo gli Epstein Files le vittime ammonterebbero a oltre 1200, un numero spaventoso che non può non aver generato una spaventosa quantità di documenti, tracce, movimenti bancari.

Dove sono questi files?


 

Il ruolo di Leon Black nello scandalo Epstein Trump


Il sistema dei pagamenti di Epstein ruota attorno a Leon D. Black, miliardario ex CEO di Apollo Global Management Fund, costretto a dimettersi nel 2022 dopo la denuncia di abusi sessuali della sua ex amante Guzel Ganieva, modella russa 38enne che sostiene di essere stata costretta a volare in Florida con lui per «soddisfare i bisogni sessuali» dell’amico.

La Ganieva ha accusato Leon Black di aver abusato di lei per anni, la avrebbe manipolata e, infine, costretta a firmare un accordo di segretezza nel 2015.  La Gunieva ha indirettamente sollevato il coperchio sui rapporti tra Epstein e Black, dando inizio ad unas serie di indagini che piano piano hanno rivelato anche il ruolo di altri soggetti finanziari, tra cui spiccano JP Morgan e il ramo americano di Deutsche Bank, il paradiso fiscale delle isole Vergini e del "rimborso" di 170 milioni di dollari che Apollo Global Managemnte di Leon Black fece a Epstein per "consulenze fiscali e finanziarie", un modo per coprire la vera natura degli affari tra Black ed Epstein.

 

 

Epstein ha offerto consigli al miliardario accusato di abusi sessuali
di Daniel Ruetenik , Graham Kates
Aggiornato il: 16 dicembre 2025 /  Notizie CBS


I documenti pubblicati dal Congresso gettano nuova luce sul ruolo di Jeffrey Epstein nel tentativo di aiutare il miliardario Leon Black a respingere un'accusa di abusi sessuali. 

La relazione di Epstein con Black è già stata ampiamente esaminata, ma e-mail recentemente pubblicate e mai segnalate prima, provenienti dalla Commissione di vigilanza della Camera, documentano il coinvolgimento di Epstein negli affari personali di Black, mentre l'investitore di private equity gli pagava ingenti somme per consulenze sulla gestione patrimoniale.

Black, co-fondatore di Apollo Global Management, ha avuto una relazione di sei anni con un'ex modella russa di nome Guzel Ganieva, conosciuta a una festa a New York nel 2008, secondo i documenti del tribunale. La relazione si è conclusa con astio, con Ganieva che ha accusato Black di abusi sessuali – accuse che Black nega.

Mentre Black preparava un accordo di riservatezza per garantire il silenzio di Ganieva sulla loro relazione, Epstein gli offrì alcuni consigli. In un'e-mail del 21 settembre 2015, Epstein suggerì a Black di ingaggiare ex agenti delle forze dell'ordine per contattare Ganieva in merito all'accordo.

"Scegli il metodo di invio del messaggio, la scelta è mia. - due ex altamente rispettati ---- compila lo spazio vuoto, immigrazione, Scotland Yard. SFO. . che potrebbero bussare alla sua porta e presentare le condizioni", ha scritto Epstein nel suo tipico stile di posta elettronica, abbandonando la grammatica e la punteggiatura standard. 

... Il senatore Wyden, che ha trascorso quasi quattro anni a indagare sul rapporto finanziario tra Black ed Epstein , afferma che i pagamenti di Black a Epstein hanno in realtà raggiunto i 170 milioni di dollari e non crede che il quadro che emerge corrisponda alla spiegazione di Black sul pagamento a Epstein di "commissioni" a nove cifre per la consulenza fiscale. 

"La storia del signor Black è sempre stata questa: lui, un titano multimiliardario di Wall Street che impiegava le migliori menti americane in materia di pianificazione fiscale e patrimoniale, ha dovuto pagare cifre astronomiche per una consulenza fiscale speciale da Jeffrey Epstein, che non era né un avvocato tributarista né un commercialista", ha detto Wyden a CBS News.

"Non ho mai trovato il racconto di Black credibile, e ogni nuova rivelazione in questo caso solleva interrogativi sempre più inquietanti su cosa abbia realmente motivato i suoi pagamenti a Epstein e se precedenti indagini su questa questione abbiano insabbiato la verità".

 

 

Ecco come Epstein veniva pagato dai "clienti" delle sue vittime

Il senatore Wyden si è avvicinato alla verità, ma manca ancora un piccolo tratto per scoprire come i "clienti" di Epstein lo ripagavano per i servizi da lui offerti.

Lo schema dei pagamenti potrebbe essere più semplice di quanto si pensi, e si basa sui rapporti di "consulenza" tra Black ed Epstein.

Grazie alla sua abilità nel costruire relazioni e "marketing", Epstein aveva accesso ad una lista di personaggi famosi e facoltosi, sia americani che internazionali come ad esempio Andrew Windsor o Ehud Barak, costruita nel tempo.

I personaggi venivano contattati inizialmente per valutare l'offerta di servizi di consulenza finanziaria da parte di Epstein, il quale millantava la sua esperienza nel settore e prometteva alti rendimenti per la gestione dei patrimoni dei personaggi straricchi.

I personaggi venivano invitati nelle abitazioni di Epstein attratti inizialmente dalle proposte di servizi finanziari e sotterfugi per evitare le tasse e iniziavano ad apprezzare anche i servizi extrafinanziari offerti da Epstein, cioè le ragazze schiave sessuali.

Una volta che il ricco sessuofobico entrava in contatto con la rete di Epstein riceveva un servizio completo che spaziava  dalla gestione patrimoniale e alla gestione di piaceri e trasgressioni sessuali.

A quel punto il cliente trasferiva i fondi - cioè il suo patrimonio - su indicazione di Epstein a favore di Apollo, di cui Leon Black era il fondatore. Apollo amministrava i patrimoni applicando laute commissioni come si usa fare nel mondo della finanza, di cui una parte venivano poi girate ad Epstein su conti presso le banche delle isole Vergini (JP Morgan e DeutscheBank ?) come compenso per l'affare fornito.

Nell'importo delle commisioni che i clienti di Epstein pagavano ad Apollo era compresa anche la quota dei servizi sessuali ricevuti dalle ragazze schiave,  e l'azienda di Black poi avrebbe girato ad Epstein le fees pattuite camuffandole come "servizi di consulenza".

Era uno schema che consentiva ai clienti di non esporsi direttamente nel pagamento ad Epstein e non lasciava tracce pericolose sui conti bancari.

E' probabile che lo schema realizzato con il fondo Apollo di Black sia stato utilizzato anche per dirottare pagamenti su JP Morgan grazie alla complicità di Jes Staley uno dei massimi dirigenti del colosso bancario americano, finito poi in una inchiesta federale.

 

 

 

 

Se si volesse davvero indagare sui rapporti tra gli straricchi "clienti" di Epstein e la sua rete criminale basterebbe incrociare nomi e flussi finanziari tra i clienti gestiti da Apollo, JP Morgan e le altre banche.

Ma finora sono stati prodotti fiumi di documenti di ogni genere tranne che gli estratti conto di Epstein e Ghislaine Maxwell.


JP Morgan risolve le cause legali di Epstein con le Isole Vergini americane e Jes Staley
26 settembre 2023 - BBC

JP Morgan Chase ha raggiunto un accordo con le Isole Vergini americane e con l'ex dirigente Jes Staley per risolvere le cause legali relative ai suoi presunti rapporti con il condannato per reati sessuali Jeffrey Epstein.

Pagherà 75 milioni di dollari al territorio, che ha accusato la banca di aver agevolato la rete di traffico sessuale di Epstein.

JPMorgan non ha ammesso alcun illecito nell'accordo.

Gli avvocati del signor Staley, ex dirigente della banca, non hanno risposto immediatamente alla richiesta di commento della BBC.

Il colosso di Wall Street, che in precedenza aveva raggiunto un accordo da 290 milioni di dollari con le vittime di Epstein , ha dichiarato di aver raggiunto un accordo con il signor Staley per una somma non rivelata in un accordo confidenziale.

Il signor Staley ha negato di essere a conoscenza dei crimini sessuali di Epstein.

L'accordo da 75 milioni di dollari (61,6 milioni di sterline) con le Isole Vergini americane includerà 30 milioni di dollari per sostenere enti di beneficenza locali, 25 milioni di dollari per rafforzare l'applicazione della legge contro la tratta di esseri umani e 20 milioni di dollari per le spese legali.

Si tratta di meno della metà dei 190 milioni di dollari richiesti dal territorio.

JP Morgan ha affermato di ritenere che l'accordo fosse "nel migliore interesse di tutte le parti".

L'ultima mossa tenta di porre fine a una battaglia legale che ha visto i legami della banca e del territorio insulare con il defunto Epstein sottoposti a severi controlli nell'ultimo anno.
Il processo con le Isole Vergini americane avrebbe dovuto iniziare il 23 ottobre.

Jeffrey Epstein è stato un cliente di JP Morgan dal 1998 al 2013. Possedeva due isole private dove le ragazze venivano "attirate e reclutate" nella sua casa nei Caraibi e presumibilmente costrette ad avere rapporti sessuali, secondo una precedente causa intentata .

La banca ha aggiunto nella sua dichiarazione: "L'azienda si rammarica profondamente di ogni associazione con quest'uomo e non avrebbe mai continuato a fare affari con lui se avesse creduto che stesse usando la banca in qualche modo per commettere i suoi crimini efferati".

Gli atti pubblici depositati in tribunale nei casi accusavano la banca di aver ignorato i "segnali d'allarme" relativi a Epstein, tra cui ripetuti prelievi di contanti.

La sua residenza legale permanente era registrata nelle Isole Vergini americane. Nei giorni precedenti la sua morte, depositò una versione aggiornata del suo testamento presso il territorio insulare.

Leon Black e i rapporti con Donald Trump

Il legame di Leon Black con Donald Trump riguarda principalmente la nomina da parte di Trump del figlio di Black, Benjamin Black, a capo della U.S. International Development Finance Corporation (DFC) e le ingenti donazioni filantropiche della sua famiglia, sebbene Black stesso sia stato oggetto di controlli per i suoi ingenti pagamenti a Jeffrey Epstein, portando a indagini del Senato che hanno richiesto documenti all'amministrazione Trump.

Ecco un dettaglio:
Trump ha nominato Benjamin Black (figlio di Leon) a capo della DFC.

Nel 2024/2025, l'indagine del senatore Ron Wyden sui pagamenti di Black a Jeffrey Epstein ha rivelato pagamenti milionari, portando Wyden a richiedere documenti all'amministrazione Trump in merito a un potenziale coinvolgimento o consapevolezza, evidenziando una significativa controversia sui rapporti di Black.
Quindi, sebbene Black non stesse "facendo" direttamente cose con Trump in una partnership commerciale, la sua famiglia aveva legami con l'amministrazione Trump e lo stesso Black era sotto inchiesta per i pagamenti a Epstein, il che ha spinto il Senato ad aprire un'inchiesta sui documenti correlati all'era Trump.

Cosa ci faceva Leon Black con Trump in Russia?


La fuga immobiliare degli anni '90 dell'investitore miliardario – con tanto di "feste georgiane", una "discoteca" e forse uno strip club – attirò l'attenzione dei senatori che indagavano sui legami di Trump con la Russia. Di interesse anche i rapporti più recenti di Black con Putin, Bannon e Kushner. 

 William D. Cohan  - 3 settembre 2020 Vanity Fair


... C'è un breve video del viaggio [del 1996] a Mosca emerso l'anno scorso. E una fotografia, condivisa nel rapporto del Senato, mostra Black e Trump insieme a Geovanis e all'allora moglie di Geovanis. Black ha detto ai senatori di non ricordare "alcun comportamento compromettente" durante il viaggio. (Non ricordava nemmeno cosa stesse succedendo nella fotografia.) Ha detto di ricordare di essere andato a un concerto con Trump, e poi in una "discoteca", dove hanno incontrato altre persone che Black non riusciva a ricordare. Black ha tuttavia aggiunto che lui e Trump "potrebbero essere andati insieme in uno strip club".

... Ma forse ne sapremo di più sul rapporto tra Trump e Black quando – e se – Black risponderà alle citazioni in giudizio civili che saranno emesse dai funzionari delle Isole Vergini americane in un caso che coinvolge il loro amico comune, Jeffrey Epstein, il defunto pedofilo. Le citazioni richiedono bilanci e dichiarazioni dei redditi di Black e di diverse entità a lui legate.

Epstein ha fatto parte per anni del consiglio di amministrazione della fondazione di famiglia di Black, anche se Black sembra non aver mai spiegato veramente perché avesse avuto una relazione con Epstein. 

Wyden pubblica nuove informazioni sul finanziamento delle operazioni di Jeffrey Epstein da parte del miliardario Leon Black e chiede documenti all'amministrazione Trump


Proseguendo la sua indagine sui legami del miliardario Leon Black con Epstein, chiede al Dipartimento di Giustizia, al Tesoro e all'FBI di "sollevare il velo" sulle fonti di sostegno finanziario di Epstein
Washington, DC – Proseguendo la sua indagine sui vasti e inspiegabili legami finanziari del finanziere miliardario Leon Black con Jeffrey Epstein, Ron Wyden, democratico dell'Oregon, membro di grado della commissione finanze del Senato, ha inviato ieri una lettera al Dipartimento di Giustizia, al Tesoro e all'FBI, riferendo informazioni ottenute tramite la sua indagine e richiedendo documenti che possano far luce sul finanziamento delle attività di Epstein. 

Wyden rende pubblico anche l' accordo da 62 milioni di dollari tra Leon Black e il Procuratore Generale delle Isole Vergini Americane, che ha garantito a Black l'immunità penale nelle Isole Vergini Americane per il suo sostegno finanziario a Jeffrey Epstein. L'accordo di Black con le Isole Vergini Americane riconosce in modo esplosivo che  "Jeffrey Epstein ha utilizzato il denaro che Black gli ha versato per finanziare parzialmente le sue operazioni nelle Isole Vergini". Come parte dell'accordo, Black ha pagato 62 milioni di dollari per ottenere l'immunità penale dalle questioni relative a Epstein non solo per sé stesso, ma anche per i suoi avvocati e i soggetti che agiscono come suoi agenti.

Wyden ha inoltrato al Dipartimento di Giustizia e al Tesoro i seguenti risultati della sua indagine:

La Commissione Finanze ha ottenuto prove che i pagamenti effettuati da Black a Epstein sono stati utilizzati per finanziare le operazioni di Epstein. 

La Commissione Finanze ha scoperto documenti che attestano che l'importo effettivo pagato da Black a Epstein ammonta a 170 milioni di dollari, 12 milioni in più rispetto a quanto precedentemente identificato dall'indagine del consiglio di amministrazione di Apollo. Non è stata fornita alcuna spiegazione del motivo per cui l'indagine del consiglio di amministrazione di Apollo non sia riuscita a identificare questi pagamenti.

La Commissione Finanze ha scoperto che una grande banca statunitense ha atteso sette anni prima di segnalare al Dipartimento del Tesoro i pagamenti di Black a Epstein, violando potenzialmente le leggi federali sul riciclaggio di denaro.

Il senatore Wyden ha scritto: "Alla luce delle recenti affermazioni del procuratore generale Bondi secondo cui il Dipartimento di Giustizia intende perseguire l'assunzione di responsabilità e la trasparenza nei confronti di coloro che sono coinvolti nella rete di traffico sessuale di Jeffrey Epstein, scrivo per richiedere tutti i documenti in possesso del Dipartimento di Giustizia e del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti relativi a individui, istituti finanziari, avvocati e agenti che potrebbero essere stati a conoscenza o aver facilitato il finanziamento delle attività illegali di Epstein.

"In qualità di Presidente della Commissione Finanze del Senato e ora Membro di Grado della Commissione, i membri del mio staff hanno condotto un'indagine su almeno 158 milioni di dollari di pagamenti effettuati dal finanziere Leon Black a Jeffrey Epstein per presunta consulenza fiscale e di pianificazione patrimoniale. Nel corso dell'indagine in corso della Commissione Finanze, il mio staff ha scoperto nuove prove, anche attraverso l'esame dei registri del governo federale, che indicano che il denaro versato da Black a Epstein è stato utilizzato per finanziare le operazioni di traffico sessuale di Epstein e che l'importo reale pagato da Black a Epstein è in realtà significativamente più alto di quanto precedentemente noto. Il mio staff ha inoltre scoperto che un importante istituto finanziario statunitense non ha svolto la due diligence richiesta dalla legge sui pagamenti da Black a Epstein e ha atteso quasi sette anni per segnalare le transazioni al Dipartimento del Tesoro. 


Dove sono gli estratti dei conti bancari di Epstein e Ghislaine Maxwell? e i nomi delle fiduciarie nei paradisi fiscali?  (inchiesta per riciclaggio di denaro a carico di JP Morgan - caso Epstein, dove sono i documenti ?)

Dove sono le agende giornaliere degli "impegni" e degli incontri di Epstein e i nomi?

Dove sono le foto (e il nome) del misterioso Primo Ministro che violentava le minorenni, che Virginia Giuffre definiva "capace di uccidere"?


da Politico.com


... Documenti finanziari, promemoria interni dei procuratori che hanno indagato sulla presunta rete di traffico sessuale di Epstein, materiale chiave ottenuto dalle perquisizioni nelle sontuose case di Epstein: nessuno di questi elementi figurava in modo rilevante nei documenti pubblicati venerdì.

... Il deputato Ro Khanna (D-Calif.), uno dei promotori del disegno di legge che ordina al dipartimento di rendere pubblici i documenti, ha dichiarato ai giornalisti di essere deluso dalla quantità di fascicoli resi pubblici dal Dipartimento di Giustizia e ha fatto pressioni affinché i funzionari federali stabilissero una tempistica chiara per la pubblicazione di tutti i documenti rimanenti.

... Il deputato Thomas Massie (R-Ky.), principale promotore repubblicano del disegno di legge, lo ha appoggiato, affermando che la divulgazione "viola gravemente sia lo spirito che la lettera della legge che @realDonaldTrump ha firmato appena 30 giorni fa".

E il leader della minoranza al Senato Chuck Schumer ha condannato la divulgazione. "La semplice pubblicazione di una montagna di pagine oscurate viola lo spirito di trasparenza e la lettera della legge", ha affermato in una nota. "Ad esempio, tutte le 119 pagine di un documento sono state completamente oscurate. Abbiamo bisogno di risposte sul perché.

 


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