Il sito nucleare per l'arricchimento dell'uranio di Fordow in Iran, attaccato con le superbombe americane, era stato svuotato nei giorni precedenti e Trump lo sapeva, ma ha ordinato l'attacco per vanagloria e delirio militarista.
Il sito di Fordow era l'obiettivo più importante e decisivo tra quelli che in Iran producono l'uranio arricchito necessario per portare a termine il programma iraniano per la dotazione di armi nucleari.
Gli attacchi dell'aviazione militare iraniana non erano riusciti a colpirlo o danneggiarlo, perché Fordow è in una zona montuosa desertica nella regione di Qom e gli impianti sono scavati nella roccia ad una profondità di molte decine di metri.
Attaccare l'Iran senza distruggere Fordow è come stuzzicare una tigre senza potergli tagliare unghie e denti.
Per questo Netanyahu aveva chiesto l'intervento dell'esercito USA, che possiede le superbombe bomb buster da 13 tonnellate in grado di penetrare e devastare in profondità.
Le superbombe hanno bisogno di essere trasportate da super bombardieri, i B-2 che partono da basi lontane, si riforniscono in volo, sganciano le bombe e tornano indisturbati.
Trump si esalta quando ne parla, e si è visto anche nel delirante annuncio dell'attacco all'Iran.
Ma a poche ore dallo spettacolare e cinico annuncio della coppia Donald-Bibi, incuranti delle conseguenze sugli equilibri politici e militari in Medio Oriente e nel resto del mondo, affiorano dubbi sull'efficacia reale dell'attacco americano all'Iran.
In particolare c'è il dubbio, manifestato da fonti iraniane e confermato da alcune immagini, che il sito di Fordow sia stato svuotato nei giorni scorsi e abbandonato in previsione dell'attacco di Trump.
Nelle immagini satellitari fornite da alcune agenzie si possono vedere lunghe file di camion e mezzi di trasporto posizionati lungo le strade che portano agli ingressi sotterranei dell'impianto di Fordow.
Che cosa ci fanno tutti quei camion parcheggiati? Sono in attesa di essere caricati con attrezzature e contenitori pieni di uranio per trasferirli in altri luoghi ancora non scoperti dagli israeliani.
Se questa ipotesi fosse confermata, la "meravigliosa macchina da guerra" di Trump si sarebbe presa il disturbo senza raggiungere lo scopo principale conclamato, cioè distruggere la minaccia nucleare iraniana per i prossimi decenni e provocare una cambio di regime a Teheran.
Ma l'aspetto più grave del probabile fallimento dell'iniziativa di Trump e Netanyahu sta nel fatto che entrambi sapevano che il sito di Fordow era stato già svuotato e messo al sicuro altrove.
Sapevano che non avrebbero raggiunto alcun obiettivo significativo se non quello di trascinare gli Stati Uniti in guerra con un pretesto.
Trump sapeva che a Fordow avrebbe distrutto solo le mosche ma ha comunque deciso di mettere in piedi una sceneggiata per giustificare l'ingresso deli USA in guerra, smentire le promesse elettorali, e dare sfogo alla sua sindrome narcisistica delirante.
Fonti dell'Iran: “Il sito di Fordow non ha subito gravi danni”
“Contrariamente a quanto affermato dal presidente Donald Trump” il sito nucleare di Fordow “non ha subito gravi danni”. Lo ha afferma Mohammad Manan Raisi, deputato del parlamento iraniano di Qom, dove si trova l'impianto nucleare, sottolineando che “non si è verificata alcuna emissione di materiale pericoloso dal sito nucleare dopo l'attacco, poiché il materiale a rischio era stato evacuato dal sito”.
Lo riporta l'agenzia iraniana Mher.
Anche il vicegovernatore di Qom, Morteza Heidari, ha affermato che solo una parte del sito di Fordow è stata attaccata, poiché il sistema di difesa aerea è stato attivato nell'area circostante.
Il sito nucleare di Fordow (da CNN)
Molto resta ancora sconosciuto sulle dimensioni e la natura di questa struttura segreta e strettamente sorvegliata , situata vicino alla città santa di Qom e sepolta nelle profondità di un gruppo montuoso. Buona parte di ciò che sappiamo proviene da una serie di documenti iraniani rubati anni fa dall'intelligence israeliana.
Si stima che le sale principali si trovino a una profondità compresa tra 80 e 90 metri (circa 262 e 295 piedi) sottoterra, il che rende molto difficile distruggere la struttura dall'alto. Gli Stati Uniti sono l'unico Paese in possesso del tipo di bomba necessaria per colpire a quella profondità, come affermato in precedenza da funzionari israeliani e da fonti indipendenti. Tuttavia, gli analisti hanno avvertito che anche quelle bombe potrebbero non essere sufficienti.
Secondo l'istituto indipendente per la scienza e la sicurezza internazionale (ISIS), "l'Iran può convertire la sua attuale scorta di uranio arricchito al 60% in 233 kg di uranio per uso militare in tre settimane presso l'impianto di arricchimento del combustibile di Fordow", una quantità sufficiente per nove armi nucleari.
Recenti rapporti dell'AIEA suggeriscono che l'Iran abbia aumentato la produzione di uranio arricchito al 60% a Fordow.
L'impianto ora contiene 2.700 centrifughe, secondo gli esperti e l'AIEA.
Nei giorni precedenti l'attacco, quindi sia l'uranio arricchito già prodotto, sia le 2700 centrifughe necessarie a produrlo sarebbero state trasferite in una nuova località segreta, oppure l'ipotesi più probabile è che il materiale sia ancora sui mezzi di trasporto, sparpagliati e mimetizzati per non essere individuati.
I rischi di incidenti nucleari, provocati dai bombardamenti israeliani o da incidenti occasionali, sono ovviamente notevoli e potrebbero innescare una catastrofe nella catastrofe.
post in aggiornamento
i. fan.
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Date Created: 22/06/2025 11:24:46