Guerra di Israele e USA contro Iran, la soluzione è il Balochistan ?


Trump trascina gli USA in guerra contro l'Iran, Khamenei vaneggia la gloria del martirio, a Teheran Israele applica il "metodo Gaza" mentre per il dopo guerra si ipotizza il ritorno dello Scià o la rivolta del Balochistan

mappa delle etnie in Iran
mappa delle etnie in Iran

i. fan. - 18 Giugno 2025 ID: 4812

Trump trascina ufficialmente gli USA nella guerra di Israele contro l'Iran, senza nemmeno informare il Congresso. Persino i fanatici del MAGA sono perplessi

 

Khamenei in risposta all'ultimatum di Trump per una resa incondizionata in cambio di un salvacondotto per la Russia, vaneggia la gloria del martirio in battaglia, ma nessuno lo ha informato della situazione, altrimenti rovinano il piacere della sorpresa a Trump e Netanyahu.

 

A Teheran Israele applica il "metodo Gaza", che consiste nel "invitare la popolazione ad evacuare le abitazioni" con un preavviso di pochi minuti prima di scatenare l'inferno delle bombe. Così Netanyahu si sente la coscienza a posto, perché "vi avevo preavvisato che sareste stati bombardati".

 

Mentre per il dopo guerra - che visti altri precedenti si prospetta lontano -  si ipotizza il ritorno dello Scià o la rivolta del Balochistan. Non sono battute umoristiche ma il segno del caos e impotenza in cui si dibatte la pseudo-diplomazia internazionale.

 

 

La prima delle due previste settimane di guerra tra Israele e Iran non lascia ancora intravedere quale possa essere la soluzione più probabile e nemmeno quella più auspicabile.

 

E' certo anzi che la guerra durerà più a lungo dei desideri di Netanyahu e Trump, due soggetti che hanno fatto della menzogna e del cinismo la matrice di qualsiasi modello di diplomazia internazionale.


Il regime di Ali Khamenei e dei suoi sgherri (quelli sopravvissuti) cerca una via diplomatica senza voler ammettere la sconfitta militare umiliante e devastante.


Gli aerei israeliani ormai passeggiano tranquillamente nei cieli dell'Iran sganciando bombe americane e seminando il modello di morte e distruzione già visto a Gaza e in Libano.


Quel che resta dell'esercito iraniano decapitato di quasi tutti i suoi vertici lancia missili balistici a ripetizione su Tel Aviv, riuscendo anche a colpire e a causare morti e terrore, ma è evidente a tutti che la guerra è impari.


Netanyahu si inebria e si esalta, cerca di uccidere Khamenei per ingraziarsi le simpatie di gran parte del popolo iraniano, soprattutto delle etnie non persiane come i curdi e baluchi.

 

Queste ultime due in particolare potrebbero diventare l'asse di una strategia di abbattimento del regime islamico dall'interno, perché da decenni rivendicano autonomia e territori e hanno gruppi di miliziani armati e clandestini in grado di essere approvvigionati di armi e appoggi da parte di altri paesi, tra cui lo stesso Israele.

 


 


L'ipotesi di una insurrezione armata interna all'Iran prende piede e si combina con la strategia militare israeliana.

 

Tanto più gli attacchi aerei riusciranno a distruggere i siti nucleari e l'apparato militare iraniano, tanto più i gruppi di insorti armati potrebbero avere la possibilità di soverchiare le milizie sciite di Khamenei.

 

Al quale non resterebbe, per cercare di salvare se stesso e il regime, che arrendersi e accettare l'umiliazione e lo smantellamento militare.

Sarebbe una strada un pò più lunga e tortuosa, in fondo alla quale ci sarebbe comunque lo scenario di una rivolta interna che potrebbe rovesciare un regime disarmato e umiliato.


La saldatura tra la componente persiana laica e le etnie indipendentiste sarebbe comunque necessaria per una prima fase post regime.



Poi si aprirebbero altri scenari, tutti di grande instabilità, come accaduto ad esempio in Libia e in Iraq.

 

Il Baluchistan (o Belucistan secondo altre traduzioni) emergerebbe come fattore di potenziale instabilità sia in Iran che nel vicino Pakistan.

 

Il dittatore turco Erdogan non accetterebbe mai un Iran governato anche grazie alla componente etnica curda, perché teme che possa rinvigorire le istanze dei curdi in Turchia.

 

E il Pakistan non perderebbe tempo ad attaccare una regione del Belucistan in Iran che potrebbe rafforzare le spinte separatiste dei beluchi in territorio pakistano.

 

Tra parentesi, il popolo del Balochistan dimenticato e frammentato tra Iran, Pakistan e un pò di Afghanistan meriterebbe di avere un territorio e uno Stato indipendente come rivendica da decenni. 

 

Mir Yar Baloch è uno scrittore, studioso, politologo, leader nazionalista baloch, membro del movimento laico Free Balochistan Movement e di recente ha espresso la sua opinione sulla guerra in Iran.

 

"La soluzione alla difficile situazione del Belucistan, che dura da 77 anni, non è un cambio di regime a Teheran o a Islamabad.

La soluzione all'occupazione decennale del Belucistan è quella di dare il pieno controllo della repubblica di un Belucistan unito al suo popolo.


Nè i mullah né lo scià.

 

Sia l'Iran che il Pakistan stanno reprimendo, perseguitando, incarcerando e massacrando il popolo balochi. L'attuale regime dei mullah in Iran sta giustiziando il nostro popolo con accuse infondate, demolendo villaggi balochi per spianare la strada allo spostamento della capitale Teheran a Makuran,  nelle regioni costiere di Chabahar in Balochistan, domani il regime dei Pahlavi continuerà l'eredità di Khamenei sopprimendo la nazione balochi come suo padre Reza Shah Pahlavi nel 1973 aiutò il Primo Ministro pakistano Zulfiqar Ali Bhutto a sedare il nostro legittimo movimento indipendentista. 

Desideriamo informare tutti coloro che stanno contribuendo a insediare Reza Pahlavi a Teheran dopo aver espulso Khamenei, che il loro denaro, il loro sangue e i loro sforzi saranno sprecati se non includeranno i Baluci, i Curdi, gli Ahwazi e le altre etnie non persiane che costituiscono il 50% della popolazione come parti interessate in questo intero processo.

Khamenei sta finanziando agenti per danneggiare Israele e il Medio Oriente, i Pahlavi continueranno a sviluppare il programma nucleare iraniano con un volto senza barba e abiti diplomatici."

 

Il Movimento per il Balochistan Libero ha preparato un documento completo ( pubblicato su balochwarna.com) intitolato "Piano di transizione democratica per l'Iran" , che delinea "una strategia di liberazione graduale, sviluppata in collaborazione con il Balochistan occupato e altre etnie sottomesse, in vista di possibili trasformazioni regionali".

 


 

Chi ipotizza che il regime islamico iraniano possa collassare senza provocare significativi sconvolgimenti in tutto il Medio Oriente e oltre, sogna ad occhi aperti oppure nasconde altri propositi bellicosi.

 

Chi scommette che Netanyahu si fermerà una volta che anche la minaccia di Teheran sarà neutralizzata sbaglia di grosso.

 

Il sogno dell'aspirante dittatore israeliano è quello di eliminare completamente la presenza palestinese nei territori occupati illegalmente da quasi 60 anni.

L'occupazione permanente di Gaza, e la deportazione dei gazawi, è solo una tappa.

Per prendersi anche la Cisgiordania Netanyahu ha bisogno di eliminare qualsiasi velleità arabo-islamica che potrebbe risvegliarsi e utilizzare strumentalmente la questione palestinese.

La Siria è nelle mani di un ex jihadista alleato di Erdogan, e Netanyahu farà di tutto per essere ancora al potere quando ci sarà da menar le mani anche in quella zona.


La partita del Medio Oriente non è tra la democrazia israeliana e i regimi autoritari arabo-islamici, ma uno scontro di convenienze e fanatismi sempre in bilico.

 

La lezione dell'Iraq post Saddam Hussein non è servita a nulla, adesso c'è chi spera nell'aiuto del Balochistan per illudersi di riappacificare l'Iran.

 


 

i. fan.


Key1: Iran Balochistan keywords: Balochistan, Tehran, guerra Israele-Iran, Iran, Khamenei, Donald Trump, Netanyahu, Israele, USA,

Date Created: 18/06/2025 07:45:33


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