Anchorage, Alaska, 15 agosto 2025 - incontro 3 a 3 tra Russia, Putin e Stati Uniti, Trump.
"no, scusate, precisa subito Putin, forse c'è stato un equivoco che ha generato un pò di confusione. Quando abbiamo parlato con l'amico Steve [Witkoff] per organizzare questo incontro, abbiamo chiesto un accordo per la pace subito, non per un cessate il fuoco.
- ma come, obietta Trump, Steve non è un rimbambito, gli accordi erano per un "cessate il fuoco" subito, per poi arrivare a negoziati di pace -
- Scusami Donald non volevo offendere Steve, forse c'è stato un malinteso con i traduttori, ma ti confermo che era nostra intenzione fare un accordo per "pace subito" - .
- beh e ora cosa facciamo, mandiamo tutto a monte? -
- ma noo, sarebbe un peccato, facciamo finta di nulla e diciamo di voler lavorare tutti per una pace subito, conviene, vedrai Donald che anche quegli idioti di europei dovranno rassegnarsi che una pace subito è meglio. Una tregua significherebbe che tra due mesi si torna a sparare e poi arriva l'inverno e ancora morti, e tu Donald sei sensibile, non vuoi altri morti, quindi una pace subito alle stesse condizioni di una tregua, è meglio, non credi?! -
breve consulto tra gli americani e risposta di Trump:
- ok, ci penseremo, e diremo che non c'è accordo finché non c'è un accordo, suona bene, sono un genio della comunicazione, o come sono grande, grazie Vladimir - .
Trump si è adeguato rapidamente ai nuovi ordini di Putin. Tutto il mondo ormai ha imparato a riconoscere il servilismo del biscazziere americano nei confronti dello zar criminale.
Nessuno, meno che mai Zelensky, si fida di quei due, ma purtroppo detengono assieme il 90% dell'arsenale nucleare mondiale e questo basta per costringerci tutti a credere alle loro bugie.
Spesso nel descrivere l'abilità di Putin nell'ingannare i suoi interlocutori si fa riferimento al gioco degli Scacchi nel quale i russi hanno una tradizione di grandi maestri e successi.
Il mitico Garri Kasparov campione del mondo dal 1985 al 2000 ha origini russe anche se ora è perseguitato dal regime russo come "agente straniero" per aver criticato l'invasione dell'Ucraina e aver organizzato l'opposizione al Grande Maestro del Cremlino.
Ma il gioco preferito di Vladimir Putin non è quello degli scacchi bensì la Dama Russa, una variante di quella tradizionale.
Putin preferisce la Dama perché è più veloce e consente di annientare con una sola mossa più di un pezzo avversario.
Nel recente vertice in Alaska con Donald Trump, Putin ha raggiunto la linea di dama - raddoppiando la sua forza - e si appresta a gettare scompiglio nell'avversario Zelensky in ogni direzione.
Il vertice di Anchorage era necessario a Putin per uscire dall'isolamento.
Trump è stato facilmente ingannato con la prospettiva di un "cessate il fuoco" di cui poi non si è visto traccia.
Raggiunta la linea di dama, Putin si appresta a distruggere con una sola mossa altri due obiettivi:
1 - Far credere agli europei (Trump già ne è convinto da sempre) che l'annessione di tutto il Donbass è "conveniente". Questo è il vero significato dello "scambio di territori": voi ci date Lugansk e Donesk per intero e parte di Zaporizhzhia e Kherson occupate, oltre la Crimea, e noi vi regaliamo il territorio dell'Ucraina che avremmo sicuramente occupato in futuro.
2 - In cambio Putin è disposto ad accettare una clausola di garanzia per la sicurezza dell'Ucraina da futuri attacchi russi, che dovrebbe equivalere nelle intenzioni di alcuni "utili idioti" europei alla copertura dell'articolo 5 della NATO.
Conveniente!? Sì, ma per Putin!
Zelensky non avrebbe più modo di affermare che la cessione del 20% dell'Ucraina equivale ad una futura aggressione fino a Kyiv e Odessa nei prossimi anni. Ci sarebbe l'ombrello euro-americano a proteggerla da eventuali aggressioni di Mosca!
Facendo questa apparente concessione Putin ha cambiato le carte in tavola degli accordi preliminari al vertice di Alaska. La "pace subito" alle condizioni imposte da lui, anziché una tregua alle stesse condizioni, ma ribaltabili anche da Zelensky.
Svelato l'accordo segreto e osceno tra Putin e Trump che Zelensky deve ingoiare
La differenza tra pace subito e tregua sta nei diversi scenari che ciascuna delle due mosse consente, come quando nel gioco della dama si raggiunge la linea di fondo.
La "pace subito" alle condizioni imposte da Putin implica l'umiliazione e la fine della presidenza di Zelensky entro i prossimi tre anni, perché l'eroe di Kyiv sarebbe visto come un traditore perdente scatenando disordini orchestrati dai filorussi e portando al caos in Ucraina, con nuove elezioni manipolabili dalle migliaia di agenti infiltrati da Putin sul territorio ucraino.
La macchina da guerra militare russa si trasformerebbe in una poderosa macchina elettorale per riportare a Kyiv un fantoccio di Putin che nel giro di poco tempo, una volta al potere, può stracciare o cambiare gli accordi di garanzia militare sottoscritti da Zelensky e aprire le porte ad una soluzione Bielorussia in Ucraina.
Tutto questo può accadere nel giro di tre anni, giusto il tempo di permanenza di Trump alla Casa Bianca che garantisce Putin sulla benevola astensione degli USA dall'intervenire in caso di disordini in Ucraina.
La "pace subito" proposta da Putin e Trump a Zelensky ed Europa è una mossa che equivale alla estromissione di Zelensky e dell'Europa e alla annessione di tutta l'Ucraina alla Russia senza sparare un colpo.
Questa è stata la mossa furbesca di Putin che dopo aver attratto il maggiordomo Trump in Alaska gli ha cambiato le carte in tavola come si conviene tra giocatori abituati ad imbrogliare.
Zelensky e gli ucraini hanno ben chiari i contorni del accordo-trappola che Trump senza troppi giri di parole gli proporrà nello Studio Ovale della Casa Bianca: prendere o lasciare, con la lusinga della "garanzia di sicurezza" a cui alcuni paesi europei tra cui l'Italia di Giorgia Meloni si accodano bovinamente.
"ci saranno 30mila soldati europei e gli aerei americani a difendere l'Ucraina da eventuali future aggressioni da parte di Putin!" - prendere o lasciare".
Ma quando Putin scatenerà i suoi troll elettorali, manipolando il malcontento di un popolo umiliato e ferito, per defenestrare Zelensky e mettere al suo posto un fantoccio di Mosca non ci sarà certo Giorgia Meloni o Macron o Merz a difenderlo.
Zelensky dovrà evitare di cadere nell'accordo-trappola che Trump gli intimerà di accettare, pur sapendo che il ricatto di Trump prevede l'abbandono americano di ogni sostegno all'Ucraina e comunque un ritorno alle relazioni commerciali con la Russia, ovvero la fine delle sanzioni contro Putin.
Il ricatto è forte ma l'unica garanzia di sicurezza per Zelensky e l'Ucraina è rappresentata solo da un indebolimento di Putin e non viceversa.
Il maggiordomo Trump ha consentito al criminale russo di tornare a calpestare tappeti rossi.
Gli "utili idioti" europei evitino di cadere nella trappola organizzata in Alaska e si stringano davvero attorno a Zelensky per fermare l'aggressione attuale e futura di Putin.
i fan
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Date Created: 17/08/2025 09:57:25