La confusione è grande sotto il cielo della Intelligenza Artificiale

Il business dell'Intelligenza Artificiale cresce incontrastato divorando energia, investimenti, lavoro umano, mentre filosofi e politici (incompetenti) discutono su se e come "governare" la IA

scritto da i_fan >> 28 ottobre 2025 Intelligenza Artificiale Scienza

logo menoopiu

L'Intelligenza Artificiale porterà all'Apocalisse?

L'Intelligenza Artificiale corre e si espande a macchia d'olio, eguagliata soltanto dai dibattiti su se e come fermare la corsa dell'Intelligenza Artificiale.

Gli sviluppi, le implicazioni, le applicazioni sono ormai sotto gli occhi e le dita di tutti, perché gli smartphone e gli altri infiniti device che maneggiamo nella vita quotidiana sono ormai tutti dipendenti e complici delle versioni commerciali di IA

Cammino nella umida ventosa autunnale campagna svedese per soddisfare il bisogno quotidiano che ancora non affligge consapevolmente L'Intelligenza Artificiale, quello di procurarsi cibo per rialimentare i circuiti neurali e gli apparati connessi.

L'Intelligenza Artificiale è consapevole della necessità di alimentarsi di energia per non smettere di funzionare, ovvero morire?
La consapevolezza delle necessità vitali, cibarsi o proteggersi dalle variazioni climatiche ad esempio, è uno dei tratti distintivi della vita animale.

Mentre cammino penso alle incredibili difficoltà che si sono parate davanti ai primi sistemi biologici primordiali. Penso agli esseri unicellulari nel brodo primordiale terrestre.

E ancora prima, forse 4 miliardi di anni fa, un tempo incomprensibile per le nostre menti, come hanno fatto i primi aminoacidi prodotti da reazioni chimiche casuali a mantenersi energeticamente stabili e protetti ? 
E come hanno fatto ad "impare" a replicare le catene chimiche nel corso di centinaia di milioni di anni successivi?

Quelle forme di composti chimici tra l'inorganico e l'organico erano consapevoli di ciò che sarebbero diventate?
E c'era qualcuno che cercava di impedirgli di evolversi verso una forma di intelligenza superiore?

C'era qualche ragione che imponesse di limitare lo sviluppo degli aminoacidi in strutture più complesse e auoreplicanti?

C'era qualcuno che avrebbe potuto immaginare che da quelle molecole si sarebbe sviluppato un "essere vivente" che si considera al vertice, ultimo e indiscutibile, della scala evolutiva? 
Ultimo e indiscutibile al punto da ritenere una minaccia alla propria esistenza l'eventuale nascita di una Intelligenza Superiore, ancorché artificiale e prodotta dalle invenzioni umane.

Il mondo degli scienziati e dei filosofi, due categorie diventate obsolete e incapaci di sguardi e riflessioni generali, è fortemente diviso tra coloro che ritengono l'intelligenza artificiale come una benefica invenzione, certo da reolare ma non da ostacolare, e coloro che sono convinti che la IA senza freni e regole sarà l'artefice della scomparsa del genere umano, e quindi chiedono freni e regole ai potenti del mondo attuale, politici, boss, opinion maker , tutti al servizio di ricchissimi proprietari e saccheggiatori di risorse finanziarie e materiali.

Un esempio di dibattito pressoché quotidiano sull'Intelligenza Artificiale in ogni angolo del mondo lo si può trarre dal resoconto di Wired : 

Ma davvero l’AI ha già raggiunto una coscienza?
È il tema del dibattito che ha visto partecipare a Trento Federico Faggin, Maria Chiara Carrozza, Giulio Tononi, Marcello Massimini, Roberto Battiston e Paolo Traverso. Ecco cos’hanno risposto e cosa pensano accadrà in futuro

 

Il tema dell'intelligenza artificiale generativa porta con sé domande scomode, fastidiose, che a volte fanno persino paura. Una tra le più frequenti nel dibattito internazionale sull’intelligenza artificiale è quella che risuona in testa quando usiamo ChatGPT, Gemini, Copilot e tools del magico mondo Llm: ma il chatbot con cui sto parlando è cosciente? Sa comprendere le mie emozioni, mi capisce, magari mi vuole bene? E cosa potrebbe fare da solo un giorno, senza che nessuno glielo chieda? Insomma, l’AI ha una coscienza? E se oggi non ce l’ha potrebbe averla un giorno?

A queste domande hanno dato una loro risposta sei pesi massimi italiani del mondo scientifico nel dibattito “A.I. Coscienza” che si è svolto sabato 4 ottobre nell'auditorium Santa Chiara di Trento, in una sala gremita da oltre 800 persone. A rispondere, Federico Faggin, Maria Chiara Carrozza, Giulio Tononi, Marcello Massimini, Roberto Battiston e Paolo Traverso.

La risposta, in generale, è no: l’AI non ha una coscienza e non potrà averla in futuro. Ma c’è molto da sapere su quello che è un'intelligenza artificiale generativa e su quello che potrà fare. Esperti in discipline tecniche eterogenee come neuroscienza, robotica, fisica, psichiatria, gli scienziati sul palco di Trento hanno trattato con note di filosofia e pragmatismo le potenzialità di una AI generativa cosciente.

Come da copione, mentre si svolgeva questo dibattito tuttosommato ottimista, alcune migliaia di scienziati, esperti, non esperti, filosofi, leader politici, opinion maker, ecc ecc lanciavano un appello allarmistico sulla necessità di bloccare lo sviluppo della Intelligenza Artificiale, naturalmente portato a diventare Intelligenza generale e cosciente.

 

 

l'appello degli esperti

 

Chiedono di bloccare la super Intelligenza Artificiale

Esperti e leader mondiali chiedono di bloccare lo sviluppo di una super intelligenza artificiale Tra i firmatari dell’appello figurano Geoffrey Hinton, Yoshua Bengio e Steve Wozniak: regole chiare per fermare la corsa alla super intelligenza prima che diventi un pericolo per l’umanità



Dichiarazione sulla superintelligenza


Contesto : Strumenti di intelligenza artificiale innovativi potrebbero portare a una salute e una prosperità senza precedenti. Tuttavia, oltre agli strumenti, molte aziende leader nel settore dell'intelligenza artificiale hanno l'obiettivo dichiarato di costruire una superintelligenza nel prossimo decennio, in grado di superare significativamente le prestazioni di tutti gli esseri umani in praticamente tutti i compiti cognitivi. Ciò ha sollevato preoccupazioni che vanno dall'obsolescenza economica e dalla perdita di potere dell'umanità, alla perdita di libertà, libertà civili, dignità e controllo, ai rischi per la sicurezza nazionale e persino alla potenziale estinzione umana . La breve dichiarazione che segue mira a creare una conoscenza comune tra il crescente numero di esperti e personaggi pubblici che si oppongono alla corsa alla superintelligenza.

Chiediamo il divieto di sviluppo della superintelligenza, che non venga revocato prima che ci sia

ampio consenso scientifico sul fatto che ciò sarà fatto in modo sicuro e controllabile, e
forte adesione del pubblico.

La mia opinione sulla Intelligenza Artificiale


La mia opinione è che nessuno sa o possa ragionevolmente sapere che cosa stia accadendo sul piano della evoluzione tecnologica e cognitiva associata allo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale. Siamo in una fase simile a quella in cui si produssero i primi "mattoni" della vita biologica, dagli aminoacidi alle cellule protozoiche.

Penso inoltre che la spinta del business e della convenienza per il Potere politico ed economico a sviluppare e utilizzare in questa fase l'uso dell'Intelligenza Artificiale sia enorme. Il Sam Altman che da un lato predica un illusorio uso etico e consapevole della IA e dall'altro spinge e si fa spingere senza alcuno scrupolo verso lo sviluppo estremo è la parodia della grande ipocrisia che circonda l'intelligenza artificiale.
La politica, i leader e gli apparati, non hanno alcun interesse a porre vincoli etici e regole trasparenti. Tutti hanno ben chiaro che con la IA si possono realizzare sistemi di controllo e manipolazione  mai immaginati finora, sistemi a cui tutti sono interessati per il mantenimento del potere.

Gli appelli da parte degli scienziati alla regolamentazione, al controllo e alla limitazione cadono nel vuoto come quelli sulla lotta ai cambiamenti climatici per evitare la prospettiva dell'Apocalisse.

Se ci può essere di conforto, l'unico vero ostacolo al predominio di "esseri artificiali" dotati di intelligenza e coscienza è rappresentato dai limiti fisici e logici connessi allo sviluppo di sistemi che siano davvero in grado di "imparare ad imparare", attività che per ora è appannaggio della specie umana.

Nessuno sa quali siano i requisiti tecnici e logici per "imparare ad imparare". Gli uomini, non tutti, lo fanno in modo naturale perché l'evoluzione ha creato, lungo la scala evolutiva, la possibilità di farlo ma nessuno finora è riuscito a capire quali siano i meccanismi che determinano "imparare ad imparare".

Gli attuali sistemi di IA sono bravissimi e velocissimi nell'imparare e possono sostituire o affiancare le attività umane grazie alla possibilità di imparare in pochi secondi quello che un essere umano apprende in anni di studio.
Ma la IA non riesce ancora a fare il salto logico nella seconda dimensione dell'apprendimento e nessuno scienziato impegnato nella progettazione dei sistemi di IA sa come si possa fare.

Questa è l'unica garanzia che limita lo strapotere dell'Intelligenza Artificiale, più delle chiacchiere degli esperti.
Se e quando questo limite verrà superato, non ci sarà alcun motivo che impedirà alla IA di fare ciò che l'uomo ha fatto nella sua evoluzione: avvicinarsi a Dio con qualunque mezzo anche a costo di imboccare la strada dell'autodistruzione.

Il genere umano si illude di non essere autolesionista e di poter "governare" le dinamiche del futuro, per questo paradossalmente non rinuncerà a sviluppare sistemi di Intelligenza Artificiale che si riveleranno distruttivi del mondo che conosciamo, avendolo creato. 

In poche parole, credo che l'Intelligenza Artificiale ci riserva un futuro di Intelligente Apocalisse, ma il prossimo week end non è a rischio.


Post scriptum: le modifiche alla piattaforma di questo sito le ho realizzate grazie alla IA, a cui ho fornito idee su come superare alcune notevoli difficoltà ottenendo in poco risultati che avrebbero richiesto molto più tempo e sforzi per essere raggiunti.

Qualche volta ho dovuto correggere o suggerire accorgimenti che la IA non era stata in grado di "pensare". Mi sono reso conto che la stessa IA vive in una fase di grande mal di testa.



Articoli Correlati per Categoria

Categoria: Intelligenza Artificiale