Lo smacco dei bombardieri russi distrutti dai droni ucraini è enorme, nonostante la censura del Cremlino.
Il "popolo di Putin" invoca la vendetta nucleare e l'annullamento dei negoziati a Istanbul.
Il giorno dopo il clamoroso attacco dei droni ucraini in 4 basi militari russe fino alla Siberia che ha provocato la distruzione di 40 bombardieri strategici, più del 30% della flotta di bobardieri nucleari, il regime di Putin ha due preoccupazioni.
La prima è come nascondere gli esiti disastrosi dell'attacco ucraino al cuore del sistema aereo russo. Non essendo possibile negare l'accaduto, i media di regime ricorrono ai trucchi del mestiere in casi del genere: minimizzare, non fornire dettagli, negare e alla fine cancellare le notizie.
Molte ore dopo l'attacco, quando già circolavano i video che mostravano gli aerei in fumo, Ria Novosti informa che "I droni hanno attaccato obiettivi nelle regioni di Irkutsk e Murmansk.
I droni nemici hanno effettuato un attacco anche nella regione di Murmansk . La difesa aerea è in funzione. ... Gli incendi (di che cosa ?, ndr) scoppiati a seguito degli attacchi dell'Ucraina agli aeroporti nelle regioni di Murmansk e Irkutsk sono stati spenti; non si registrano vittime tra il personale".
Il lettore Ilya Pola anticipa il truce Medvedev, invocando la risposta nucleare
Estratto dal Decreto del Presidente della Federazione Russa del 19 novembre 2024 N 991 “Sull’approvazione dei Fondamenti della politica statale della Federazione Russa nel campo della deterrenza nucleare”
19. Le condizioni che determinano la possibilità dell’uso di armi nucleari da parte della Federazione Russa sono: a) ricezione di informazioni affidabili sul lancio di missili balistici che attaccano il territorio della Federazione Russa e (o) i suoi alleati;
b) l'uso da parte del nemico di armi nucleari o di altro tipo di distruzione di massa contro i territori della Federazione Russa e (o) dei suoi alleati, contro formazioni militari e (o) strutture della Federazione Russa situate al di fuori del suo territorio;
c) l’impatto del nemico su strutture statali o militari di importanza critica della Federazione Russa, la cui incapacità porterà all’interruzione delle azioni di risposta delle forze nucleari;
d) aggressione contro la Federazione Russa e (o) la Repubblica di Bielorussia in quanto partecipanti allo Stato dell'Unione con l'uso di armi convenzionali, creando una minaccia critica
Il giorno dopo la "strage dei bombardieri", la Pearl Harbour" di Russia, come molti l'hanno definita, tutti si interrogano su quale sarà la risposta di Putin.
Perché una risposta ci dovrà essere, anche se la delegazione russa nei negoziati (farsa) di Istanbul è già in viaggio verso la Turchia per incontrarsi con la delegazione ucraina e scambiarsi i rispettivi "memorandum" (carta straccia).
Putin lancerà la sua risposta a Zelensky, che ha esaltato con orgoglio il successo dell'attacco ai bombardieri russi, prima o dopo la sceneggiata di Istanbul?
La risposta di Putin prevede anche l'utilizzo di armi di distruzione di massa - armi chimiche o nucleari ?
Moskovsky Komsomolets, media di Mosca allineato al Cremlino, a botta calda intervista il politologo russo Sergei Markov secondo il quale l'attacco delle Forze armate ucraine con l'impiego di droni nella regione di Irkutsk, nella regione di Murmansk e in altre regioni della Federazione Russa costituisce un motivo valido per l'uso di armi nucleari.
"Un attacco su larga scala contro componenti di potenziale nucleare strategico, secondo la dottrina nucleare russa, potrebbe costituire il presupposto per l'uso di armi nucleari da parte della Russia", ha scritto Markov sul suo canale Telegram.
L'unica notizia certa è che Putin ha anticipato ad oggi la riunione del Consiglio di Sicurezza prevista per domani. Essendo molto rispettoso delle formalità e dei rituali criminali, Putin chiederà al Consiglio di approvare il piano di risposta alla Pearl Harbour.
Come minimo ci sarà una pioggia di missili su edifici civili e infrastrutture pubbliche, per scatenare terrore e paura, come se non bastasse quanto fatto finora.
Ma il criminale russo potrebbe anche convincersi che le circostanze necessitano di una escalation.
Un segnale inquietante è dato dalle notizie relative ad un coinvolgimento dell'intelligence americana nell'attacco ai bombardieri strategici.
Lo staff di Trump ha escluso qualsiasi coinvolgimento ma inquieta il fatto che anche gli ambienti del Cremlino sostengano la tesi del non coinvolgimento americano.
Potrebbe essere un segnale di via libera ad un attacco nucleare rivolto esclusivamente a colpire e annientare l'Ucraina senza scatenare una reazione americana, dal momento che i russi ritengono che gli USA non siano coinvolti nella distruzione dei bombardieri.
----- in aggiornamento ---
i. fan.
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Date Created: 02/06/2025 07:31:26