La Sumud Flotilla di fronte a scelte drammatiche e rischi mortali


L'iniziativa della Global Sumud Flotilla per Gaza si avvia verso una fase drammatica e rischiosa ma si concluderà comunque con una sconfitta di Israele, soprattutto se gli attivisti pro Pal riusciranno a sbarcare (forse nel Sinai)

imbarcazione della Global Sumud Flotilla
imbarcazione della Global Sumud Flotilla


i. fan. - 29 Settembre 2025 ID: 6012



in aggiornamento


 

La Global Sumud Flotilla con circa 50 imbarcazioni ha iniziato ad affrontare l'ultimo tratto della missione verso la Striscia di Gaza.

Più passano le ore e più crescono i rischi, i pericoli, le polemiche, i tentativi di trovare una mediazione accettabile che eviti lo scontro finale tra la Flotilla disarmata e le forze armate israeliane, che siano navi, droni o elicotteri fa poca differenza perché sono in grado di colpire e uccidere senza preavvisi.


TIMES OF GAZA @Timesofgaza Gaza Sumud Flotilla is less than two days away from reaching Gaza, as officials on the ship stated this morning that it is 399 nautical miles from Gaza.


Prima di partire da Creta il ministro italiano della Difesa, Guido Crosetto ha cercato di dissuadere i responsabili della Flotilla a proseguire verso la costa palestinese, proponendo di accettare le mediazioni concordate con la controparte israeliana e con mediatori internazionali.


Il comandante della Zefiro: "Il prossimo attacco sarà micidiale, vite a rischio"


Un video appello registrato all’alba del 28/9.

Stefano Bertoldi, comandante della Zefiro, una delle barche della Flotilla costrette a interrompere il viaggio a causa dei danni subiti dai droni, si mostra molto preoccupato: “La Flotilla è in questo momento a rischio. Il prossimo attacco, se verrà fatto, e purtroppo i miei segnali mi dicono che verrà fatto, sarà micidiale. È molto probabile che questa volta ci siano gravi feriti ed eventualmente delle morti”, avvisa. Bertoldi definisce “irresponsabile” la linea del governo italiano e lancia un appello alla mobilitazione: “Scendiamo in piazza. Mi raccomando impegniamoci, ci sono cari amici a bordo delle navi e vogliamo che le loro vite siano salvaguardate. Non fidiamoci dei nostri governi, non faranno nulla per noi. È l’ora del popolo, è l’ora delle persone”. La missione Flotilla in navigazione: “Noi seguiti dai droni”. Israele: “Al servizio di Hamas”. Oggi incontro con Crosetto |



Una soluzione proposta dal ministro è quella di dirigersi verso un porto di Israele dove scaricare gli aiuti umanitari per Gaza con l'assicurazione che verrebbero consegnati a organizzazioni che garantirebbero l'invio ai palestinesi assediati.

 

Una soluzione che consentirebbe di evitare lo scontro tra la Flotilla e il blocco israeliano, dando agli attivisti pro Palestina la possibilità di realizzare una parte del loro obiettivo, quella di portare un aiuto materiale a Gaza.


Ma questa è solo una parte degli obiettivi del movimento che sostiene il progetto.

Lo scopo principale è di rompere l'assedio della Striscia e costringere Israele sulla difensiva, ponendolo di fronte a due soluzioni divergenti:

 

1) consentire l'approdo delle imbarcazioni in qualche punto della costa di Gaza e lo scarico degli aiuti alle organizzazioni che operano sul territorio devastato, sotto il controllo dell'esercito israeliano.
Sarebbe una vittoria totale (ma improbabile) per la Flotilla, un ripiego imbarazzante ma non tragico per Israele.

 

2) aspettare l'avvicinamento della Flotilla alla costa e cercare con un'azione di forza di costringere le imbarcazioni ad invertire la rotta e fare marcia indietro, non senza aver inflitto danni e fatto vittime per incutere terrore e disperazione negli attivisti.
Sarebbe una dolorosa e tragica soluzione, con risvolti pericolosi per l'incolumità personale ma che comunque creerebbe una grande solidarietà internazionale attorno alla Flotilla e accrescerebbe l'immagine negativa di Israele nel mondo.

Global Sumud Flotilla


Negli ultimi giorni la missione della Flotilla e le sue implicazioni internazionali - tenendo conto anche del ruolo dell'Italia, della Spagna e dell'Europa in generale - ha guadagnato l'attenzione dei media mondiali, dopo la decisione del ministro Crosetto e dell'omologo spagnolo di inviare delle navi militari di soccorso nella zona di pericolo.


La decisione di Crosetto, mal digerita da Giorgia Meloni, è certamente utile alla Flotilla sia nella malaugurata eventualità di un attacco da parte di Israele, sia perchè in qualche modo "affianca" le barche della Flotilla creando un ideale schieramento a favore della missione per Gaza.

 

In sintesi la Flotilla vince sia nella remota ipotesi che riesca a forzare il blocco israeliano, sia se viene respinta con un'azione di forza militare che creerebbe ulteriore isolamento di Tel Aviv nell'opinione pubblica mondiale.

 

Israele invece perde in entrambe le ipotesi e se i suoi governanti fossero meno criminali e cinici di quello che  dimostrano ogni giorno di essere, sceglierebbero la soluzione di lasciar passare la Flotilla, la meno peggiore, piuttosto che sparare, affondare, uccidere inermi attivisti che rappresentano simbolicamente milioni di persone che nel mondo protestano e si indignano per il genocidio contro i palestinesi.

 

I rischi per l'incolumità degli attivisti pro Palestina sono altissimi: non c'è da meravigliarsi che alcuni stiano rinunciando sulla base di ragionamenti e sentimenti umani e considerazioni politiche condivisibili.

Nessuno deve essere messo nelle condizioni di fare il martire, il rispetto per la vita delle persone viene prima di ogni altra considerazione.

 

I responsabili della Flotilla non devono cercare il martirio, il bel gesto con orribili conseguenze per le vite umane. Gli israeliani stanno già facendo troppe vittime, anche tra gli operatori umanitari, i medici, i giornalisti, bisogna impedire che ne facciano altri.


Un Piano B per la Flotilla

 

Un Piano B per la Global Sumud Flotilla deve essere preso in considerazione, dopo il rifiuto di fermarsi a Cipro o in un porto israeliano.

La Flotilla può dirigersi verso la costa egiziana a sud della Striscia di Gaza e portare gli aiuti fino al confine di Rafah, punto pratico e simbolico, dove sono ammassati centinaia di migliaia di palestinesi in fuga da Gaza City.

 

La diplomazia italiana, il ministro Tajani e la premier Meloni, dovrebbero favorire una soluzione di approdo in Egitto, sulla costa del Sinai vicino alla porta dell'inferno di Gaza rappresentata da quel che resta del Valico di Rafah.

 

La Flotilla può raggiungere il Sinai senza entrare nelle acque in cui vige il blocco navale di Israele, evitando ogni pretesto per lo scontro e raggiungendo comunque il proprio obiettivo.


 

i. fan.


Key1: Sumud Flotilla keywords: Global Sumud Flotilla, Gaza, genocidio, Israele, Palestina, Italia,

Date Created: 29/09/2025 19:27:40


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