Matrimonio di Jeff Bezos e Lauren Sánchez, adda venì Baffone?!

Secondo calcoli approssimati per difetto, con quello che Bezos & C. hanno speso per la festa di matrimonio a Venezia i 2 milioni di palestinesi affamati da Israele nel campo di sterminio di Gaza - solo un paio d'ore di volo da Venezia - si potrebbero sfamare per un mese.

Mio nonno Salvatore di parte materna - anche quello paterno era Salvatore, perché all'inizio del secolo scorso tutti presagivano che avrebbero dovuto prima o poi salvarsi da qualcosa infatti arrivò la Prima Guerra Mondiale e poi la Seconda, e le vissero tutte e due scampandosela perché si chiamavano Salvatore, altrimenti non si sa se ce l'avrebbero fatta, come tanti purtroppo non si salvarono, ma erano altri tempi - mio nonno era un contadino e giardiniere nell'Italia pre-industriale, ricca di proletari e comunisti ma anche di preti e postfascisti.

Salvatore non sapeva leggere né scrivere, come tutti i proletari dell'epoca, ma qualcuno gli aveva detto di aver letto da qualche parte che i comunisti di Giuseppe Stalin, detto Baffone, non si sarebbero fermati a Berlino e a Belgrado ma avrebbero portato i cavalli cosacchi ad abbeverarsi anche nelle fontane di Roma.

Era solo questione di tempo e di votare comunista.

Mio nonno era semplice e onesto, qualche volta gli capitò di curare il giardino di Pietro Nenni che negli anni '50 aveva ricevuto il premio Stalin - forse da lì era nata l'infatuazione - e credeva a quello che persone più istruite e oneste, amici dei proletari, raccontavano con ardore e sincerità. Avevano studiato e se dicevano che Giuseppe Stalin, quello che aveva sconfitto i nazisti nell'epica battaglia di Stalingrado e aveva contribuito a cacciare i fascisti, avrebbe posto fine a tutte le ingiustizie c'era da credergli.

Baffone, alias Stalin, sarebbe venuto per salvare i contadini e gli operai d'Italia. Che nel frattempo, nell'attesa di un buon pretesto per cacciare i preti e vecchi gerarchi riciclati, ogni qualvolta subivano un'ingiustizia, o ne venivano a conoscenza, esclamavano l'auspicio "adda venì Baffone".

Prima o poi sarebbe arrivato, e tutti sarebbero stati più felici in un mondo senza ingiustizie, sopraffazioni, povertà.

Mio nonno materno non vide mai arrivare Baffone e non seppe mai che Baffone non sarebbe mai arrivato, per fortuna nostra e anche dei contadini e degli operai.

Baffone aveva tante controindicazioni, più di quante se ne sospettassero all'epoca.

Ma ogni tanto qualcuno ci costringe ancora a sperare o ad augurarci che "adda venì Baffone", pur nella speranza di non dover vivere in un mondo in cui l'alternativa sia tra scegliere Baffone Stalin o Jeff Bezos.

il matrimonio principesco di Bezos a Venezia

La notizia che il fondatore di Amazon Jeff Bezos sarebbe sbarcato a Venezia per celebrare un suo matrimonio con una tale Lauren Sanchez, invadendo la storica città romantica già perseguitata da umido, afa e turisti in questo periodo, la notizia del matrimonio Bezos-Sanchez è di quelle che ti fanno di nuovo sperare che "adda venì baffone".

Polemiche e proteste non hanno impedito che il miliardario - se 400 miliardi vi sembran pochi - sbarcasse con centinaia di altri ricchi miliardari con navi e aerei privati per occupare e sequestrare Venezia e dare vita ad uno spettacolo così oltraggioso da far impallidire le feste di Luigi XVI.

"Ma a te che non vivi a Venezia che fastidio ti dà se un lavoratore ricco e famoso come Jeff Bezos decide di sposarsi e festeggiare nello scenario della Laguna, portando tanti soldi e pubblicità ai veneziani che ne hanno bisogno?
Perché impedire che chi ha tanti soldi guadagnati grazie alla propria bravura, se li possa godere come vuole, assieme ad altri meritevoli amici ricchi?"

"Solo gli invidiosi e i nostalgici comunisti, quelli che adesso se la prendono con il meraviglioso comandante Donald Trump che sta facendo grande l'America e porterà tante belle e buone cose nella Riviera di Gaza, solo loro rosicano per il matrimonio di Bezos e Sanchèz".

Tutti gli altri sono ammirati ed interessati ai dettagli di questo matrimonio, perché non si può mai sapere, "posso copiare qualche idea per quando mi sposo a Mugnano di Napoli".

Grazie a Vanity Fair per averci fatto sapere :

Mr Amazon è arrivato con elicottero all'aeroporto Nicelli del Lido insieme al padre e alla futura moglie Lauren Sanchez. Il mega yacht Koru e l'ammiraglia Abeona (da cui è partito e rientrato l'elicottero) sono attraccate al porto di Umago in Croazia. Un rapido zigzagare tra i canali rigorosamente con water taxi storico in legno ed ecco l'approdo all'Aman, schermato con gazebo bianchi e blu per evitare sguardi e scatti curiosi.

E ora che gli sposi sono planati in Laguna la festa può ufficialmente iniziare. Il primo atto è stato un ricevimento intimo chez Diane von Furstenberg, grande amica della coppia e veneziana d'adozione. A tavola con mr Amazon con tutta probabilità anche Dasha Zukhova, ex moglie di Roman Abramovic con il secondo marito Stavros Niarchos III, armatore greco nipote del leggendario competitor di Aristotele Onassis.

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La prima ospite speciale a essere paparazzata è stata Ivanka Trump, arrivata con il marito e i tre figli al Marco Polo e scesa poi al St Regis. Prima giornata veneziana all'insegna dello shopping al Ghetto per Ivanka e famiglia e visita alla vetreria di Murano con experience sulla soffiatura del vetro da Laguna B, lo stesso atelier che serve Bezos e con probabilità ha firmato i goti, bicchieri tipici muranesi, che saranno regalati agli invitati. E oggi è attesa a Venezia Rania di Giordania. Intanto negli approdi di Venezia si affollano nuovi yacht miliardari, arrivati ieri verso sera; tra questi il 'Were Dream', un 52 metri dell'uomo d'affari russo Andrej Kostin, all'ancora in Riva Sette Martiri. Intano Luca Zaia, Presidente della Regione, fa sapere che il dono di Jeff e Lauren alla città ammonta a 3 milioni di euro: «Venezia è la città dove abbiamo costruito ricordi bellissimi», hanno scritto i neo sposi nell'invito di nozze. Non hanno chiesto regali, ma sostegno alla città.

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La giornata clou è oggi, 27 giugno. Dopo il cocktail all’Aman, la cena «intima» da Diane von Furstenberg e il party di benvenuto nel chiostro della Madonna dell’Orto - con omaggio all’Italia e alla cucina napoletana - la cerimonia ufficiale si terrà al tramonto nel celebre anfiteatro in marmo bianco della Fondazione Cini, reso top secret con tendoni bianchi e accesso vietato persino ai droni.

Gli ospiti - tra cui Leonardo DiCaprio, Oprah Winfrey, la regina Rania di Giordania, Tom Brady e l’intera famiglia Kardashian - partiranno dai vari hotel di lusso a bordo di oltre 30 taxi boat, per poi proseguire a piedi tra i giardini della Fondazione, come in un kolossal di Sorrentino con budget Bezos. Mancano solo i fenicotteri. Ma non è detto che non saltino fuori all’ultimo.

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Ma il gran finale è previsto sabato sera all’Arsenale, dove - all’interno dell’ex fortezza militare - si lavora a ritmi serrati per concludere gli allestimenti. Mobili, lampioni, pianoforti e decine di casse sono state scaricate fino a stamattina. Notizia dell’ultima ora: gli ospiti d’onore saranno proprio loro, Lady Gaga ed Elton John, attesi per un concerto privato.

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E se dentro si balla, fuori si protesta. I comitati No Bezos e gli attivisti europei non mollano. Stanotte il movimento No Space for Bezos ha proiettato sul campanile di San Marco le scritte «No Kings, No Bezos” e “F**k Oligarchs». La tensione resta alta: molti i fermi e i controlli, con forze dell’ordine, sicurezza privata ed ex marine in moto d’acqua a presidiare la laguna.

Penso a nonno Salvatore, che più di 50 anni fa ci si sarebbe ammalato a vedersi sbattere in faccia tanta ricchezza e tracotanza.

Ma almeno lui aveva ancora un modo per sfogarsi e sperare in un futuro migliore, una speranza che a noi non è più concessa.

Adda Venì Baffone !!?