Perché Putin ha lanciato droni in Polonia provocando la NATO ?

Anche Trump si è fatto la stessa domanda del mio post, ma la risposta del biscazziere è identica a quella di Putin.

Dalle agenzie di stampa:

Trump: «Perché Mosca viola spazio aereo polacco con droni?»

«Perché la Russia viola lo spazio aereo polacco con i droni? Eccoci qui!»: è il laconico e criptico commento di Donald Trump su Truth al volo di droni di Mosca denunciato da Varsavia.

Un mese dopo l'incontro con Trump in Alaska che sembrava aver posto fine alla guerra in Ucraina, Putin sferra una clamorosa provocazione contro l'Europa e la NATO lanciando droni sulla Polonia.

Perché? quale logica c'è dietro?

Sembra quasi che il biscazziere americano gli abbia dato il via libera e non sarebbe azzardato ipotizzarlo dopo quanto si è visto in Medio Oriente con Trump e Netanyahu che fanno a gara a chi imbroglia di più i propri alleati e le diplomazie internazionali.

Da un incubo che sembrava avviato ad una fine ravvicinata, l'incontro a 3 dopo Ferragosto tra Trump Putin e Zelensky per avviare una trattativa e porre fine alla guerra in Ucraina, a un nuovo incubo sempre scatenato da Putin, questa volta direttamente contro un paese dell'Europa Unita, la Polonia, e membro della NATO lungo la faglia tellurica al confine con la Russia e i paesi baltici.

Tra la notte del 9 e la mattina del 10 settembre Putin ha lanciato una manciata di droni - pochi rispetto alle centinaia che ogni giorno scatena su Kyiv e il resto dell'Ucraina provocando stragi, terrore e danni - una manciata di droni, e forse anche un missile, che sono bastati però a far saltare dal letto i vertici militari e politici di tutta Europa nel cuore della notte e a far cadere qualsiasi illusione sulle reali intenzioni di Putin, sia nei confronti dell'Ucraina che dell'Europa.

Il sistema militare della NATO si è presa una scossa di adrenalina, allertandosi come mai era accaduto dai tempi dell'URSS, e i governi e ministri europei hanno fatto a gara nelle dichiarazioni di disapprovazione, preoccupazione, indignazione.

Persino il fantoccio ungherese di Putin Orbàn ha dovuto far finta di essere arrabbiato per l'attacco dei droni alla sovranità della Polonia!

La versione russa ufficialmente nega tutto e scarica le responsabilità sull'Ucraina, i cui droni avrebbero perso la rotta finendo la corsa nei cieli di Polonia - maliziosa insinuazione che cerca di sfruttare i pessimi rapporti attuali tra Kyiv e Varsavia.

Ma ci ha pensato Peskov, il maggiordomo preferito di Putin, a dare la risposta alla domanda iniziale: perché lanciare proprio ora un attacco di droni contro la Polonia, l'Europa e la NATO? Perchè Putin sfida apertamente l'Occidente mettendo in imbarazzo il suo più prezioso alleato Donald Trump, aspirante per il premio Nobel per la Pace?

Il portavoce presidenziale Dmitry Peskov:
"I vertici dell'UE e della NATO accusano quotidianamente la Russia di provocazione. Il più delle volte, senza nemmeno provare a fornire argomentazioni", ha affermato, commentando le accuse del Primo Ministro polacco Donald Tusk sull'incidente del drone. "Preferiamo non commentare. Non rientra nella nostra sfera di competenza. È prerogativa del ministero della Difesa" ... "Come sempre, ci sono Paesi che assumono posizioni abbastanza fanatiche, che non capiscono o non vogliono capire le terribili conseguenze di azioni così avventate. E ci sono Paesi che comprendono la realtà molto meglio".

Questa è la frase rivelatrice, che spiega il senso di quanto accaduto. 

La Russia non è interessata ad una trattativa che  non sia la resa incondizionata di Zelensky, l'annessione dei territori invasi con l'aggiunta di Odessa, la riduzione del resto dell'Ucraina ad un facsimile della Bielorussia.

La Russia p interessata solo a proposte che accelerino la fine della guerra nel senso di cui sopra e purtroppo alcuni paesi dell'Europa (che non capiscono o non vogliono capire) si sono messi a remare contro, a differenza degli USA di Donald Trump (facenti parte del gruppo dei Paesi che comprendono la realtà).

Secondo la logica di Putin è necessario che gli ostacoli ad un accordo tra la Russia e gli USA - già definito prima del vertice in Alaska - vengano rapidamente rimossi con l'unico sistema che il criminale del Cremlino conosce: il ricatto, il terrore, la violenza.

Gli Europei che si accaniscono a difendere l'Ucraina non capiscono che la potenza nucleare della Russia li spazzerebbe via in pochi minuti, una volta assicurata la compiacente neutralità degli Stati Uniti di Trump.

Per far "ragionare" gli europei, che si gingillano con gli articoli 4 o 5 del Trattato della NATO, la Russia creerà le condizioni di una escalation sempre più accentuata e temeraria, perché Putin ritiene - e non a torto - che gli Europei senza Trump non rischierebbero la loro incolumità per salvare Zelensky.

Se Macron e Starmer parlano di truppe da inviare a garanzia dell'Ucraina, Putin rilancia a suon di provocazioni perché ha già avuto rassicurazioni che Trump si tirerà fuori dalla mischia lasciando sola l'Europa ad interrogarsi se valga la pena immolarsi per difendere la libertà di Kyiv.

Questo è il pizzino recapitato dai droni russi nei cieli della Polonia.

Pensare che basti agitare l'articolo 4 della NATO per impaurire Putin (e Trump) è una pia illusione.