Prigozhin Attacca Putin o Tende una Trappola a Zelensky?


i.fan. - 11 Maggio 2023 - aggiornato il 13/05/2023 07:51:42

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Prigozhin si prepara alla battaglia per la successione del "nonno stronzo". Per questo vuole lasciare Bakhmut consentendo a Zelensky di accelerare la controffensiva contro i russi nel Donbass. Oppure è una trappola per far credere agli ucraini che i russi sono in ritirata per poi contrattaccare?



Versione numero 1 - Yevgeny Prigozhin è impazzito

Dopo 15 mesi di guerra quasi sempre combattuta sul fronte, Yevgeny Prigozhin, ex cuoco di Vladimir Putin e boss assoluto dell'azienda PMC Wagner che fornisce mercenari da utilizzare nelle guerre più sporche e quindi a suo perfetto agio nell'invadere e massacrare l'Ucraina, mostra segni di cedimento mentale.

In poche parole Prigozhin è impazzito, la mente turbata dalle tante crudeltà che lo hanno visto protagonista soprattutto nella battaglia per Bakhmut, il crocevia del Donbass diventato il cimitero di migliaia di mercenari alle dipendenze di Prigozhin.


Negli ultimi mesi e in particolare nelle ultime settimane, di fronte all'incredibile resistenza dell'esercito di Kyiv a Bakhmut, Prigozhin ha iniziato a dare i numeri, cioè a lamentare la mancanza di munizioni sufficienti a massacrare / conquistare le macerie di Bakhmut.

Pochi giorni prima del V-Day, aveva annunciato il ritiro della Wagner dal teatro di guerra se entro il 10 maggio non fossero arrivate le munizioni necessarie.
Due giorni prima della scadenza, Prigozhin dichiara che le munizioni (dollari?) erano arrivate e quindi sarebbe rimasto a combattere.

Il giorno dopo, mentre il suo idolo Putin arringava una triste Piazza Rossa per il "Giorno della Vittoria", il capo della Wagner ci ripensa e manda un altro video messaggio ancora più duro ed esplicito del primo. Le munizioni (dollari) non sono arrivate nella quantità richiesta, e così non si può andare avanti: accusa esplicitamente i vertici del Cremlino che "risparmiano" sulle munizioni.


"... invece di spendere un proiettile, uccidere il nemico, salvare la vita del nostro soldato, uccidono i nostri soldati.
E il nonno felice pensa di stare bene. E cosa dovrebbe fare il paese dopo? Se si scopre che ha ragione, Dio benedica tutti. Ma cosa dovrebbe fare il Paese, cosa dovrebbero fare i nostri figli, nipoti, il futuro della Russia e come vincere la guerra, se per caso, presumo, si scopre che questo nonno è un completo stronzo?"

Il tentativo di Putin di convincere il popolo russo che la guerra contro l'Ucraina è fondamentale per la salvezza della Patria viene offuscato e azzerato da tre parole "nonno completo stronzo".


Chi è il "nonno completo stronzo" a cui allude Prigozhin? Due sono i possibili indiziati.

Sergej Shoigu, il criminale ministro della Difesa di Russia, anni 67, è un nonno e ha due nipoti

Vladimir Putin, il criminale dittatore di Russia, anni 70, è un nonno e ha due nipoti

Putin, secondo Prigozhin è più "nonno stronzo" di Shoigu?

E dopo averlo insultato pubblicamente e pesantemente, cosa si aspetta Prigozhin che faccia il suo ex idolo Putin? Che gli dia tante munizioni (dollari)? o che gliene dia poche ma nel cervello?

Se PMC Wagner è un'azienda russa, Putin può sequestrarla e nazionalizzarla in qualsiasi momento.

Se invece l'azienda del suo ex cuoco è registrata altrove e ha i conti in qualche paradiso fiscale, Putin non può fare altro che sopportare e aspettare che Prigozhin rinsavisca.

Forse.

Versione numero 2 - Yevgeny Prigozhin è lucido e pensa al futuro

Dopo 15 mesi di guerra il capo di PMC Wagner si è convinto che l'invasione dell'Ucraina è stata un disastro e che la guerra è ormai perduta.

Se per conquistare una città di poche migliaia di abitanti come Bakhmut si sono immolati almeno 40mila soldati russi (tra mercenari e truppe "regolari") quale prezzo bisogna pagare per occupare il Donbass e mantenerlo sotto il dominio di Mosca?




E' una domanda lucida e banale, che il Cremlino non vuole che i russi si pongano.


Ma Prigozhin è un imprenditore, anche se del crimine organizzato, e deve pensare alla sua azienda e ai suoi affari in una prospettiva razionale e duratura ...

Le munizioni scarseggiano, i dollari (da inviare sui conti in nero dei paradisi fiscali) pure. L'unica possibilità è di chiudere velocemente la guerra in Ucraina e trarre vantaggio dalla sconfitta.

Prighozin vuole trarre vantaggio dalla prevedibile sconfitta di Putin in Ucraina

Il ragionamento è semplice. Visto che la Russia in Ucraina ha fallito i suoi obiettivi, il regime di Putin è destinato ad essere messo sotto accusa da tutte le parti.


Dagli oligarchi che hanno perso tanti affari e dalla popolazione che ha perso fiducia, dopo aver visto morire tanti figli o costretti a fuggire all'estero.

Così non dura, ha pensato Prigozhin, questa banda di incapaci "nonni stronzi" è destinata alla sconfitta.

La Russia che dorme e sembra ancora appoggiare il regime ben presto si sveglierà e travolgerà tutto e tutti.

Chi prenderà la guida della protesta per rovesciare il regime ? Un oligarca come Deripaska? O un falco alla Solovyev?


Prigozhin sa che chiunque sia dovrà dimostrare un grande attaccamento alla Patria Russia, soprattutto nell'ora della sconfitta, e dovrà capitalizzare l'enorme retorica putiniana che non a caso il boss di Wagner evita di criticare apertamente.

Le elezioni in Russia si dovrebbero svolgere nel 2024. In altri tempi per Putin sarebbe stata una passeggiata. Un pò di repressione, i tanti media pagati per mentire e omaggiare, il dissenso alla Navalny in galera, e se necessario un pò di brogli elettorali. Ma gli scenari che si sono aperti con la fallita "invasione lampo" dell'Ucraina, possono evolvere in qualsiasi direzione, compresa una crisi politica profonda e dagli esiti imprevedibili.

Prigozhin si prepara ad essere pronto per qualsiasi evenienza. Anche a costo di inimicarsi gli attuali padroni del Cremlino. Tanto hanno i mesi contati.


Versione numero 3 - Yevgeny Prigozhin confonde le acque per attirare Zelensky nella trappola della controffensiva

E' la meno probabile tra le versioni che circolano ma ha qualche fondamento.

Zelensky ha annunciato da molti mesi che l'Ucraina avrebbe lanciato una controffensiva per liberare i territori occupati dai russi. Ha chiesto tante armi agli USA e all'Europa, carri armati, aerei, munizioni da 155 mmm, droni e missili di lunga gittata.

Gran parte di queste armi sono arrivate entro l'inizio di maggio, termine previsto per scatenare la controffensiva ucraina ma... ancora non se ne vedono i contorni.


Oggi addirittura Zelelensky frena e parla non di "una controffensiva" decisiva ma di tante azioni di contrattacco con obiettivi parziali, per evitare di andare al massacro con la certezza di perdite umane molto alte.

Prigozhin cerca di attirare Zelensky in una trappola, facendogli credere che la Wagner si ritira dal Donbass, che i russi sono allo sbando e quindi basterebbe poco per riprendersi Bakhmut e dintorni.

Non appena l'Ucraina ammassa le sue truppe attorno a Bakhmut, Prigozhin e i russi sarebbero pronti a tornare allo scoperto per accerchiarli e sconfiggere la controffensiva sul nascere.

Per essere credibile, la trappola dell'ex-cuoco deve essere condita anche con gli insulti al regime putiniano.

E' uno scenario plausibile, se non fosse che i servizi di informazione ucraini non sono così sprovveduti da abboccare alle esche, senza prima vagliarle sul campo.


Il raffreddamento di Zelensky sulla controffensiva ucraina serve a far capire anche a Prigozhin, ma non solo, che la guerra sarà ancora lunga, crudele e altalenante.


La vera controffensiva, politica e diplomatica, ha bisogno di tempi più lunghi, che Prigozhin non può permettersi o accettare.

Per questo sta pensando ad un "piano B", una via di uscita alternativa alla trionfale prospettiva dello scorso autunno, quando pensava di avere già preso Bakhmut e il resto del Donbass.

Buttarsi in politica, mentre la guerra langue nelle trincee


Thomas Friedman, editorialista internazionale del New York Times,scrive: "Vladimir Putin è lo sciocco più pericoloso del mondo", perché contava su una rapida cattura di Kiev, non avendo un piano di riserva, e ora, impantanato nelle ostilità, si è cacciato in una situazione senza speranza.

Putin si è spinto in una situazione in cui non può vincere, non può perdere e non può fermarsi.

Non sarà più in grado di prendere il controllo di tutta l'Ucraina. Ma allo stesso tempo, non può permettersi di essere sconfitto, dopo tutta la ricchezza e le vite spese. Pertanto, non può fermarsi.

Il piano B di Putin è quello di nascondere che il piano A è fallito.

Se questa operazione militare avesse un nome, si chiamerebbe Operazione Save My Face. Questo rende questa guerra una delle guerre più inutili dei tempi moderni: il leader di un paese distrugge l'infrastruttura civile di un altro paese fino a quando non gli dà abbastanza copertura per nascondere il fatto che era un grande sciocco.


i.fan. twitter: menoopiu


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Date Created: 11/05/2023 18:46:57


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