Emanuele Macron, Presidente della Repubblica francese arrivato agli sgoccioli del suo mandato, si è sempre considerato una sorta di Napoleone Bonaparte del terzo millennio.
Quando pochi giorni fa i boss di AU Morrison, UK Johnson e US Biden hanno svelato al mondo la nuova alleanza del futuro targata AUKUS, Macron ha fatto un salto di rabbia e ha iniziato a insultare a destra e a manca come solo il Corso sapeva fare.
Non che fosse interessato più di tanto ai risvolti geopolitici della Santa Alleanza anglofona. La difesa di Taiwan dalle voglie notturne di Xi Jinping non rientra nei suoi obiettivi principali.
Il piccolo Bonaparte è preoccupato solo e soltanto dalla possibilità che possa sfumare l'affare del secolo per la Francia e per le sue residue possibilità di essere rieletto.
L'australiano Morrison si era impegnato a comprare dai cantieri navali francesi una dozzina di sottomarini per un controvalore superiore ai 50 miliardi di euro.
I sottomarini a propulsione tradizionale (diesel) sarebbero stati utilizzati per trasportare frotte di turisti lungo le coste del continente australe, con giro delle isole polinesiane ex colonie francesi e possibilità eccitante di avvistare in lontananza qualche nave da guerra cinese in perlustrazione nei mari del Sud.
I francesi hanno sempre avuto nostalgia di quelle acque dal colore azzurro-impero e avrebbero pagato chissà quanto per visitarle in un sottomarino allestito per fare la guerra come a Disneyland.
Un tratto dell'Oceano Pacifico da trasformare in un grande parco giochi. Un affare che neanche gli americani avevano osato immaginare, fino a quando ...
Fino a quando a Biden non è venuta in mente la stessa idea ma con un'attrezzatura un pò più sofisticata di quella dei sottomarini di Macron. Gli americani e gli inglesi daranno agli australiani le tecnologie per costruire propulsori nucleari con cui spingere i sommergibili più lontano, fino alle coste di Taiwan e agli isolotti pseudocinesi, in modo da rendere il tour turistico più avvincente, più lungo e più sicuro, non si sa mai.
I sottomarini francesi, a confronto con quelli nucleari che il consorzio AUKUS garantisce ai turisti della Polinesia, sono delle bagnarole affondate, ma quando si tratta di affari Macron pensa di essere più furbo di un mercante arabo.
Per questo, quando ha saputo che l'affare sfumava si è arrabbiato come nemmeno Napoleone dopo Waterloo. Ha insultato Biden, Johnson e Morrison dandogli del bugiardi, traditori, inaffidabili voltagabbana, "non finisce qui!".
Ha ordinato ai suoi ambasciatori a Canberra e Washington di tornarsene in Francia, ha chiamato a telefono la Merkel per sfogarsi e quella lo ha lasciato parlare, ascoltandolo in silenzio.
"Ma come, non dici nulla?, l'Europa (la Francia) è stata umiliata da un aborigeno e tutti fanno finta di niente?"
E giù altri insulti ai partner europei insensibili al grido di dolore dei sottomarini francesi.
Alla fine per trovare qualcuno che facesse finta di essere dispiaciuto e preoccupato dalla nascita di AUKUS, Macron ha dovuto telefonare a Xi Jinping.
Lo pseudocomunista cinese gli ha confessato di essere molto preoccupato per i sommergibili nucleari dell'Australia, in grado di arrivare fino allo stretto di Taiwan senza mai risalire in superfice a prendere una boccata d'aria.
Con l'affollamento di navi militari cinesi e americane nelle acque di Taiwan si rischia di urtarsi a vicenda con tutto quello che ne consegue per l'incolumità degli ignari turisti. Sarebbe meglio che i sottomarini australiani andassero a fare escursioni davanti alle coste indiane, più sicure e attraenti, gli ha esternato Xi.
Macron ha concluso la telefonata con il dittatore cinese ringraziandolo per l'idea. Poi si è fatto passare a telefono il boss indiano Narendra Modi.
" senti Narendra, che ne dici di sviluppare un buon affare nell'Oceano Indiano con qualche dozzina di sottomarini per scarrozzare turisti tra Bali e le Seychelles. Poi se fosse necessario ci metti su un pò di missili e li utilizzi per fare la guerra, nel caso che la Cina ti dovesse molestare! ...
- Interessante, risponde Modi, mandami una brochure,
- Tres bien, ma mi raccomando non dire nulla agli aborigeni australiani