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Mentre infuria la quarta ondata di COVID-19, l'Austria proclama il Christmas Lockdown nazionale, per tutti senza distinzione tra vax e no-vax. Da febbraio in Austria sarà obbligatorio vaccinarsi contro il coronavirus.
Bisognava pensarci prima.
Il Corriere della Sera del 16 novembre si chiede : Quarta ondata di Covid in Europa e Stati Uniti, perché i contagi continuano ad aumentare?
"Basta guardare la mappa mondiale dei contagi per capire che la quarta ondata si sta concentrando drammaticamente in Europa e negli Stati Uniti, ovvero — paradossalmente — le due aree dove le vaccinazioni procedono più velocemente."
Domanda legittima, peccato che nel resto dell'articolo non si trova risposta.
Le cause, secondo il ritornello già sentito altrove, sono da ricercarsi nel freddo inverno che costringe a stare di più al chiuso e consente al Covid di aggredire più facilmente.
E le vaccinazioni a cosa sono servite? Mistero senza risposta ufficiale. Gli argomenti che danno la colpa solo ai no-vax iniziano a vacillare.
Forse si è confidato troppo sulle proprietà salvifiche dei vaccini e soprattutto si è sbagliato a pensare che l'efficacia potesse durare oltre i sei mesi, addirittura 12, quanti sono i mesi di validità del green pass.
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con l'arrivo della quarta ondata di Covid-19 chi ha fallito di più tra politici e scienziati?
All'inizio dell'estate scienziati e politici ci avevano detto che se l'80% della popolazione si fosse vaccinato, in autunno si sarebbe raggiunta l'immunità di gregge, ovvero la condizione per neutralizzare la diffusione del coronavirus e uscire dalla pandemia.
In questi giorni l'Europa, in particolare i paesi dell'Est, la Germania e l'Austria , viene investita dalla quarta ondata di Covid-19 .
La Merkel usa frasi apocalittiche per richiamare la popolazione alla necessità di vaccinarsi, almeno con due dosi, meglio se con tre. Torna di nuovo la parola lockdown, chi lo vuole solo per i no-vax e chi invece per tutti, il Christmas Lockdown.
Altri, come l'Italia, che si erano cullati di aver raggiunto l'80% con due dosi, adesso ritengono necessaria la terza e ammettono che l'efficacia si riduce dopo 5-6 mesi.
Facciamoci la terza dose e avremo risolto tutti problemi, rinnovando anche il green pass.
Nessuno, nè scienziati nè politici, riconosce che qualcosa di molto importante e grave sta accadendo sotto i nostri occhi, cambiando radicalmente i termini della guerra al covid e le strategie che erano state predisposte.
Qualche mese fa si pensava che la pandemia fosse come un grande lago chiuso da prosciugare facendo scorrere velocemente le vaccinazioni di massa in modo da "svuotare" l'ambiente in cui il coronavirus si diffonde, immunizzandolo.
Adesso si scopre che mentre il lago si svuota per effetto del maggior numero di vaccinazioni, dall'altra si riempie per effetto delle immunizzazioni che scadono dopo sei o nove mesi.
I "vaccinati scaduti" diventano nuovamente aggredibili, anche se loro pensano di essere al sicuro e si comportano come NO-VAX abbassando le precauzioni. Per questo è necessaria la TERZA DOSE.
Il guaio è che il numero di scaduti sopravanza quello di chi si immunizza con la terza dose, creando una regressione della percentuale di immunizzati totali.
Il lago della pandemia torna riempirsi più velocemente di quanto venga svuotato. Un fenomeno che riguarda tutto il mondo, ampiamente previsto da Pfizer e C, che a giugno scorso avevano avviato la terza dose nel "laboratorio" Israele.
Con il passare dei giorni paradossalmente i pro-vax cioè i già vaccinati , diventano pericolosi quanto, se non più, dei NO VAX, causando il fenomeno di de-vaccinazione.
E siccome gli scienziati e i politici non hanno colto tempestivamente questo fenomeno, siamo stati colti tutti di sorpresa dalla recrudescenza della quarta ondata, amplificandola con comportamenti di chi si sentiva protetto dai vaccini ma non lo era.
Inizia ora a farsi strada l'idea che solo utilizzando i farmaci curativi, i monoclonali o le pillole di antivirali come il Molnupiravir affiancando i vaccini, si potrà davvero uscire dal tunnel del Covid-19.
Ma la quarta ondata ci ha colti di nuovo impreparati, perchè tutti gli sforzi e investimenti / profitti si sono accentrati sui vaccini rallentando il cammino verso altri rimedi.
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In una trasmissione televisiva sento Gianenrico Carofiglio, scrittore e deputato solitamente ragionevole e pacato, riproporre l'esempio della patente di guida per giustificare il green pass e quindi la necessità di vaccinarsi.
"non si può guidare l'auto se non si ha la patente, non si può circolare senza green pass fin quando c'è la pandemia di covid-19"
Il paragone è fuorviante e la dice lunga su come la campagna dei pro-vax sia scaduta quasi agli stessi livelli di quella dei no-vax, per l'uso strumentale e l'assenza di rigore logico.
L'uso della patente è sancito da una legge che obbliga chi vuole guidare un'auto ad attestare di averne la capacità, attraverso l'acquisizione della patente.
L'uso del green pass è obbligatorio solo in determinate situazioni di accesso a determinati luoghi. E' obbligatorio per sedersi al tavolo di una sala chiusa di ristorante, non è obbligatorio per viaggiare in un vagone di metropolitana o su un autobus.
E' come se la patente per guidare un'auto fosse obbligatoria per viaggiare sull'autostrada ma non per una strada statale!
Il green pass / certificato verde è un modo surrettizio di introdurre un obbligo - quello della vaccinazione anti covid - senza dichiararlo, al contrario dell'uso della patente o di altri attestati.
Questa vaghezza discriminatoria si sarebbe potuta superare se si fosse introdotto l'obbligo della vaccinazione.
Ogni cittadino sarebbe stato obbligato a vaccinarsi a prescindere dalle situazioni in cui poi si fosse trovato.
Se non sono vaccinato, sono passibile di multa anche se cammino per strada con la mascherina.
La vaccinazione obbligatoria sarebbe una legittima forma di prevenzione e tutela della salute pubblica, mentre il green pass è un modo confuso e rischioso che obbliga senza obbligare, quindi è molto simile ad un raggiro.
Il green pass si sta rivelando uno strumento rischioso, perchè chi lo ha ottenuto (la stragrande maggioranza della popolazione) lo considera una sorta di "scudo spaziale" contro il coronavirus e il pericolo di contagio.
"ho il green pass, sono al sicuro"; anche se nei luoghi chiusi continuiamo a portare la mascherina, ci sentiamo fuori pericolo perchè vaccinati 9 mesi fa, o perchè abbiamo fatto un tampone 24 ore prima.
Tutti i modelli matematici indicano che il coronavirus si diffonde tanto più rapidamente quanto più aumenta la circolazione delle persone. L'impennata dei contagi in alcuni paesi con tassi di vaccinazione elevati, Gran Bretagna o Israele, dimostra che il virus si è diffuso non solo per colpa della quota di No-Vax ma anche di una larga parte di vaccinati che si sono contagiati, pur evitando di ammalarsi in forma acuta, per il solo fatto di essere tornati a comportarsi e spostarsi come prima del Covid-19.
Anche il coronavirus si comporta sempre allo stesso modo: la sua diffusione è proporzionale alla mobilità / densità delle persone, la vaccinazione non fa scomparire il virus ma ne rallenta la riproduzione / diffusione .
E qui si arriva ad un'altra bugia dei Pro-Vax che fornisce argomenti alle idiozie dei No-Vax.
Il vaccino ha un'efficacia che si riduce sensibilmente in un tempo di 4 - 6 mesi, passati i quali anche i vaccinati tornano ad essere di nuovo a rischio di ammalarsi in forma grave.
Se ne sono accorti per primi gli israeliani, che a luglio avevano vaccinato praticamente tutti e hanno dovuto introdurre la terza dose per coloro che si erano vaccinati da 4 mesi in su. E ora ce ne accorgiamo anche noi. Coloro che si erano vaccinati tra febbraio e aprile - soprattutto gli operatori sanitari - tornano ad infettarsi e in alcuni casi a morire.
Ma per coprire con la terza dose tutti coloro a cui scade la seconda sarebbe necessario uno sforzo organizzativo e persuasivo difficile da realizzare. Ecco perchè sarà necessario ricorrere a misure restrittive da affiancare alla campagna per la terza dose, e soprattutto bisognerà ammettere che il green pass non è più valido se si è vaccinati da oltre sei mesi.