Nel frattempo è arrivata anche la notizia che il voto sulla piattaforma Rousseau si svolgerà dalle 10 alle 18 del 11 febbraio.
Il quesito è entusiasmante e per nulla insinuante: "Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica, e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?".
E guai se votate No, si va alle elezioni e ci ritroviamo tutti al Bar delle Stelle
Post Scriptum: Non vorrei che le opinioni espresse qui di seguito sembrino canzonatorie nei confronti del Movimento Cinque Stelle. Penso, al contrario, che siano gli unici che stiano ancora cercando di mantenere una parvenza di dibattito e di partecipazione, magari confusa e primitiva ma comunque meglio del vuoto assoluto in cui è scaduta la politica di chi decide senza nemmeno immaginare che esistano idee e cittadini.
Sembra inoltre che la trattativa tra Grillo e Draghi per la creazione di un ministero per la Transizione Ecologica da esibire come vittoria politica del movimento sia a buon punto e possa andare in porto.
Messe così le cose, bisognerà dire a Rousseau di rassegnarsi a votare per il Draghi Verde dipinto da Beppe Grillo.
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Eravamo confusi, storditi dall'improvvisa anche se annunciata dipartita di Giuseppe Conte.
L'arrivo di Mario Draghi è come ritrovarsi in casa qualcuno, al rientro dal cinema, accomodato sul divano che guarda il televisore. Si è piazzato in casa tua, ma tu non lo hai invitato.
Cosa fai d'istinto ?
1 - Lo cacci via, minacciandolo di chiamare la polizia
2 - Cerchi di guadagnare tempo, per capire le intenzioni e i rischi
3 - Lo saluti calorosamente, anche se non conosci il motivo della sua irruzione. A prima vista non sembra pericoloso.
Il Movimento 5 Stelle si trova di fronte allo stesso dilemma. Finora le reazioni si sono ripartite tra la prima e la seconda, nessuno sa con quali percentuali.
Per prendere una decisione a qualcuno è venuto in mente di votare su Rousseau, la piattaforma informatica che finora si è sempre espressa a favore di quello che voleva Beppe Grillo o Luigi Di Maio.
Niente manipolazioni, ma solo trasparenza e preveggenza !?!
Il voto questa volta è importante, anzi decisivo per le sorti dell'Italia intera.
Se il Movimento 5 Stelle dice NO a Draghi, è quasi certo che si va ad elezioni anticipate, perché è impossibile giustificare un governo che non abbia l'appoggio del partito di maggioranza parlamentare relativa.
Persino lo stomaco di Zingaretti avrebbe difficoltà a digerire la situazione.
E' necessario quindi, per le sorti dell'Italia, che il Movimento 5 Stelle dica Sì in modo convinto, come nell'ipotesi 3 della scena iniziale.
Un saluto caloroso, un atteggiamento entusiasta, come quello manifestato da Grillo dopo l'incontro con Draghi "evviva, è un grillino, è d'accordo con noi su tutto, ci ha fatto i complimenti".
Ovviamente non è vero, ma nelle scenografie teatrali si usa fare così, e Beppe Grillo è un esperto.
Il problema è che non tutti dentro il Movimento sono lesti di comprendonio, e quindi c'è il rischio che diano un voto "NO a Draghi" emotivo e affrettato, e se dovessero prevalere sarebbe un vero disastro per l'Italia e i Cinque Stelle.
Ci sarebbe la scissione e il Gruppo parlamentare M5S verrebbe a perdere la maggioranza relativa che andrebbe a favore della Lega che quindi avrebbe un maggior potere di ricatto e di poltrone nel futuro governo Draghi.
Quindi il quesito che Beppe Grillo sottoporrà al voto su Rousseau è il seguente: "volete fare un favore a Matteo Salvini e Silvio Berlusconi? se Sì, votate NO alla partecipazione del Movimento 5Stelle al governo Draghi. Se NO - non volete fare un favore a Salvini e Berlusconi - votate SI alla partecipazione del M5S al governo Draghi. Se siete incerti, fidatevi di me e votate come vi dico io, cioè No a Salvini, Si a Draghi, e attenzione a non confondervi con il voto, altrimenti invalidiamo tutto e decido io".
Gli italiani dovrebbero essere grati a Beppe Grillo, ma anche a Matteo Salvini, Nicola Zingaretti, Silvio Berlusconi ecc.
Lo spettacolo che stanno offrendo attorno alla scrivania di Mario Draghi ci tranquillizza tutti. Non c'è nulla di nuovo rispetto a prima, nessun timore che adesso arrivino tecnici meritevoli e onesti che cacciano i politici incompetenti e corrotti.
Mario Draghi si accomoda sul divano di casa nostra, come tutti i suoi predecessori.
Dopo una settimana di consultazioni, anche lui ha promesso una grande lotta all'evasione fiscale. Per questo Salvini è così contento di Mario Draghi.