Con una percentuale di 59 a 41, i militanti Cinquestelle - 74.537 votanti - si sono espressi a favore dell'ipotesi di appoggiare Mario Draghi e l'ormai certo governo "arlecchino" con Salvini e Berlusconi.
Ora si aspettano le reazioni di Grillo e di Mario Draghi.
Il primo dirà che il governo Draghi è "grillino", e che il M5S è l'unico partito ad aver interpellato i propri militanti per avallare il programma. Una mossa che contribuisce a dipingere il Draghi "Verde" e a metterci un cappellino cinquestelle sopra.
Mario Draghi, ottenuto il via libera, si prenderà un altro giorno per quadrare la lista dei ministri e presentarsi entro il week end al Quirinale per far giurare il nuovo governo.
Alessandro Di Battista, tra i fondatori storici del M5S, ha annunciato la sua uscita dal Movimento in polemica con la maggioranza pro-Draghi di Grillo-Di Maio.
Davide Casaleggio, intervistato dal Corriere della Sera :
Lei non teme la scissione. Ma a suo avviso , avere meno potere nell’esecutivo rischia di inasprire ancor più le tensioni nel gruppo?
«Sicuramente sarà un governo complicato».
Alessandro Di Battista ha annunciato dopo l’esito del voto di volersi fare da parte. Che cosa implica questo per il M5S?
«Alessandro è fondamentale per il Movimento. È una persona che stimo, in grado di portare avanti con coerenza i principi e le battaglie del Movimento. Questa sua scelta dimostra per l’ennesima volta l’onestà intellettuale di Alessandro ed è proprio di questa coerenza che ha bisogno il Movimento. Chi oggi guida l’azione politica del Movimento dovrà fare in modo di non gestire questo momento con arroganza o la larga parte contraria a questa scelta potrebbe allontanarsi».