Ahmed al-Ahmed a Bondi Beach eroe anti-terrorismo e anti-Netanyahu

Nella strage terroristica di Bondi Beach - 16 morti - c'è un eroe, il cittadino musulmano Ahmed al-Ahmed, che dà una lezione di coraggio e civiltà ai terroristi, a Netanyahu e a Trump

scritto da i_fan >> 14 dicembre 2025 genocidio Gaza Israele Netanyahu Terrorismo

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Ahmed al-Ahmed mentre disarma un terrorista a Bondi Beach

Nella terribile strage di Bondi Beach in Australia, durante la festa ebraica di "Hanukkah by the Sea", 16 morti e decine di feriti per mano di due terroristi presunti pakistani, c'è un cittadino musulmano di nome Ahmed al-Ahmed, 42 anni e residente in Australia, che ha dato al mondo intero una lezione di coraggio e civiltà.

 

 

Ahmed al-Ahmed è stato ripreso in un video durante la strage, è alle spalle di uno dei tre o quattro terroristi che spara con un fucile alla folla inerme e terrorizzata.

Ahmed ha visto il terrorista, prima si nasconde dietro le auto in sosta poi corre veloce e una volta giunto alle spalle del terrorista lo afferra al collo e gli sottrae il fucile. Il terrorista preso di sorpresa arretra, fugge, inciampa e cade a terra.

Ahmed gli punta il fucile contro, ma non spara, il terrorista si rialza, cerca di fuggire ma è disarmato e verrà bloccato in seguito dalla polizia. Ahmed dopo il gesto coraggioso è stato preso di mira da un altro membro del commando terrorista ed è stato ferito.

Ahmed al-Ahmed è un musulmano ma non odia gli ebrei al punto di vederli uccidere senza pietà, indifesi mentre festeggiano una ricorrenza simbolo della loro comunità, indifesi e attaccati da terroristi; Ahmed non ha avuto alcun dubbio su cosa fare, lui musulmano, per proteggere gli ebrei attaccati dai terroristi.

Ahmed ha rischiato la propria vita per difenderli; non ha fatto calcoli o distinzioni o recriminazioni.

Ahmed al-Ahmed è stato celebrato come un eroe e nella strage terribile di Bondi Beach rappresenta un segnale di umanità in cui ancora sperare per invertire la rotta di odio che Israele e Netanyahu, grazie ai terroristi di Hamas, vogliono imporre a tutta l'umanità.

Ahmed al Ahmed ha dato una lezione di coraggio e umanità proprio a coloro che dichiarano di voler difendere il popolo ebraico dai terroristi. Pochi giorni fa, l'esercito israeliano comandato da Netanyahu ha ucciso uno dei leader di Hamas con un attacco mirato nella Striscia di Gaza. Israele ha violato la tregua, come fa quotidianamente in barba agli accordi sbandierati da Trump, e ha ucciso senza pensare alle conseguenze. Israele e Netanyahu non sono ancora soddisfatti e appagati del terribile genocidio di palestinesi che hanno causato in due anni di crimini contro l'umanità. 


Netanyahu e Israele sono incapaci di combattere il terrorismo e per questo lo alimentano e lo armano. Dalle prime indagini emerge l'ipotesi di una cellula terroristica pachistana, ma è una conferma che il genocidio di Gaza è solo un pretesto per coprire i disegni terroristici in cui sguazzano i servizi di intelligence di tutto il mondo.

Ahmed al-Ahmed, un semplice cittadino musulmano emigrato in Australia per cercare pace e lavoro, ha dimostrato all'intero mondo, e soprattutto al genocida israeliano Netanyahu, come si combatte il terrorismo mantenendosi umani. Una lezione a Trump e all'ideologia del "uccideteli tutti", delle esecuzioni sommarie ed extragiudiziali.

Il governo israeliano invece non ha perso tempo per spargere accuse contro il governo australiano di Anthony Albanese colpevole, secondo gli sciacalli di Netanyahu, di aver difeso l'antisemitismo assumendo  posizioni filopalestinesi.

Nella terribile strage terroristica di Bondi Beach, una strage chiamata da altre stragi e che ne chiama ancora altre, l'esempio di Ahmed è una luce nel buio che avvolge l'umanità in questi tempi tragici.

• I sospettati: la coppia padre-figlio è stata identificata dai media australiani come Sajid Akram, 50 anni, e suo figlio 24enne Naveed Akram . Il giovane è nato in Australia, mentre il padre, ucciso sul posto, è emigrato nel Paese nel 1998.

Dei due terroristi che hanno compiuto la strage si sa ben poco anche se sono stati identificati come Sajid Akram, 50 anni, immigrato in Australia nel 1998 da un paese sconosciuto e ucciso dalla polizia durante la sparatoria, e suo figlio Naveed Akram di 24 anni, nato e cresciuto in Australia.

La coppia padre-figlio non sembra avere precedenti o collegamenti con ambienti terroristici internazionali e questo significa che i due si sono "radicalizzati" di recente, per qualche motivo che per ora si può solo immaginare e legato allo sterminio compiuto da Israele contro i palestinesi di Gaza.


Se questa ipotesi è realistica, si dimostrerebbe che le conseguenze dei terribili crimini compiuti a Gaza dall'esercito israeliano per ordine del governo Netanyahu hanno avuto conseguenze vaste e profonde nel far sorgere una nuova generazione di aspiranti terroristi pronti a gesti eclatanti contro le comunità ebraiche nel mondo. 
Non servono organizzazione sofisticate e ramificate per fare una strage come quella di Bondi Beach. E' sufficiente l'enorme quantità di odio e rabbia accumulata, la disponibilità di armi senza eccessivi controlli, o un veicolo lanciato su una folla accalcata in una strada urbana, una vocazione al martirio.

Due anni di genocidio e crimini dell'esercito israeliano, documentati da migliaia di video e immagini scioccanti a Gaza, hanno accatastato una quantità notevole di motivi ad uso e consumo di aspiranti terroristi.

Il governo Netanyahu e i suoi ministri violenti razzisti continuano a gettare benzina sul fuoco, vanificando la fragile tregua nella striscia di Gaza e continuando a bombardare e uccidere in Libano e in Siria utilizzando qualsiasi pretesto. La guerra permanente di Netanyahu alimenta il terrorismo permanente contro le comunità ebraiche, anzichè proteggerle.

"È un eroe, al 100%", dice il cugino dell'uomo che ha placcato l'uomo armato di Bondi Beach
Di Sophie Tanno della CNN
Un passante, acclamato come un eroe per aver affrontato uno degli uomini armati durante l'attacco di Bondi Beach, è stato sottoposto a un intervento chirurgico dopo essere rimasto ferito nell'attacco, ha detto il cugino.

L'uomo è stato ripreso in un filmato ampiamente diffuso sui social media mentre strappava un'arma da fuoco a uno degli aggressori. È stato colpito ed è stato portato in ospedale per un intervento chirurgico, ha riferito 7News, affiliata alla CNN.

Parlando con 7News dall'esterno di un ospedale di Sydney, suo cugino ha detto che i dottori gli avevano detto che il suo parente stava "bene" e che presto gli sarebbe stato permesso di entrare e fargli visita.

"È un eroe, al 100%, è un eroe", ha detto. "Ha due fori, uno nel braccio e uno nella mano."

Il filmato sui social media mostrava un passante che afferrava e lottava con l'arma da fuoco di uno degli uomini armati nella sparatoria di massa di Bondi Beach di domenica. L'uomo è stato poi elogiato come un "vero eroe" dal Premier dello Stato del Nuovo Galles del Sud, Chris Minns.