Attento Zelensky! a Istanbul il poker truccato di Putin e Trump

15 maggio - Putin e Trump non vanno a Istanbul, perché c'è Zelensky.

Forse ci andranno sabato, da soli. 

Trump e Putin vogliono fare l'accordo senza Zelensky e senza gli europei, e poi imporre "prendere o lasciare".

Ma Trump ora teme la resistenza ucraina.

Al momento in cui scrivo questo post, nella serata del 14 maggio, non è ancora stata annunciata la composizione della delegazione russa che ad Istanbul si presenterà giovedì 15 maggio per riprendere i negoziati sulla guerra in Ucraina.

Ci sarà Putin? oppure ci sarà solo il ministro degli esteri Lavrov? oppure nemmeno lui, ma un "tecnico" di secondo piano.

Se manca Putin, anche Trump rinuncerà al viaggio a Istanbul, ovviamente.

Mentre Zelensky ci sarà comunque, e lascerà agli altri la responsabilità di rinunciare ad un incontro così importante.

 Scrivo questo post nell'ipotesi in cui sia Putin che Trump siano della partita, a Istanbul.

Vladimir Putin zar di Russia e criminale internazionale si presenterà a Istanbul la mattina del 15 maggio 2025? oppure manderà qualche maggiordomo a far finta di "sbrigare le faccende" per una soluzione pacifica del conflitto Russia-Ucraina?

Lo aveva annunciato lui stesso, alle 2 di notte, ottenendo l'immediata ed entusiastica adesione di Donald Trump, che per caso si troverà da quelle parti in quelle ore e sarà ben lieto di fare un'improvvisata nella metropoli turca (il cui sindaco Imamoglu è ancora in carcere per ordine del tiranno Erdogan, che farà gli onori di casa a Putin, Trump e Zelensky).

Volodymir Zelensky non ci ha pensato 2 volte ad accettare l'incontro-sfida proposto da Putin-Trump.

Rispetto a due mesi fa, la posizione di Kyiv è migliorata notevolmente.

A febbraio si discuteva di un incontro solo tra Putin e Trump, senza Zelensky e gli europei.

Si sarebbero messi d'accordo tra di loro e avrebbero imposto le decisioni agli ucraini, anche se recalcitranti.

Trump sbeffeggiava Zelensky dicendogli "non hai le carte, cosa pretendi di giocare senza carte".

Da allora Trump ha dovuto cambiare idea, senza ammetterlo. Ad Istanbul se Putin c'é ci sarà anche lui, ma anche Zelensky e dietro Zelensky virtualmente gli europei.

La strategia del presidente ucraino ormai è chiara e sembra funzionare.

Al tavolo di poker mai tirarsi indietro, meglio vedere i bluff, se si hanno alcune chance, ma bisogna stare molto attenti alle trappole.

Zelensky, annunciando la sua presenza in Turchia, aveva chiesto l'immediato cessate il fuoco nei giorni precedenti l'incontro di Istanbul, ma Putin lo ha negato, pensando che questo avrebbe convinto l'ucraino a rinunciare all'incontro e a scatenare la ritorsione di Trump.

Ma Zelensky, pur ribadendo la richiesta ragionevole di un cessate il fuoco, si presenterà lo stesso al tavolo turco, e aspetterà che anche gli altri due (compari) facciano lo stesso.

Cosa ha da perdere Zelensky nell'accettare la sfida del negoziato? Nulla, anzi dimostra che il realismo ucraino è ben più solido della criminale retorica russa.

Putin si presenterà a Istanbul per riprendere i negoziati interrotti nel 2022, a suo dire per colpa di Zelensky e degli alleati europei.

Ma nessuno sa quale fosse il punto raggiunto da quei negoziati e quindi potrà usare l'argomento come più gli conviene.

Donald Trump sarà la grande incognita di Istanbul.

Le sue sparate e marce indietro e colpi di testa mascherati da fine strategia sono ormai noti a tutti.

Sicuramente farà di tutto per prendersi la scena e i meriti se qualcosa di concreto uscirà fuori dall'incontro.

Ma Trump non sarà un osservatore imparziale. Il biscazziere americano sarà a fianco di Putin per convincere Zelensky, anche con le brutte maniere e con i ricatti. Immaginando una partita a poker, il ruolo di Trump sarà quello di convincere Zelensky a non sfidare il bluff di Putin e ad accontentarsi quindi di ciò che gli verrà offerto.

Ovvero quasi nulla.

L'Europa non sarà presente ad Istanbul.

La sua presenza non è gradita nè a Putin nè a Trump, ma Zelensky ha incontrato Macron, Merz, Starmer e Tusk prima di accettare la sfida in Turchia, e questo fa sì che il quarto posto al tavolo di poker sia idealmente occupato dall'Europa a fianco dell'Ucraina.

Cosa dovrà fare Zelensky per evitare di essere "messo in mezzo" da Putin e Trump?

Dovrà resistere alle minacce e agli ultimatum con cui Putin e Trump cercheranno di imporgli un accordo umiliante e ambiguo.

Zelensky dovrà ribadire la disponibilità e la volontà di negoziare un accordo di pace, sapendo che non è sull'orlo del baratro, come invece ha cercato di fargli credere Trump nello Studio Ovale il 28 febbraio scorso.

I vertici militari russi sanno che la guerra non è prossima a finire, perché la resistenza ucraina è sorprendente e superiore ad ogni aspettativa.

I generali russi parlano di una guerra che potrebbe durare altri 10 anni.

Il generale Vladimir Popov lo ammette senza remore :" È possibile che presto l'Ucraina tornerà ad avere non solo i missili anticarro Javelin e gli Storm Shadow britannici, ma anche i missili da crociera tedeschi Taurus. Le forze armate ucraine si stanno ricaricando.

Se i negoziati non porteranno a nulla, credo che ci troveremo di fronte a esperienze analoghe a quelle dell'Afghanistan e del Caucaso settentrionale. Questo conflitto potrebbe durare fino a dieci anni."

Ovvero, Zelensky può resistere e negoziare un accordo da posizioni ben diverse da quelle che immagina Putin.

Putin vuole fare un accordo solo con Trump e solo alle condizioni arcinote dettate dai russi.

Trump vorrebbe chiudere il suo viaggio in Medio Oriente con i fuochi d'artificio sul Bosforo.

Le sue ambizioni sfrenate e sfarzose gli impongono di essere acclamato come il dominus ipergalattico e quindi cercherà in ogni modo di chiudere il grosso della partita Russia-Ucraina il 15 maggio.

Non credo che ci saranno grandi sorprese, a meno che ...