i.fan. - 23 Maggio 2025 ID: 4756


Il femminicidio di Chiara Poggi e le ombre sul delitto di Garlasco


Nella valanga mediatica attorno al delitto di Garlasco, 18 anni dopo, manca una parola. Perché nessuno lo definisce come un caso di femminicidio? il femminicidio di Chiara Poggi

il femminicidio di Chiara Poggi
il femminicidio di Chiara Poggi

Alla fine ho dovuto cedere, di fronte al crescente dilagante interesse creatosi attorno al caso del delitto di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto del 2007, diciotto anni fa, e passato alle cronache anche come il delitto di Garlasco.

 

Non ho alcuna tesi indiziaria da esporre, non entro a far parte di una delle opposte tifoserie colpevoliste o innocentiste, nè tantomeno penso che se ne debbano creare di nuove.


All'epoca del delitto, di cui ho un vago ricordo, non fui preso dalla tentazione collettiva di trasformarsi in tanti Sherlock Holmes. Nemmeno ora.

 

All'epoca la sintesi del delitto di Chiara Poggi accettata dalla maggioranza dell'opinione pubblica fu: il fidanzato Alberto Stasi uccide la fidanzata Chiara Poggi, senza un perché.

 

Mi chiedo: perché all'epoca, come adesso, nessuno lo definì come un caso di femminicidio?

il femminicidio di Chiara Poggi.

 

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Impossibile resistere alla valanga mediatica che si alimenta della vicenda di cui è stato protagonista suo malgrado Alberto Stasi, all'epoca fidanzato di Chiara e riconosciuto colpevole del delitto solo al terzo grado del processo in Cassazione, dopo essere stato assolto in primo grado e in Appello.

 

E questa è già una anomala eccezione nella prassi giudiziaria italiana.


Per farla breve, credo che Alberto Stasi sia stato condannato perché non c'erano altri possibili assassini, anche se gli stessi giudici che lo condannarono non indicarono il motivo del delitto, ipotizzando solo un momento di rabbia incontrollata dovuta a non si sa cosa, nè l'arma o l'oggetto con cui fu colpita a morte.

 

Dopo 18 anni spunta un nuovo indiziato, un ipotetico colpevole di nome Andrea Sempio che all'epoca del delitto aveva circa 19 anni.

 

Giorno dopo giorno cresce il numero di particolari che puntano ad indicare Sempio come il vero omicida di Chiara, e si scopre che gran parte degli indizi che ora vengono utilizzati per indagare su Sempio sono stati ignorati, più o meno volutamente, dagli inquirenti che si sono occupati del caso in tutti questi anni.

 

Il delitto di Garlasco assume quindi i connotati di un clamoroso caso di malagiustizia, nel quale un innocente (Stasi) si fa molti anni di galera per l'errore o la negligenza di giudici e inquirenti.

 

Come tutti sappiamo in Italia la malagiustizia è un argomento con aspri contenuti politici, che ha diviso e divide i partiti che vogliono una certa riforma del sistema giudiziario che in qualche modo condiziona e limita il potere e l'autonomia dei magistrati da quelli che ne difendono le attuali prerogative chiedendo di snellire i processi e investire più risorse.

 

 

E poi c'è l'aspetto sociologico, la narrazione di una vicenda che si sviluppa nel mondo piccolo-borghese, come lo ha definito Luigi Manconi su Repubblica, in ambienti benestanti ma sospetti immorali, con tratti formalisti ma artificiali, dove le trasgressioni sessuali servono solo per riempire il vuoto quotidiano.

 

Nessuno lo dice ma molti lo pensano, Chiara Poggi forse era cascata in un turbine di relazioni incontrollate.

 

E qui mi fermo, perché non sono esperto di criminologia né mi appassionano le scoperte di indizi basati su impronte, reperti di DNA, bigliettini con frasi oscure annotate da Andrea Sempio, o il ruolo ambiguo di Marco Poggi, fratello minore di Chiara e amico di Sempio al punto da fornirgli un alibi, o le insinuazioni sulle tendenze sessuali di Andrea Stasi ipotizzate sulla base di video pornografici contenuti sul suo PC e ripresi durante i rapporti intimi con Chiara.

 



Di tutta questa oscura vicenda criminale mi interessa solo annotare un fatto evidente ma ignorato dai media:
il delitto di Garlasco è innanzitutto il femminicidio di Chiara Poggi. Punto.

 

Chiara Poggi è stata una vittima di femminicidio, sia nel caso in cui l'omicida è davvero Alberto Stasi sia che si scopra essere stato Andrea Sempio.

 

Chiara Poggi era una donna di 26 anni quando è stata uccisa, e l'assassino era sicuramente un maschio, un maschio omicida che l'ha uccisa perché Chiara era una donna da cui il maschio omicida pretendeva qualcosa che non ha ottenuto.

 

 

Nella valanga mediatica che si è creata attorno all'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto 18 anni fa a Garlasco, manca una parola: femminicidio.

 

Chi ha riaperto le indagini sull'omicidio di Chiara Poggi, se vuole davvero risolvere il caso, dovrebbe partire dal riconoscere che si è trattato di femminicidio.

 

Poi gli indizi e le prove si incastreranno da sole e il puzzle del femminicidio di Chiara sarà ricomposto.

 

 


 

i.fan.


Key1: Chiara Poggi keywords: Chiara Poggi, femminicidio, Alberto Stasi, Andrea Sempio, omicidio Garlasco, malagiustizia,

Date Created: 23/05/2025 07:53:11


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