Sterminio a Gaza City, Netanyahu sa che Hamas fa il suo gioco
21 agosto 2025 - Iniziato l'assalto dell'esercito israeliano a Gaza City dove 700mila palestinesi e 20 ostaggi sono intrappolati da Hamas e Netanyahu.
In Cisgiordania l'insediamento israeliano E1 affossa la speranza di uno Stato di Palestina ed è anche un attacco all'Europa.
Trump esalta lui e Netanyahu come due eroi criminali di guerra
E venne il giorno dell'occupazione militare di Gaza City, l'assalto finale alle macerie in cui si trovano 700.000 palestinesi zombizzati, assieme a circa 20 ostaggi israeliani rinchiusi in qualche tunnel aspettando terribilmente la morte, e un migliaio di miliziani vecchi e nuovi di Hamas a cui Netanyahu - il vero capo di Hamas - ha ordinato di resistere, respingendo ogni ipotesi di trattativa per una tregua con il rilascio degli ostaggi.
L'occupazione di Gaza City è l'ultima trovata del criminale israeliano per prendere tempo, evitare di dimettersi, sviare le indagini sui soldi del Qatar, compiacere il suo alleato Trump, sbeffeggiare quanti chiedono, in Israele e nel mondo, di fermare il genocidio palestinese.
La vera tragica notizia è la sempre più palese strategia di Netanyahu e dei suoi alleati neonazisti Smotrich e Ben Gvir di occupare anche la Cisgiordania, espellere i palestinesi, distruggere qualsiasi speranza di una convivenza di 2 popoli in 2 Stati per inseguire il delirio della Grande Israele.
Dopo quasi 2 anni di guerra infinita il disegno criminale di Netanyahu è evidente.
Ma meno evidente, anche se decisivo, è l'aiuto che Hamas ha dato a Netanyahu per realizzare la sua strategia criminale.
Perché Hamas non si arrende?, negozia un lasciapassare per l'esilio dopo aver rilasciato tutti gli ostaggi - vivi e morti - ottenendo la liberazione di migliaia di palestinesi e togliendo oni pretesto all'occupazione israeliana?.
Un calcolo di pura sopravvivenza - pensano in molti - impregnato di martirio e cinismo politico guida le azioni di ciò che resta dell'ala militare di Hamas a Gaza.
E se invece ci fosse un gioco più cinico e sottile tra Hamas e Netanyahu?
Ormai entrambi conoscono alla perfezione il pensiero e il linguaggio reciproco. Sia Netanyahu che Hamas sanno quali sono le virgole e gli incisi che possono sbloccare una trattativa o mandarla in fumo, riescono a prevedere le mosse dell'avversario e dei suoi alleati, il ruolo dei mass media e delle opinioni pubbliche.
Alti funzionari israeliani che hanno familiarità con i negoziati, e un alto funzionario di uno dei paesi che mediano tra Israele e Hamas, 20 giorni fa erano ancora ottimisti sulle possibilità di raggiungere un accordo parziale secondo lo schema Witkoff in un futuro relativamente prossimo.
Questo mentre i paesi mediatori Egitto, Qatar e Stati Uniti, che sono arrabbiati con Hamas, stanno facendo pressione sulle parti affinché accettino ulteriori concessioni nei negoziati".
Il governo israeliano invece ha cercato di trasmettere una versione inversa: che non c'è più alcuna possibilità che Netanyahu accetti un accordo parziale, che la questione è stata eliminata dall'agenda e che d'ora in poi Israele punta solo a un accordo completo, al rilascio di tutti gli ostaggi e nient'altro, "tutto o niente".
Se Netanyahu, contraddicendo quanto aveva detto in molte precedenti occasioni sulla necessità di raggiungere accordi anche parziali per il rilascio degli ostaggi, oggi insiste su un accordo "tutto o niente" significa solo che si sta prendendo altro tempo per continuare la guerra, rinviare il rilascio degli ostaggi, e dietro le quinte avviare il piano di distruzione della Palestina, sia come entità fisica che ideale.
Hamas non si arrende perché è Netanyahu che gli impone di continuare una tragica farsa sulla pelle dei palestinesi.
La crudeltà di Netanyahu è pari alla demenza di Donald Trump, che nel mezzo della tragedia si permette di vantarsi di essere un "eroe di guerra" assieme a Netanyahu.
Trump, parlando con Mark Levin, personaggio mediatico conservatore vicino a Netanyahu, degli sforzi per liberare gli ostaggi , ha aggiunto che "Netanyahu è un brav'uomo, sta lottando e, per giunta, stanno cercando di metterlo in prigione. È una follia".
??!!
Ma anche questo particolare è ben noto ad Hamas, che nella sfida del martirio e dell'eroismo fanatico non teme confronti.
Il sincronismo tra l'inizio dell'occupazione di Gaza City e la decisione di insediare altri coloni nel blocco E1 in Cisgiordania è la sintesi dei piani terroristici di Netanyahu.
Il criminale non conosce soste o ripensamenti. Dopo le manifestazioni di centinaia di migliaia di israeliani che hanno chiesto trattative per liberare gli ostaggi e la fine della guerra a Gaza, la risposta di Netanyahu è stata l'ulteriore escalation militare.
Si avvicina il secondo anniversario del 7 ottobre, la data in cui Hamas e Netanyahu hanno iniziato a porre fine alla Palestina.
i. fan.
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Date Created: 21/08/2025 15:11:08