Deihr al Balah è a metà strada tra Gaza City e Rafah, lungo la spiaggia che delimita il mar Mediterraneo.
A Deir al-Balah c'è il grande magazzino, visibile, riconoscibile e conosciuto, dove l'organizzazione di WCK - World Central Kitchen aveva stipato 100 tonnellate di cibo appena arrivato via nave da Cipro, destinato ai palestinesi affamati.
Un convoglio di due furgoni e un auto con a bordo operatori umanitari e personale tecnico della ong la sera del Lunedì di Pasqua era partito dopo aver concluso le operazioni di immagazzinamento.
All'interno forse si commenta la notizia dell'attacco israeliano che ha ucciso alcuni generali iraniani a Damasco, ma non c'è alcun timore per quello che sta per accadere.
Nella zona devastata dai bombardamenti che da sei mesi si accaniscono contro i resti delle case già distrutte non c'era alcun segnale di pericolo o di attività da parte di chicchessia.
Nessun miliziano di Hamas si mette a girare su un furgone ben visibile agli occhi tecnologici dell'esercito israeliano per farsi bombardare dagli aerei e dai missili dell'IDF.
I soldati israeliani ormai sanno distinguere molto bene i pericoli reali da quelli fittizi o pretestuosi.
Sebbene cerchino sempre un pretesto per sparare, cercando ombre tra le macerie, sanno che quel convoglio partito dai magazzini del WKC non è, non può essere, un obiettivo militare.
Ma qualcuno se ne dimentica, oppure riceve un ordine. Qualcuno da terra avvisa una pattuglia che "c'è un gruppo di Hamas che si nasconde dietro le sembianze di operatori umanitari".
Una indicazione che contrasta con quello che i droni avevano memorizzato e quindi è l'indizio di una forzatura voluta da qualcuno, e non un errore.
I droni militari funzionano come i robot aspirapolvere delle nostre case, fanno una mappa precisa del territorio a cui sono assegnati, memorizzano e riconoscono perfettamente gli ostacoli o le presenze abituali.
Gli operatori erano un "oggetto memorizzato" nelle mappe dei droni militari presenti in zona. Qualcuno li ha manomessi o manipolati per poter ordinare l'attacco.
Partire e colpire è un attimo, uno due tre missili sparati da un drone fanno saltare in aria i 7 operatori.
Tra le vittime identificate ci sono Zomi Frankcom, 44 anni, australiana, Damian Sobol 35, polacco, l'autista e interprete palestinese Saif Issam Abu-Taha e gli inglesi John Chapman 57, James Henderson 33 e James Kirby
Secondo un rapporto di Haaretz che cita fonti anonime della sicurezza a conoscenza dell’accaduto "un drone Hermes 450 ha tirato tre missili in rapida successione" nonostante sul tetto dei veicoli fosse chiaramente indicato che appartenevano al Wck. La decisione è stata presa da un’unità a guardia del percorso di trasporto degli aiuti".
Tra le vittime l’australiana Lalzawmi Frankcom, detta Zomi: 43 anni, originaria di Melbourne, appena una settimana fa compariva in un video girato dalla Ong proprio a Gaza. Degli altri volontari non si conosce ancora l'identità, ma si sa che provenivano da Polonia, Regno Unito, Canada, Stati Uniti e dalla Palestina.
Saltano in aria. Missione compiuta, avvisano le truppe israeliane da terra.
Quale missione? contro chi? e perché qualcuno ha dato ordine di sparare ad un convoglio di cui si conosceva l'attività, la composizione e il percorso?
I vertici dell'IDF, l'esercito israeliano, si accorgono subito della dinamica e della gravità di quanto accaduto. Sanno molto bene che quello che appare un esercito monolitico e organizzato è invece molto simile ad una cosca mafiosa, famiglie in guerra tra di loro o che obbediscono a logiche e ordini diversi.
Qualcuno da dentro l'IDF ha dato ordine di uccidere i 7 operatori della WCK. Qualcuno a cui qualcun altro ha trasmesso la disposizione.
Per questo motivo, e per fugare il sospetto-certezza, il portavoce dell'IDF Herzi Halevi è costretto a mettere subito in chiaro:
“Voglio essere molto chiaro: l'attacco non è stato effettuato con l’intenzione di danneggiare gli operatori umanitari della WCK. Si è trattato di un errore conseguente a un'errata identificazione, di notte, durante una guerra, in condizioni molto complesse. Non sarebbe dovuto succedere."
Invece Halevi sa che non è stato un tragico errore, ma un obiettivo cercato e voluto.
Da tutto il mondo, dopo qualche ora di stordimento, iniziano ad arrivare le proteste diplomatiche, gli interrogativi, le richieste di verità.
Netanyahu ha già risposto "... ci dispiace, è stato un errore, sono cose che succedono in guerra ..."
Tradotto nel cinico gergo del criminale israeliano significa che l'ordine di uccidere l'ha dato lui, dopo aver attentamente valutato i pro e contro.
E' la risposta, o meglio l'avvertimento, non solo a chi cerca di alleviare le sofferenze dei palestinesi a Gaza, ma soprattutto a chi sta cercando di ostacolare la strategia israeliana di pulizia etnica a Gaza, e a chi come Joe Biden si mostra titubante nell'accettare le conseguenze della guerra di Netanyahu contro tutti.
Biden pensa alle elezioni di novembre, Netanyahu cerca di evitare quelle in casa sua fino a quando non potrà presentarsi come il vincitore della guerra di Gaza, colui che ha eliminato due milioni di palestinesi dalla striscia, anche a costo di non vedere più le decine di ostaggi ancora nelle mani di Hamas.
La strage dei 7 operatori umanitari è stata ordinata da Netanyahu.
E' la sua criminale ritorsione contro Joe Biden, che pochi giorni fa lo ha umiliato con l'astensione degli USA in sede di Consiglio di Sicurezza dell'ONU consentendo l'approvazione della risoluzione che intima il cessate il fuoco immediato a Gaza e la liberazione incondizionata degli ostaggi.
Netanyahu aveva reagito con rabbia al voto americano, arrivando a bloccare una missione diplomatica a Washington. Poi ci ha ripensato, ha lasciato andare i suoi uomini alla Casa Bianca e ha pensato di servire la vendetta su un piatto freddo.
A Washington, per pura coincidenza, c'è la sede legale della WCK - World Central Kitchen.
Joe Biden è criticato negli USA e sotto accusa da parte della base filo-palestinese del partito democratico americano. "Bene, faremo di tutto per creargli ancora più problemi, in vista delle elezioni", ha pensato il boss israeliano.
L'ordine per la strage di Deir al-Balah è stata una diretta conseguenza ... sono cose che succedono in guerra, ha commentato Netanyahu.
A Washington, per pura coincidenza, c'è la sede legale della WCK - World Central Kitchen...
Se c'era bisogno di una conferma ai sospetti che circolavano dopo l'uccisione di 7 operatori umanitari della ONG americana World Central Kitchen impegnati a organizzare la distribuzione di 100 tonnellate di cibo per i palestinesi affamati di Gaza, Netanyahu l'ha data con il solito ghigno criminale che lo contraddistingue.
"Sono cose che succedono in guerra ..." è stato il commento ufficiale di Netanyahu alla notizia che sette lavoratori del World Central Kitchen del famoso chef José Andrés erano stati uccisi in un attacco aereo israeliano nel centro di Gaza , ha detto martedì l'agenzia umanitaria.
da usatoday
Nonostante il coordinamento dei movimenti con l'esercito israeliano, il convoglio è stato colpito lunedì mentre lasciava il magazzino di Deir al-Balah, ha detto l'agenzia. La squadra aveva scaricato più di 100 tonnellate di aiuti alimentari umanitari portati a Gaza lungo la rotta marittima.
Tra i lavoratori uccisi ci sono un palestinese e cittadini provenienti da Australia, Polonia, Regno Unito e un doppio cittadino di Stati Uniti e Canada. Andrés, in un post sui social media, ha affermato di aver prestato servizio a fianco delle vittime a Gaza, in Ucraina e in altri paesi.
"Non sono senza volto. Non sono senza nome. Il governo israeliano deve fermare queste uccisioni indiscriminate", ha detto Andrés. “Deve smettere di limitare gli aiuti umanitari, smettere di uccidere civili e operatori umanitari e smettere di usare il cibo come arma”.
Netanyahu definisce le morti involontarie e afferma che "sono cose che succedono in guerra", "It happens in war".
Ovviamente verrà aperta un'inchiesta su quanto accaduto, una di quelle inchieste dall'esito scontato che non si negano nemmeno ai cani.
Joe Biden è rimasto impietrito quando ha saputo dell'uccisione dei 7 operatori della WCK, ma dopo un primo momento di silenzio il presidente degli USA ha iniziato ad insultare Netanyahu e a maledire il governo israeliano.
Joe Biden è consapevole di essere il bersaglio dell'azione scellerata dei soldati di Tel Aviv, e per lui, che in America è sotto attacco anche all'interno del suo stesso partito democratico per l'atteggiamento titubante nei confronti della strage di Gaza, la morte dei 7 operatori è un colpo durissimo che si aggiunge alle difficoltà della campagna elettorale.
E' evidente che "il tragico errore" è una vendetta di Netanyahu contro la decisione di Biden di astenersi nel voto sulla risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU che intimava il cessate il fuoco immediato a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi.
L’amministrazione Biden ha “parlato direttamente con il governo israeliano di questo particolare incidente”, ha spiegato Blinken durante una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri francese Stephane Sejourne.
"Abbiamo sollecitato un'indagine rapida, approfondita e imparziale per capire esattamente cosa è successo", ha sottolineato Blinken.
I sette operatori umanitari colpiti mentre consegnavano cibo “si uniscono a un numero record di operatori umanitari che sono stati uccisi in questo particolare conflitto”, ha affermato Blinken.
“Queste persone sono eroi. Corrono nel fuoco, non lontano da esso. Mostrano il meglio di ciò che l'umanità ha da offrire quando il gioco si fa davvero duro. Devono essere protetti", ha sottolineato.
Negli ultimi mesi lui e altri funzionari statunitensi, incluso il presidente americano Joe Biden, hanno esortato Israele a fare di più per fornire aiuti umanitari ai palestinesi a Gaza e per garantire che fossero distribuiti in modo sicuro, spiega Blinken.
Gli Stati Uniti hanno “lavorato per imprimere in Israele l’imperativo morale, strategico e legale di fare tutto il possibile per fornire assistenza umanitaria".
A giudicare dai risultati gli sforzi degli Stati Uniti sono completamente falliti.
in aggiornamento
i.fan. twitter: menoopiu
Key1: WCK keywords: WCK, Israele, Gaza, Genocidio Gaza, Hamas, Palestina, Netanyahu,
Date Created: 02/04/2024 15:36:40