Omicidio Kirk e Gaza non alzano l'indice di gradimento di Trump

Dopo il tragico omicidio del suo pupillo Charlie Kirk, idolo del popolo MAGA, e dopo l'accordo per il rilascio degli ostaggi israeliani e l'inizio di una tregua a Gaza, in molti pensavano che l'indice di gradimento e di approvazione del lavoro di Donald Trump alla Casa Bianca sarebbe schizzato in alto, superando o almeno avvicinando la soglia del 50% che segna il confine della sufficienza.

Ci sperava anche Donald Trump, che tutto il mondo ormai conosce per il suo maniacale narcisismo.

E invece l'ultima rilevazione del Gallup, simile a quelle di altri istituti specializzati, segnala che al 20 ottobre scorso l'indice di gradimento di Donald Trump su base mensile è cresciuto di poco, fino al 41%, e la media trimestrale poco sopra il 40%.

... il gradimento del presidente Donald Trump per l'incarico ricoperto è stabile, con il 41% degli americani che lo approva e il 54% che lo disapprova. L'attuale indice di gradimento di Trump è leggermente superiore alla media del 40,3% registrata nel terzo trimestre, dal 20 luglio al 19 ottobre.

Segno che l'onnipresenza del boss biscazziere in America e nel mondo non produce un risultato tangibile nell'opinione pubblica la quale resta fredda e diffidente nei confronti di Trump mentre il suo partito GOP non brilla per il lavoro svolto al Congresso.

E nel frattempo incombe lo shutdown, la chiusura di quasi tutte le attività federali a causa della mancata approvazione di una legge che rifinanzi il budget governativo.

Decine di migliaia di dipendenti pubblici sono senza stipendio da tre settimane, ma Trump non si arrende alle proposte dei democratici per approvare una legge bipartisan che preveda di rifinanziare anche alcune spese assistenziali e sanitarie. Trump è convinto di poter cavalcare la rabbia crescente causata dallo shutdown e di rivolgerla contro l'opposizione, ma è un calcolo rischioso perché tra le vittime dello shutdown ci sono anche molte categorie sociali che tradizionalmente votano repubblicano, come gli agricoltori che restano senza sussidi, e l'industria bellica che subisce ritardi nei pagamenti.

Inoltre molti media hanno trovato scandaloso che Trump abbia dato inizio ai lavori di demolizione e ristrutturazione dell'ala Est della Casa Bianca, che peseranno sul bilancio federale e costeranno milioni di dollari ai contribuenti, proprio in concomitanza con la crisi del budget federale.

Per il futuro c'è da considerare che tenderà a svanire o a ridursi l'effetto sull'opinione pubblica di destra della campagna contro gli immigrati e i "terroristi interni" come gli Antifa, con le spettacolari e strumentali mobilitazioni della Guardia Nazionale a difesa del "ordine e sicurezza" nelle città santuario governate da sindaci democratici.

Persino Vladimir Putin rema contro l'indice di gradimento di Donald Trump, negandogli uno straccio di tregua in Ucraina che gli consentirebbe di aumentare le chances per il prossimo premio nobel per la pace.

Anche per questo mese Donald Trump resta un "Presidente dimezzato", cioè ben al di sotto del 50% secondo i sondaggi sul suo indice di gradimento.

...

Mentre prosegue lo shutdown del governo federale, il consenso del Congresso è sceso a pochi decimi, con entrambi i partiti frustrati dalla situazione di stallo su un disegno di legge sulla spesa pubblica in corso. Nel frattempo, il tasso di approvazione di Trump rimane stabile tra tutti i gruppi politici, mentre sostiene la strategia di shutdown del Presidente della Camera Mike Johnson e guida un processo diplomatico senza precedenti in Medio Oriente.

Tuttavia, il tasso medio di approvazione di Trump nel terzo trimestre è ben al di sotto della norma storica per i presidenti eletti al primo mandato e per la maggior parte, ma non tutti, dei presidenti al secondo mandato che si trovano in una fase simile della loro presidenza.