Pd-M5s-Avs lanciano manifestazione per il 7 giugno a Roma
notizia di agenzia
Si svolgerà sabato 7 giugno, a Roma, la manifestazione nazionale contro gli attacchi israeliani in corso nella Striscia di Gaza.
Lo comunicano in una nota congiunta la segretaria del Partito democratico (Pd), Elly Schlein, il presidente del Movimento cinque stelle (M5s), Giuseppe Conte, e i deputati di Alleanza verdi e sinistra (Avs), Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.
Sarà «una grande manifestazione nazionale per fermare il massacro del popolo palestinese. Una piattaforma chiara, inscritta nella mozione parlamentare che unitariamente abbiamo presentato in Parlamento. Facciamo appello a tutte e tutti coloro che sentono come insopportabile quello che sta succedendo: mobilitiamoci insieme per fermare il massacro e i crimini del governo Netanyahu a Gaza», scrive il centrosinistra.
Io ci sarò. Anche se non aderisco a nessuno dei partiti che promuovono la manifestazione, credo che l'enorme sgomento e indignazione per quello che sta accadendo a Gaza debba trovare uno sbocco e confluire nell'oceano, ancora insufficiente, delle proteste mondiali per fermare il genocidio del popolo palestinese a Gaza.
Mi auguro che per Gaza il 7 giugno tutta l'Italia sia a Roma per fermare il genocidio dei palestinesi, le sofferenze atroci dei bambini mutilati, straziati, affamati.
Quella di Roma può diventare una manifestazione enorme, per costringere il governo Meloni ad unirsi ai paesi che condannano i netanisti criminali di Israele.
I criminali di Netanyahu vorrebbero costringerci ad assuefarci agli orrori di Gaza, ci hanno ricattato per 600 giorni con le accuse strumentali di antisemitismo.
Netanyahu ha irriso tutti i paesi e tutte le istituzioni che chiedevano la fine dei bombardamenti e la liberazione degli ostaggi.
Il suo cinico volto e la sua ideologia perversa resteranno impressi nella galleria dei crimini contro l'umanità.
Per fermare Netanyahu abbiamo solo un'opzione: far crescere l'isolamento di Israele, unire le proteste mondiali a quelle di una parte, anche se ancora minoritaria, dell'opinione pubblica israeliana, nella speranza che il fronte delle proteste faccia cadere il governo Netanyahu o lo costringa a fermare il genocidio.
Per troppi lunghi mesi, i governi occidentali - Europa e USA - si sono illusi che la strada della trattativa tra Israele e Hamas per la liberazione degli ostaggi potesse portare anche alla fine dei crimini contro Gaza.
Netanyahu ha dichiarato e dimostrato che la liberazione degli ostaggi è secondaria al vero obiettivo della distruzione di Gaza.
L'obiettivo dei netanisti è di cancellare ogni forma di vita umana a Gaza, come avvenne nei campi di concentramento nazisti nei confronti degli ebrei.
Prolungare il tempo degli orrori serve a Netanyahu per costringere i palestinesi a scegliere tra la morte sotto le bombe o per fame oppure essere deportati, annullati come popolo e come individui.
C'è chi la chiama pulizia etnica, chi genocidio, chi crimini contro l'umanità, ma il risultato è lo stesso, ed è sotto gli occhi di tutti.
Israele deve sapere che il giudizio del mondo intero sui crimini che sta compiendo a Gaza è ormai chiaro e inconfutabile. Non è più il caso di giocare con le parole e definire antisemita chi esprime una critica umana a comportamenti disumani e immotivati.
Israele deve sapere che i crimini contro i palestinesi di Gaza non solo non saranno in grado di restituirgli gli ostaggi ancora prigionieri di Hamas né di garantirgli più sicurezza, ma avranno l'effetto di un isolamento enorme e prolungato, e non basteranno decenni per cancellarlo.
in aggiornamento
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i. fan.
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Date Created: 27/05/2025 20:02:01