Diana, neonata di 16 mesi, viene lasciata sola nella culla per 6 giorni dalla madre Alessia che ha altri interessi nella testa. Diana viene trovata morta e la madre-mostro commenta "sapevo che poteva andare così ..."
Il corpo senza vita della bambina, di 16 mesi, è stato trovato all’alba di mercoledì nel suo lettino. La madre, Alessia Pifferi di 36 anni, l’aveva lasciata sola per sei giorni a casa, un appartamento in via Parea al 16, in zona Ponte Lambro a Milano. Era andata via per raggiungere il compagno in provincia di Bergamo.
Giovedì mattina, la 36enne è stata fermata con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. «Sapevo che poteva andare così», sarebbero le poche parole pronunciate dalla donna. La piccola Diana Pifferi era in un lettino da campeggio e a fianco c’era il biberon ma anche una boccetta di benzodiazepine piena a metà.
La madre, nel corso dell’interrogatorio davanti al pm Francesco De Tommasi ha ammesso di aver lasciato la piccola a casa sola in altre occasioni. Anche negli ultimi tre fine settimana, ma mai per più di tre giorni. In questi casi avrebbe lasciato la piccola nel lettino con biberon di latte e di acqua. Non ci sarebbe mai stata alcuna babysitter a prendersi cura di lei come invece la donna raccontava ai parenti e anche al compagno. Giovedì 14 luglio Alessia Pifferi ha raccontato al compagno che la piccola si trovava al mare con la sorella. Al suo rientro, mercoledì mattina, la donna ha trovato la piccola nel lettino ormai senza vita. Ha cercato di rianimarla prima buttandole acqua sul viso e poi tentando di effettuare un massaggio cardiaco. A quel punto si è rivolta a una vicina di casa chiedendo aiuto. È stata lei a chiamare intorno alle 11.30 di mattina il 118. Una volta sul posto i medici hanno notato che la piccola era morta da almeno 24 ore e hanno chiamato la polizia. Sul corpo non sono stati trovati segni di violenza ma di una forte disidratazione. Accanto al letto c’era un grande biberon vuoto ma con tracce di latte. Tanto da far ipotizzare che la piccola Diana sia stata lasciata morire di stenti.
La cronaca nera propone periodicamente notizie atroci sulla morte di bambini vittime dei loro stessi genitori, come se non bastassero quelle per mano di maniaci.
Quando un genitore uccide il proprio figlio dietro c'è sempre la storia di una tragedia incontrollata, di vite travagliate, di menti devastate.
Ci sono madri che scelgono di portarsi le loro creature all'inferno per non abbandonarli. Si lanciano da un balcone abbracciando il frutto del loro parto.
Ci sono padri che uccidono madri e figli accomunandoli nella paranoia del possesso perduto.
Ci sono genitori che considerano un figlio alla stregua di un pacco ingombrante di cui disfarsi in qualche modo.
E poi ci sono i "mostri":
Quanto è già emerso dall’autopsia mostra un quadro agghiacciante.
Martina Patti ha ucciso la sua bambina Elena Del Pozzo con 11 coltellate a Mascalucia. Ma la piccola non è morta sul colpo. Quando la madre ha cercato di far sparire il corpicino nella buca appena scavata probabilmente, la bambina era ancora viva, avvolta in cinque sacchi neri.
Emerge dall’autopsia effettuata ieri nell’ospedale Cannizzaro dal medico legale Giuseppe Ragazzi, nominato dalla Procura di Catania.
Non saprei altrimenti definire la madre della piccola Diana, Alessia Pifferi, se non "mostro" . Se si fosse limitata ad abbandonare la figlia di 16 mesi per "distrazione", una fatale anche se assurda dimenticanza, avrebbe ricevuto la commiserazione di molti.
Una povera disgraziata, una vita squilibrata e disordinata, dimentica una creatura in una culla come se non l'avesse partorita dal proprio grembo.
Ma in questa vicenda c'è qualcosa di più grave e crudele.
Per impedirle di piangere e rovinargli la reputazione la madre imbottisce Diana di ansiolitici e un biberon di latte da bastare per chissà quanti giorni.
In genere la piccola veniva lasciata sola per due o tre giorni. Riusciva a sopravvivere, a costo di grandi sofferenze e traumi.
Poi la madre-mostro ha pensato di allungare l'abbandono: 6 giorni senza mangiare sono stati fatali per la piccola Diana.
La madre-mostro sapeva che sarebbe finita così.
E perché allora ha deciso di proseguire la gravidanza? forse nessuno gli ha detto che avrebbe potuto evitare di mettere al mondo una piccola infelice vittima?.
Forse la madre-mostro è una fervente cattolica osservante, contraria all'aborto legale, ma propensa all'omicidio inconsapevole. Ha messo al mondo una creatura e per 500 giorni, i suoi unici primi giorni, l'ha affamata, abbandonata, azzittita, stordita.
Diana avrebbe preferito non vivere mai nell'orribile mondo della madre-mostro.
Forse le strutture sanitarie e di assistenza sociale dovrebbero interrogarsi sulla loro inutilità e incapacità ad intercettare le situazioni come quella della madre-mostro della piccola Diana.
Quanti altri sapevano che sarebbe finita così ?
i.fan. twitter: menoopiu
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Date Created: 21/07/2022 21:18:49