L'anima di Antonio


Sono Antonio.
Sono morto alle ore 2,54.
Sì, alle 2.54 di notte.
Noi operai lavoriamo anche la notte, non lo sapevate?
Sono Antonio, anzi ero Antonio.
Sono morto un minuto fa.
Sono rimasto schiacciato tra due stampi di una pressa lamiera.
Roba da tonnellate di acciaio e ghisa.
Sono morto all’istante.
Lo schiacciamento è stato talmente perfetto che sono letteralmente
esploso.
Un mio occhio, per dire, è schizzato a cinque metri di distanza.
La spalla destra ora è sovrapposta a quella sinistra.


racconto di Delio Fantasia

L'anima di Antonio

racconto di Delio Fantasia


I diritti della presente opera letteraria non sono riservati.
Possono essere condivisi, utilizzati a fini teatrali e cinematografici, o anche per scopo di lucro.
Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, istituzioni, luoghi ed episodi sono frutto dell’immaginazione
dell’autore e non sono da considerarsi reali.


Qualsiasi somiglianza con fatti, scenari, organizzazioni o persone, viventi o defunte, veri o immaginari, è del tutto casuale.

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