La scenografia con cui il Senato ha approvato una mozione "tagliola" del centrodestra per affossare il DDL Zan sull'omotransfobia è raccapricciante.
Una manciata di voti di senatori eletti nel PD e transfugati in Italia Viva con Matteo Renzi ha ribaltato nel voto segreto gli equilibri tra centrosinistra più Cinque Stelle e centrodestra.
E' la riedizione concentrata in un solo giorno di quanto accaduto al governo Conte Bis.
Anche questa volta lo sceicco di Rignano ha scelto di non esserci al momento del voto, facendosi ospitare in Arabia Saudita dallo sceicco MBS, quello che ha ordinato di fare a pezzi con la sega il giornalista Khashoggi, reo di opporsi a sua maestà.
Dopo aver "segato" il DDL Zan, i commenti che provengono da quella parte di "nuova destra" renziana farebbero contento Mark Zuckerberg, perchè suscitano gigantesche ondate di odio da parte dei sostenitori del DDL Zan.
Il Parlamento, già ridotto ad accampamento di fantocci, trasuda una melma viscida fatta di cinica arroganza e supino squallore.
Ma è inutile rimurginare su quanto accaduto, il peggio sta per arrivare.
Con il voto sul DDL Zan si iniziano a scoprire le carte nella corsa al Quirinale per eleggere tra quattro mesi il successore di Sergio Mattarella.
La destra si compatta dietro Silvio Berlusconi, che sogna la rivincita assumendo il simbolo più alto del potere. Nel suo infinito narcisismo, Berlusconi trova le energie per superare tutte le vette del ridicolo e del tragico non senso.
Lui, ottantacinquenne pregiudicato, ha deciso che vuole essere Presidente della Repubblica italiana, sono gli altri che devono adeguarsi e schierarsi.
Gli altri purtroppo sono quelli che abbiamo visto entrare in scena nel voto sul DDL Zan.
Berlusconi li ha già comprati e messi in cassaforte. Difficile che possano scappare prima di febbraio.
Qualcuno cominci a svegliarsi e a chiedersi se siamo solo in un brutto sogno o dobbiamo rassegnarci per l'ennesima volta.