E' morto Gino Strada, fondatore della mitica Emergency, esperienza di medicina di guerra dalla parte delle vittime, portatrice di solidarietà e cure per i deboli e gli oppressi. Gino Strada é morto nelle ore in cui Kabul e tutto l'Afghanistan stanno per cadere nelle mani dei Talebani dopo 20 anni di bombe americane.
In Afghanistan Gino Strada aveva lavorato per anni, guadagnandosi la stima e il rispetto del mondo intero.
Herat, Kandahar, Gaznhi, Lashkar, le principali città dell'Afghanistan sono occupate dalle milizie dei Talebani, che avanzano verso la capitale Kabul senza nessuna significativa resistenza da parte delle truppe governative, lasciate dall'esercito americano a fare gli spaventapasseri.
La popolazione civile fugge, almeno quelli che ci riescono prima di essere intrappolati, violentati o uccisi dagli eredi del Mullah Mohammad Omar, l'alleato di Osama Bin Laden.
Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno iniziato le procedure di evacuazione delle loro ambasciate e di tutti i loro cittadini rimasti ancora in Afghanistan. E' probabile che dovranno inviare migliaia di soldati, dopo averli ritirati, poche settimane fa, per assistere alle operazioni di sgombero, anzi di fuga, da Kabul.
Perchè è ora di dirlo con chiarezza: come dimostrano gli avvenimenti di questi giorni, gli americani e gli alleati occidentali (compresa l'Italia) registrano in Afghanistan una sconfitta totale, storica, preoccupante.
Dopo 20 anni di occupazione militare, seguita al tragico attacco alle Torri Gemelle di New York dell'11 settembre 2001, gli U.S.A. non sono stati in grado di trasformare gli equilibri precari del paese in uno stato di normalità, nonostante l'enorme dispendio di denaro, devastazioni militari, proclami e tentativi diplomatici, nonostante l'incredibile divario tecnologico e finanziario. Tutta la potenza dei paesi occidentali ridicolizzata da una banda di preti ultra-integralisti musulmani.
La disfatta delle strategie e delle politiche di 4 presidenti americani - Bush, Obama, Trump e ora Biden - è sotto gli occhi increduli di tutto il mondo.
I Talebani, di nuovo loro, avanzano mentre gli spaventapasseri lasciati dagli Stati Uniti fuggono. Perchè dovrebbero immolarsi, dopo che i mercenari occidentali, fiutando la sconfitta, sono scappati?
Le domande banali, che però faticano ancora ad emergere dai media, sono:
Come è stato possibile che in 20 anni la Grande Alleanza contro il terrorismo non è riuscita a sradicare la presenza organizzata dei Talebani in Afghanistan?
Perchè sono una parte significativa delle tribù presenti nel cuore dell'Asia? perchè sono coperti e aiutati da paesi stranieri? perchè la realtà afghana è troppo complessa per essere compresa dai cervelloni del Pentagono?
E cosa accadrà adesso? ci sarà un lungo assedio di Kabul, con strazianti immagini di morte, violenza, rifugiati tra le macerie? oppure, come sperano gli americani, i Talebani si sbrigheranno a chiudere velocemente la pratica, in modo da consentire a tutti di dimenticare altrettanto velocemente la vergognosa sconfitta?
Possibile che al Pentagono e alla CIA nessuno sapesse o immaginasse l'esito di 20 anni di occupazione militare?.
O sono tutti incapaci o, di fronte all'impossibilità di venirne a capo, gli strateghi hanno valutato che abbandonare l'Afghanistan al suo destino fosse il male minore.
Hanno cercato di evitare che si ripetessero le immagini di 50 anni fa in Vietnam, con gli ultimi marines americani tirati via da Saigon con gli elicotteri militari.
Ma oggi, come allora, la verità è che gli Stati Uniti escono sconfitti da un un'avventura militare priva di sbocchi politici.
Avrebbero dovuto rendersene conto molti anni fa invece di regalare un palcoscenico di vittoria ai talebani. I quali ora sono più forti di 20 anni, perchè hanno imparato a fare politica, senza mettere da parte l'armamentario ideologico-religioso con cui schiacceranno la popolazione di Kabul.
Scommetto che sapranno insinuarsi nelle pieghe dei conflitti geopolitici, a cominciare da quelli tra Cina e USA, o tra India e Pakistan.
I talebani sono jihadisti fanatici e violenti, ma non sono l'Isis.
Hanno un radicamento e un'abilità diplomatica che gli ha consentito di sconfiggere prima la Russia, alleandosi con gli USA e poi costringere gli stessi americani ad abbandonare l'Afghanistan dopo 20 anni di inutili tentativi di normalizzazione.
Xi Jinping proverà a comprarseli, nonostante l'Uighur?
Quello che è certo è che non sarà facile circoscrivere le onde sismiche del terremoto afghano, qualunque cosa pensino i generali, sconfitti, di Joe Biden.
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Date Created: 13/08/2021 14:01:50