L'uccisione di Aysenur Ezgi Eygi è un crimine gravissimo in un territorio già saturo di crimini gravissimi da parte degli israeliani nei confronti dei palestinesi di Gaza e Cisgiordania.
L'assassinio premeditato - perchè di questo si tratta - della giovane nata in Turchia e cittadina americana, per tanti motivi è un crimine che minaccia l'umanità fuori dal territorio conteso di Palestina. E' un avvertimento a quanti nel mondo sono impegnati in vari modi a sostegno della causa palestinese.
Il governo Netanyahu e il suo esercito IDF uccidono Aysenur per lanciare un messaggio di terrore: "Chiunque sostiene i palestinesi ne è complice e diventa automaticamente un nostro bersaglio. Quindi siamo autorizzati ad ucciderlo. State attenti, voi che manifestate per la Palestina Libera. Se potessimo vi verremmo a cercare in tutto il mondo."
Aysenur Ezgi Eygi è stata uccisa con un colpo alla testa, poco sopra la nuca, con un fucile di precisione caricato con proiettili da guerra - fatto già di per sè grave trattandosi di un'operazione di polizia in cui normalmente si utilizzano proiettili di gomma contro i manifestanti.
UPDATE: US- Turkish citizen killed in West Bank
— Joyce Karam (@Joyce_Karam) September 6, 2024
• Aysenur Ezgi Eygi, 26 yr old woman
• Shot in head by Israeli forces: WAFA
• Turkey accuses Netanyahu of murder
• US gov.: ‘aware of tragic death’
• Israel ‘reviewing’
• 3rd US citizen killed in WB https://t.co/2Ynj6cbxWD
Funzionari del IDF hanno affermato in una dichiarazione che i soldati "hanno risposto con il fuoco contro un principale istigatore di attività violente che lanciava pietre contro le forze e rappresentava una minaccia per loro".
E' una dichiarazione di colpevolezza criminale, in cui si ammette che i soldati israeliani hanno l'ordine di uccidere chiunque lanci semplici sassi contro i mezzi blindati che distruggono le case palestinesi.
Ma nel caso di Aysenur Ezgi Eygi c'è dell'altro, perchè dalle testimonianze raccolte emerge che la giovane attivista non aveva preso parte alle proteste e stava fuggendo all'arrivo dei mezzi blindati israeliani quando qualcuno ha preso la mira e l'ha colpita alla testa di spalle.
Non le decine di munizioni sparate a casaccio, ma due soli colpi secchi.
Probabilmente volevano uccidere proprio lei, Aysenur, perchè i servizi di sicurezza israeliani ne avevano segnalato la presenza già da alcuni giorni.
Il Centro Operativo di Tel Aviv l'aveva individuata a Nablus e ha fatto partire l'ordine di ucciderla.
Un avvertimento indirizzato agli USA.
L'ambasciatore statunitense in Israele Jack Lew ha confermato che Eygi, nata in Turchia, era la vittima e ha affermato che l'ambasciata stava "raccogliendo urgentemente maggiori informazioni sulle circostanze della sua morte".
Aysenur Ezgi Eygi 26 anni cittadina turco-americana e attivista per i diritti umani nell'International Solidarity Movement (ISM) è stata uccisa con premeditazione con un colpo alla nuca dalle truppe israeliane del IDF a Nablus in Cisgiordania mentre assisteva ad una manifestazione di protesta contro le violenze dei coloni ebrei
L'uccisione di Aysenur Ezgi Eygi è un crimine gravissimo compiuto allo scopo di sfidare e intimidire chiunque si frapponga alla violenza israeliana contro i palestinesi. I servizi segreti israeliani hanno dato il via libera all'uccisione della giovane Aysenur Ezgi Eygi, colpita da proiettili da guerra in Cisgiordania.
Ezgi Eygi faceva parte dell'International Solidarity Movement, che si definisce come un movimento guidato dai palestinesi "impegnato a resistere all'oppressione e all'espropriazione sistematiche e radicate della popolazione palestinese, utilizzando metodi e principi non violenti e di azione diretta".
Stava manifestando contro la violenza dei coloni israeliani nella Cisgiordania occupata, violenza che è aumentata vertiginosamente da quando è iniziata la guerra di Israele contro Gaza in ottobre.
Perché è stata uccisa Aysenur Ezgi Eygi?
Perché gli attivisti dei movimenti internazionali per i diritti umani sono testimoni scomodi e ben organizzati nel documentare e diffondere le notizie sui crimini degli ebrei contro i palestinesi. Non a caso sono stati uccisi e cacciati via da Gaza, mentre sono ancora attivi in Cisgiordania.
L'agenzia WAFA ha detto che l'incidente è avvenuto durante una regolare marcia di protesta degli attivisti a Beita, un villaggio vicino alla città di Nablus nella West Bank che ha visto ripetuti attacchi da parte di coloni ebrei nazionalisti.
L'aumento degli attacchi violenti da parte dei coloni israeliani contro i villaggi palestinesi in Cisgiordania ha suscitato una crescente rabbia tra gli alleati occidentali di Israele, compresi gli Stati Uniti, che hanno imposto sanzioni a un certo numero di individui.
Diverse settimane fa circa 100 coloni hanno attaccato il villaggio di Jit, nel nord della Cisgiordania, attirando la condanna di tutto il mondo e la promessa del governo israeliano di un'azione rapida contro chiunque fosse ritenuto colpevole di violenza. Una promessa caduta nel vuoto.
I palestinesi e i gruppi per i diritti umani accusano regolarmente le forze israeliane di stare a guardare mentre avvengono gli attacchi e persino di unirsi a se stesse.
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Date Created: 06/09/2024 20:58:52