aggiornamento - Gennaro Sangiuliano si è dimesso da ministro della Cultura con decisione "irrevocabile"
Fine della "Storia" ? Ha vinto Maria Rosaria Boccia?, la dottoressa a cui Sangiuliano aveva promesso un ruolo di consulenza per i grandi eventi (sic!) culturali.
Oppure ha vinto Giorgia Meloni ? che 24 ore prima aveva rinnovato la fiducia a Sangiuliano e ora si ritrova a dover spiegare perché ha dato più credito ad un maschilista bugiardo piuttosto che ad una donna umiliata.
Quali ulteriori notizie piccanti hanno convinto Sangiuliano a dimettersi?
«Noi stiamo facendo la Storia, e dobbiamo esserne tutti consapevoli, non sono consentiti errori» Dichiarazione della premier Giorgia Meloni il 4 settembre all'esecutivo di Fratelli d'Italia, nelle ore in cui il governo è alle prese con il caso Sangiuliano.
Dopo questa frase tutta l'Italia di noi creduloni si aspettava che "detta Giorgia" chiamasse il ministro Sangiuliano travolto dallo squallido tentativo di negare le sue relazioni poco culturali con la dottoressa Maria Rosaria Boccia e pretendesse le dimissioni immediate-
Creduloni inguaribili. La Meloni riceve Sangiuliano e invece di comportarsi da leader di una Nazione con tanti gravi problemi, ascolta le storielle del ridicolo diventato ministro per grazia di Meloni stessa e gli dice di continuare a fare il ministro, perché la Maria Rosaria Boccia non è costata neanche un euro agli italiani .
Anzi, gli dice "Bravo Genny! dovrebbero imparare tutti da te a come si fa a tradire la propria moglie facendo il ministro e senza spendere un euro pubblico!".
Per placare gli animi pruriginosi degli italiani Giorgia ordina a Sangiuliano di andare in onda sul suo TG1 e farsi intervistare per spiegare agli italiani come si fa la Storia, con lacrime e mutande.
Sangiuliano obbedisce alla sua Giorgia, e si dilunga nella sceneggiata televisiva, pagata dal canone degli italiani, per raccontare la sua versione della "Storia" con Maria Rosaria Boccia.
La quale, essendo laureata ed esperta, non aspetta altro che l'escalation della Storia raccontata da Meloni e Sangiuliano.
Ci mette poco la dottoressa Boccia a far capire ai diretti interessati e agli italiani che la Storia non è finita con le finte lacrime di Sangiuliano al TG1.
Che lei ha tante di quelle registrazioni audio e video che potrebbe riempirci i telegiornali fino a Natale prossimo. Che lei, Boccia, ce l'ha anche con la Meloni e non solo perchè l'ha chiamata "quella persona" ma anche perchè possiede qualche piccante registrazione con la voce della "detta Giorgia" in primo piano.
«Ci sono alcune persone che ricattano il ministro per delle agevolazioni che hanno avuto». «Ho ascoltato le sue telefonate con altri membri del governo», a Giorgia Meloni: «Ce l’ho con lei perché mi ha chiamato in una intervista “una certa persona”, è un comportamento sessista. Quando nel mio ultimo post parlavo di un’altra che ha bloccato la mia nomina mi riferivo proprio a lei».
«Il 3 giugno 2024 ho fatto un sopralluogo per il G7 con il ministro che ha approfittato per verificare alcuni scavi», «Mi hanno chiamato ricattatrice, ma i ricatti sono dentro i palazzi del potere. E mi riferisco alle persone che ricattano il ministro per le agevolazioni che hanno avuto. Lo penso davvero che il ministro sia sotto ricatto».
«Ci sono alcune persone che ricattano il ministro per delle agevolazioni che hanno avuto»
In poche parole, quello che era uno scandalo politico a sfondo sessuale con protagonisti un ministro poco influente del governo Meloni e una furba signora di Pompei, è diventato uno scandalo nazionale di primaria importanza e pericolosità, grazie alla gestione casareccia che la signora Giorgia Meloni ne ha fatto.
Se fosse stata davvero una presidente del Consiglio saggia e determinata, Giorgia Meloni avrebbe imposto le dimissioni a Genny Sangiuliano per telefono, senza neanche riceverlo a Palazzo Chigi, e certamente senza concedergli l'uso personale del TG1, aggravando la situazione.
Ora Giorgia Meloni si trova, suo malgrado, invischiata in una Storia tragicomica e dai contorni politici opachi, potenzialmente devastanti, perchè Maria Rosaria Boccia è venuta a conoscenza, grazie a Sangiuliano, di molti pettegolezzi, affari e brutte storie di Palazzo.
Anche le pietre sanno che il Ministero della Cultura è una di quelle istituzioni che vengono utilizzate dal Potere politico per scambiare favori; dalle banali assunzioni su raccomandazioni in Enti "culturali" alla distrazione e dirottamento di fondi ad amici e potentati.
In Italia molti mangiano con la Cultura, basta avere un ministro compiacente, la vera specialità di Genny Sangiuliano, che ignora dove sia Times Square ma conosce bene l'ubicazione delle casseforti pubbliche.
Lo scandalo del Min. Sangiuliano porta dritto da quelle parti.
Per questo Giorgia Meloni ha esitato a dimissionarlo, incapace di prevedere il corso degli eventi e dimostrando di essere meno furba di Maria Rosaria Boccia.
Per questo prima o poi Sangiuliano sarà costretto da Maria Rosaria Boccia a dimettersi.
Ma senza l'onore delle armi, nè per lui nè per Giorgia Meloni, la vera perdente di questo ménage à trois.
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Date Created: 06/09/2024 04:11:46