Luigi Di Maio e Matteo Renzi nel giro di pochi giorni si sono confermati nella veste di fiancheggiatori privilegiati di Matteo Salvini e della sua scalata al Potere. Per motivi diversi ma concomitanti, entrambi hanno rinunciato alle occasioni che si sono presentate per : 1 - ridimensionare il bullismo del boss leghista 2 - verificare le sue reali intenzioni, o scoprire il bluff, sulle sorti del governo 3 - ancorare le scelte dei rispettivi partiti a valutazioni di merito e non a convenienze tattiche La decisione di Luigi Di Maio di appoggiare la conversione in legge del decreto sicurezza, osteggiata da buona parte della base militante dei 5Stelle, e' stata una resa incondizionata e senza contropartite, se non quella di continuare a "campare" per paura di perdere le elezioni. La trappola mortale in cui Di Maio ha cacciato il Movimento e' palese ed imbarazzante per chiunque tranne che per lui, che ormai agisce sotto il riflesso condizionato della sua personale sopravvivenza. Per comprendere invece la disfatta morale e mentale del PD, che al Senato e' ancora prigioniero del senatore Matteo Renzi, sarebbe sufficiente ascoltare l'intervento di Tommaso Cerno, ex direttore dell'Espresso eletto nel PD, proprio in occasione del voto sulle mozioni parlamentari riguardanti la TAV. Cerno ha dichiarato il voto contrario alla mozione presentata dal suo partito, appoggiata invece dalla Lega, e quello favorevole alla mozione dei 5Stelle, non per tatticismi o perche' abbia a simpatia i grillini ma solo per valutazioni di merito sulla scelta della TAV in Val di Susa. Purtroppo Cerno e' una voce inascoltata in quel che resta del PD anche nell'era della segreteria Zingaretti. La decisione di Matteo Renzi di farsi votare dalla Lega non porta ovviamente alcun vantaggio tattico o strategico al Partito Democratico, mentre ne porta tanti a Salvini che ora ha quasi completato il mazzo di carte per poter giocare un'altra partita dopo Ferragosto. Troppo facile vincere al tavolo da gioco contro Di Maio e Renzi. Chi ha consegnato l'ITALIA a Salvini? parte prima L'alba di un nuovo buio ventennio IL GOVERNO SALVINI CON LA FACCIA DI CONTE E' FINITO. Si va al voto in ottobre e sara' la marcia trionfale del vero Salvini, alleato di Le Pen, maggiordomo di Putin, emulo di Erdogan. Vuole diventare Presidente di una Repubblica presidenziale, con un mandato ventennale
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Date Created: 11/12/2020 16:55:18