i. fan. - 10 Luglio 2025 ID: 4867


Difende Gaza, Francesca Albanese nel mirino di Netanyahu e Trump


Francesca Albanese, relatore speciale delle Nazioni Unite per la Palestina, presa di mira e sanzionata da Mark Rubio segretario di Trump e Netanyahu. Albanese ha pubblicato un report sul genocidio a Gaza e gli interessi delle lobby Israele-Usa

Francesca Albanese
Francesca Albanese

Consiglio per i diritti umani - Cinquantanovesima sessione
16 giugno–11 luglio 2025

Punto 7 dell'ordine del giorno: Situazione dei diritti umani in Palestina e negli altri territori arabi occupati

DALL'ECONOMIA DI OCCUPAZIONE ALL'ECONOMIA DEL GENOCIDIO
Rapporto del Relatore Speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967

Riepilogo


Questo rapporto indaga sui meccanismi aziendali che sostengono il progetto coloniale israeliano di sfollamento e sostituzione dei palestinesi nei territori occupati.

Mentre leader politici e governi si sottraggono ai propri obblighi, troppe entità aziendali hanno tratto profitto dall'economia israeliana basata sull'occupazione illegale, sull'apartheid e, ora, sul genocidio. La complicità denunciata da questo rapporto è solo la punta dell'iceberg; porre fine a tale situazione non sarà possibile senza chiamare a rispondere il settore privato, compresi i suoi dirigenti. Il diritto internazionale riconosce diversi gradi di responsabilità, ognuno dei quali richiede esame e rendicontazione, in particolare in questo caso, dove sono in gioco l'autodeterminazione e l'esistenza stessa di un popolo.

Questo è un passo necessario per porre fine al genocidio e smantellare il sistema globale che lo ha permesso.

.....

 


Il Relatore Speciale di questo rapporto è Francesca Albanese.

 

Francesca Albanese è la tenace donna che da anni documenta per conto delle Nazioni Unite le angherie, i soprusi e i crimini di Israele contro i Palestinesi in Cisgiordania e a Gaza.


Dall'inizio della guerra di Gaza dopo il 7 ottobre 2023 il nome di Francesca Albanese è diventato sempre più popolare, di pari passo con l'intensificarsi dei crimini di Israele contro la popolazione civile.

 

I media del regime di Netanyahu la classificano da tempo come "amica dei terroristi di Hamas", oltre alla solita accusa di antisemitismo per chiunque metta in dubbio l'operato dell'esercito israeliano.

Netanyahu e la sua banda hanno chiesto ripetutamente all'ONU di revocare l'incarico a Francesca Albanese perché lo svolge con zelo e passione.

 

Il Mossad ha cercato in tutti i modi di scovare qualche scheletro negli armadi di Albanese o di montare accuse infondate per screditarla, ma non è riuscito a trovare nessun appiglio.

Le uniche "colpe" di Francesca Albanese sono quelle di sostenere con forza i diritti del popolo palestinese e di denunciare i crimini e gli interessi delle lobby israeliane e internazionali nel complesso affaristico-militare che ruota attorno a Israele da decenni.


 

Mark Rubio, segretario di Stato di Donald Trump, ha pensato di ingraziarsi Bibi Netanyahu durante la visita a Washington regalandogli il favore di sanzionare Francesca Albanese per presunte attività "against U.S. and Israeli officials, companies, and executives".

 

Ovvero per aver preparato un report documentato che denuncia la vasta rete di aziende e interessi che sta soffocando i diritti dei palestinesi, distruggendo Gaza e Cisgiordania, realizzando un sistematico genocidio con sistemi e metodi che minacciano anche il resto dell'umanità.


Perché quella che Israele sta sperimentando da quasi 2 anni a Gaza rappresenta una metodologia di annientamento fisico, politico e morale esportabile ovunque e contro chiunque. Una minaccia per i diritti e le libertà di tutta l'umanità.

 

Per questo le sanzioni americane contro Francesca Albanese sono un atto gravissimo contro tutti coloro che difendono libertà e democrazia in ogni angolo del mondo e un favore non solo simbolico all'agglomerato autoritario che lega Israele al complesso industriale militare negli USA, in Europa, Cina e Russia.

 


Come denunciato qualche giorno fa dal Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università di Padova e la Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace:

La Dichiarazione della Missione degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite contro il mandato di Francesca Albanese come Relatrice speciale dell'ONU sulla situazione dei diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati dal 1967 del 1° luglio 2025 costituisce un attacco all’indipendenza e al ruolo di uno dei principali sistemi di garanzia e di monitoraggio del rispetto dei diritti della persona e dei popoli delle Nazioni Unite. Un pilastro vitale del sistema di giustizia internazionale.

Costituisce anche un attacco diretto ad una persona che sta svolgendo con grande professionalità e imparzialità le sue funzioni che trovano il loro fondamento giuridico nei principi e nelle norme enunciati nella Carta delle Nazioni Unite, nel Diritto internazionale dei diritti umani e nelle pertinenti risoluzioni del Consiglio diritti umani e dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

 

L’attacco a Francesca Albanese si inquadra all’interno di un più ampio e strategico attacco degli Stati Uniti nei confronti della Corte penale internazionale e della Corte internazionale di giustizia.

Ci troviamo di fronte ad atti eversivi pari ad un colpo di stato. Un colpo di stato internazionale contro la giustizia, la legalità democratica e il diritto internazionale. E dunque la libertà e la pace.

Oggi, la responsabilità di indagare e punire i crimini è un obbligo giuridico per gli Stati. Né la ragione politica né la ragion di Stato possono essere invocati per non rispettare questo obbligo. Nessuno può essere al di sopra della legge.

Il comportamento degli Stati Uniti erode lo stato di diritto internazionale, cruciale per promuovere la giustizia e la sicurezza globali.


 

Annunciando le sanzioni contro Francesca Albanese. Mark Rubio rivela il carattere tragicomico della diplomazia americana nell'era Trump.

Anziché sanzionare i criminali di guerra come Putin e Netanyahu, gli USA perseguitano individui e istituzioni che difendono i diritti dei più deboli e delle vittime dei crimini israeliani a Gaza e Cisgiordania.

E i criminali ringraziano, candidando con altrettanta tragica comicità Donald Trump al Nobel per la Pace . 

Il cerchio tragico dei criminali e dei potenti che si autoproclamano e autoassolvono.

i. fan.


Key1: Francesca Albanese keywords: Francesca Albanese, Mark Rubio, Israele, Gaza, genocidio, Donald Trump, Netanyahu, Palestina,

Date Created: 10/07/2025 05:34:33


Post recenti

next


/media/tarlahfp/almasri-meloni-tajani.jpg

Oltre Nordio, perché il caso Almasri porta dritto a Giorgia Meloni

Notizie trapelate dalle indagini sul caso Alamsri indicano che il capo staff del ministro Nordio, Giusi Bartolozzi, fedelissima di Giorgia Meloni, ha gestito la scarcerazione del criminale libico

previous


/media/rxuntfia/trump-epstein.jpg

Perché Trump ha ordinato di insabbiare lo scandalo Epstein?

Ora è evidente a tutti, anche ai fans più creduloni, che è stato Donald Trump a dare l'ordine di insabbiare la verità sugli affari illegali e scandalosi di Jeffrey Epstein e sul suo "suicidio" in carcere


---