AGGIORNAMENTO 14/5/2021:
Israele ha ammassato centinaia di carri armati e lanciamissili ai bordi della Striscia di Gaza, mentre dal cielo continuano i bombardamenti.
L'attacco denominato "Operazione Guardiani delle Mura" ha provocato più di 100 morti, ma nessuno sa quanti siano sotto le macerie. Da un momento all'altro il governo di Netanyahu potrebbe autorizzare l'invasione di Gaza reclamata dall'estrema destra come "soluzione finale".
Gli Arabi d'Israele manifestano nelle principali città dopo le offese a Gerusalemme Est e si scontrano con gruppi estremisti di ebrei. Un fronte interno di rivolta sociale che minaccia l'immagine del paese riappacificato.
IL TRAGICO VIZIO DI ISRAELE PER LA GUERRA.
Prima la provocazione israeliana a Sheikh Jarrah (Gerusalemme Est), poi la reazione rabbiosa palestinese, e infine la risposta violenta dell'esercito israeliano.
Il nuovo vecchio capitolo dell'infinita guerra che nessuno vuole evitare. Sulla pelle dei palestinesi.
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Mentre arrivano le immagini di palazzi sbriciolati dalle bombe, le parole del ministro della Guerra israeliano Benny Gantz fanno rabbrividire, ma senza dubbio esprimono con efficacia il senso dei raid militari che Israele conduce contro i palestinesi a Gaza.
Sono parole che dimostrano una cinica volontà omicida. Potrebbero bastare per accusarlo di crimini di guerra.
Sono parole che offendono l'umanità, compreso il popolo ebreo che ha conosciuto l'orrore del "completo silenzio".
La versione inglese riportata dalle agenzie:
“The IDF [Israeli army] will continue to strike and bring complete silence for the long term,” he said, speaking from the southern city of Ashkelon.
“In Gaza, towers are falling, factories are collapsing, tunnels are being wiped out and commanders are being assassinated.”
La traduzione in italiano:
Il ministro della Difesa israeliano, Benny Gantz, ha detto che non esiste una data precisa per porre fine all'offensiva israeliana sulla Striscia di Gaza.
"L'IDF [l'esercito israeliano] continuerà a colpire e portare il silenzio completo a lungo termine", ha detto, parlando dalla città meridionale di Ashkelon.
"A Gaza, i palazzi stanno cadendo, le fabbriche stanno crollando, i tunnel vengono spazzati via e i comandanti vengono assassinati".
Il portavoce dell'esercito israeliano Jonathan Conricus ha detto di aspettarsi che i combattimenti si intensificheranno e, quando gli è stato chiesto di rapporti non confermati secondo cui Hamas potrebbe chiedere un cessate il fuoco, ha detto: "Non credo che i miei comandanti ne siano a conoscenza, o particolarmente interessati".
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Stupidi palestinesi, non lo sapevate che Israele non tollera chi si oppone all'umiliazione, all'espropriazione e all'ingegneria etnica?
Non sapevate che le proteste per l'espulsione delle famiglie palestinesi dal quartiere di Sheikh Jarrah di Gerusalemme est occupata era il segnale che l'esercito israeliano aspettava per iniziare l'ennesima mattanza di Gaza?
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Dalla trappola per topi di Gaza, Hamas ha iniziato a lanciare centinaia di razzi, alla cieca, verso Tel Aviv. Qualcuno ha provocato 6 morti innocenti, danni e paura.
Gli aerei israeliani hanno bombardato Gaza, di cui hanno la mappa millimetrica di tutti i bunker di Hamas, ma per fare sfoggio di potenza bellica hanno abbattuto anche i palazzoni-alveari della popolazione civile, come richiesto dal modello del "strike and bring complete silence for the long term".
In 24 ore si contano quasi un centinaio di morti e migliaia di feriti.
I palestinesi non hanno alcuna speranza.
Da lungo tempo gli israeliani - dentro e fuori Israele - hanno ridotto al "completo silenzio" le diplomazie internazionali. Nessuno osa catalogare le azioni militari contro i palestinesi per quello che davvero sono: violenze e crimini di un esercito di occupazione.
L'amministrazione Biden sta di fatto prolungando le politiche trumpiane, Gerusalemme capitale, armi e assistenza a volontà. All'ONU gli USA hanno bloccato una mozione di condanna delle azioni israeliane, con la scusa che "non aiuta a risolvere i problemi".
I paesi arabi da tempo non hanno più interesse ad agitare strumentalmente la bandiera palestinese e Israele è un partner privilegiato per le tecnocrazie islamiche.
Gli europei, con in testa la Germania della tramontata Merkel, sono schierati dalla parte di Netanyahu per banale opportunismo. Per questo si attengono al "completo silenzio" o tutt'alpiù lanciano qualche battuta di circostanza.
La questione palestinese è un capitolo chiuso. Non c'è alcun pericolo che possa scoppiare un guerra, tanta è la sproporzione delle forze in campo.
A sostenere la causa palestinese sono rimasti solo la Russia di Putin e l'Iran dell'ayatollah Khamenei, ovvero due regimi autoritari che perseguono ben altri interessi nell'area mediorientale.
Tra qualche giorno anche le cronache smetteranno di parlare e raccontare gli strazi e le umiliazioni inflitte dagli israeliani ai palestinesi.
Complete silence for the long term.
i.fan. twitter: menoopiu
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Date Created: 12/05/2021 18:36:07