Los Angeles, il governatore Newsom sfida l'esercito di Trump

Los Angeles, seconda città degli USA per numero di abitanti, da alcuni giorni è l'epicentro dello scontro politico tra Donald Trump e l'America di "Obama e Biden", che nella mente neroniana del biscazziere ora è rappresentata da Gavin Newsom, il governatore della California e papabile candidato alla presidenza USA in un prossimo futuro.

Donald Nerone Trump, visti gli insuccessi su tutti i fronti delle promesse elettorali fatte, ha deciso di stravolgere il palcoscenico che lo vede perdente e noioso, dando fuoco alle polveri.

Ha ordinato all'ICE, l'agenzia Immigration and Customs Enforcements che ormai considera una sorta di "squadrone del terrore" alle sue dipendenze, di fare ampie retate di immigranti nella metropoli con la più alta concentrazione di ispanici e che un tempo era territorio messicano. Si sa che Nerone Trump non sopporta il Messico e ne ha eliminato il Golfo dalle carte geografiche.

In sintesi,

1 - Los Angeles secondo Trump e i MAGA è il principale "santuario" dell'immigrazione - regolare o clandestina - negli Stati Uniti d'America.
Secondo Trump Los Angeles è il laboratorio che Barak Obama ha creato per "sostituire la razza" bianca con i neri e gli ispanici.

2 - Provocare reazioni violente a Los Angeles da parte degli immigrati è molto utile a Donald Trump per mettere in secondo piano i fallimenti della sua politica, sia interna che internazionale. Trump arranca su Ucraina e Gaza, i mercati finanziari non gli credono, l'economia si sta fermando, i dazi sono forieri di caos e danni per tutti, la legge fiscale è contestata anche dai repubblicani, Elon Musk - che ha contribuito non poco alla vittoria del biscazziere - è uscito dalla Casa Bianca sbattendo la porta e lanciando oscure minacce.

Ed ecco allora che ti tira il coniglio fuori dal cilindro.

Nerone Trump appicca l'incendio di Los Angeles per dare la colpa agli immigrati e ricompattare il suo popolo MAGA disorientato dagli insuccessi e dallo scontro con Elon Musk.

Che Los Angeles fosse una polveriera lo sapevano tutti.

Andare a fare retate nei quartieri ispanici a caccia di immigrati da deportare è una provocazione facile e sicura, e dopo le prime reazioni giovanili, ecco che Trump alza il livello dello scontro, manda la Guardia Nazionale in assetto di guerra civile contro i nuclei di immigrati che reagiscono agli arresti della polizia.

I giovani ispanici di Los Angeles sono abituati a menare le mani e a non tirarsi indietro quando c'è da fare casino, bruciano auto e rompono vetrine, la Guardia Nazionale interviene sparando e gli ispanici reagiscono e Trump ci sguazza felice, assieme a tutta la pattumiera mediatica di Fox News.

"Vedete cosa fanno gli immigrati che Biden ha fatto entrare illegalmente nei nostri meravigliosi Stati Uniti?"

E l'America guarda le auto che bruciano e ascoltano Trump che promette di mandare l'esercito e i marines ad arrestare i rivoltosi, e tutto il mondo parla di Los Angeles e degli immigrati violenti, e si dimentica di parlare dell'inflazione, del debito alle stelle, di Wall Street che brucia risparmi, di Putin che lancia missili sull'Ucraina mentre sta a telefono con Donald, e di Netanyahu che sghignazza sui cadaveri dei bambini di Gaza.

"Deportateli tutti", grida Trump eccitato alla vista delle fiamme di Los Angeles che iniziano a diffondersi anche a San Francisco e nel resto della California...

Brucia, brucia, e Nerone Trump suona e canta godendosi la scena, come l'imperatore pazzo che incolpò i cristiani per aver bruciato Roma.

Il governatore della California Newsom è un democratico, e dice che non c'era alcun bisogno di chiamare la Guardia Nazionale per riportare l'ordine a Los Angeles. Bastava la polizia locale e bastava non esagerare con gli arresti indiscriminati da parte degli agenti ICE.

E Donald Trump felice ed inebriato dall'odore di guerra civile accusa Newsom con il suo solito modo volgare e violento, per aizzare il suo popolo Maga e incitarlo a tenersi pronto per bastonare i dem come Newsom, e a trascinarlo in manette.

Newsom non si tira indietro di fronte alle minacce di Trump farlo arrestare il governatore lo sfida: "Venite a prendermi, arrestatemi. Non me ne frega niente, difendo la mia comunità", e dice agli avvocati della California di presentare una denuncia presso la corte federale perché Trump ha violato la legge sull'uso della Guardia Nazionale che dovrebbe intervenire in questioni di ordine pubblico solo se richiesta dal governo locale.

Per tutta risposta Trump manda a Los Angeles anche i marines in assetto di guerra, perché è stanco di usarli solo nei videogiochi, li vuole manovrare dal vivo. Perché - si chiede  Nerone Trump - lasciare il videogioco della guerra solo a Putin e Netanyahu? anche lui ha una guerra da combattere in America. e poi anche contro il Messico, non avete visto che i manifestanti di Los Angeles sventolano bandiere messicane rivendicando la secessione dagli USA?

Una guerra civile per estirpare gli immigrati e i rivoltosi di sinistra, dai pro-Pal agli ecologisti, dai LGBTQ ai Black Matters, trasformare l'inutile Capitol Hill in un proficuo casinò e alla sera nello Studio Ovale discutere con Dio delle imprese e missioni future.

Il Trump golpista è la versione autentica di The Donald, anche a Los Angeles.