Prove di guerra civile a Los Angeles, Trump ci sguazza con l'esercito

Video degli scontri durante le proteste a Los Angeles

Contro le retate anti-immigrati scatenate da Nerone Trump negli USA, esplode la protesta a Los Angeles, con saccheggi violenze e scontri. Trump ha inviato la Guardia Nazionale e ora mobilita i marines, come in una guerra civile

da usatoday

-        Gli scontri tra le forze dell'ordine e i manifestanti si sono intensificati domenica notte, quando le truppe della Guardia nazionale della California sono arrivate a Los Angeles per sedare le dimostrazioni contro la repressione dell'immigrazione del presidente Donald Trump , una mossa che il governatore democratico dello stato ha definito illegale .

Trump ha ordinato il dispiegamento di 2.000 membri della Guardia Nazionale nonostante le obiezioni del sindaco di Los Angeles Karen Bass e del governatore della California Gavin Newsom, che hanno affermato che Trump voleva creare uno "spettacolo".

Il Comando Settentrionale degli Stati Uniti ha dichiarato che circa 300 soldati erano dislocati in tre località nell'area metropolitana di Los Angeles per garantire "sicurezza e protezione delle proprietà e del personale federale".

Newsom ha dichiarato che il dispiegamento della Guardia Nazionale era "illegale" e ha invitato l'amministrazione Trump a revocarne l'ordine in una lettera domenica pomeriggio. Il governatore ha affermato che la decisione rappresenta una "grave violazione della sovranità statale" e ha chiesto al presidente di "restituire il controllo" alla California.

Da USATODAY 

Le proteste a Los Angeles sono passate da piccole a consistenti in tre giorni. Ecco cosa è successo.

Quella che era iniziata come una piccola protesta contro gli arresti degli immigrati si è intensificata nel giro di pochi giorni, dopo che il presidente Trump ha chiamato la Guardia Nazionale.
Elizabeth Weise USA TODAY

Le tensioni a Los Angeles sono iniziate in sordina e si sono intensificate nel corso del fine settimana, con manifestanti e funzionari federali che si sono accusati a vicenda dell'escalation. Sebbene i dettagli stiano ancora emergendo, ecco cosa sappiamo ora sull'evolversi della situazione.

I raid anti-immigrazione a Los Angeles nel pomeriggio del 6 giugno hanno scatenato una piccola protesta. Il giorno successivo, proteste più ampie sono iniziate nella città di Paramount, a sud di Los Angeles, legate alle voci di un possibile raid anti-immigrazione.

Verso sera del 7 giugno, il presidente Donald Trump ordinò a 2.000 membri della Guardia Nazionale di raggiungere la zona. Quella notte, i manifestanti lanciarono pietre, bottiglie e fuochi d'artificio contro gli agenti. Più tardi, quella stessa notte, la polizia locale dichiarò una piccola parte del centro di Los Angeles zona di assembramento illegale e un gran numero di manifestanti fu allontanato.

Ecco una cronologia degli eventi.

Venerdì 6 giugno
Venerdì mattina gli agenti della Homeland Security hanno fermato diverse persone fuori da un Home Depot, appena a ovest del centro di Los Angeles.

Poco più tardi, in mattinata, è avvenuto un altro raid in un negozio di abbigliamento Ambiance nel Fashion District di Los Angeles, in centro. Durante l'operazione, la gente si è radunata intorno agli agenti per fotografarli e filmarli. Sono arrivati ​​anche alcuni manifestanti.

In totale, venerdì l'Immigration and Customs Enforcement degli Stati Uniti ha eseguito quattro diversi mandati di perquisizione a Los Angeles, ha dichiarato un portavoce della Homeland Security al Los Angeles Times . Almeno 44 persone sono state arrestate.

Sabato 7 giugno
Secondo il Los Angeles Times, intorno alle 9 del mattino, gli agenti della Border Patrol si sono radunati in un parco uffici industriale recintato a Paramount, un sobborgo latino a sud del centro di Los Angeles.

Sui social media si è sparsa la voce che erano in programma delle retate in un vicino Home Depot e i manifestanti hanno iniziato a radunarsi, anche se non sembra che i funzionari abbiano interagito con gli immigrati nel negozio.

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Secondo il Dipartimento della Sicurezza Nazionale , sabato sera i rivoltosi hanno circondato l'edificio dei servizi per l'immigrazione e il centro di detenzione, "hanno aggredito gli agenti delle forze dell'ordine dell'ICE, tagliato pneumatici, profanato edifici e proprietà finanziate dai contribuenti".

In risposta, Trump ha firmato un memorandum presidenziale che prevedeva l'invio di "almeno" 2.000 soldati della Guardia Nazionale a Los Angeles.

In una dichiarazione, la Casa Bianca ha affermato che "folle violente hanno attaccato ufficiali dell'ICE e agenti delle forze dell'ordine federali impegnati in operazioni di deportazione di base a Los Angeles, California", rendendo necessario l'impiego di personale.

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Domenica 8 giugno
La mattina presto dell'8 giugno, diverse decine di soldati della Guardia Nazionale sono arrivati ​​al Metropolitan Detention Center, a tre isolati dal Municipio di Los Angeles. Alle 10:30, ben 300 membri della Guardia Nazionale della California erano stati schierati in tre diverse zone della città.

Folle di manifestanti hanno iniziato ad arrivare nell'area intorno al complesso federale – che comprende principalmente edifici comunali, statali e federali – intorno a mezzogiorno. Le proteste non sono state diffuse e la maggior parte della città era silenziosa.

La situazione ha iniziato a degenerare nel corso del pomeriggio. Molti manifestanti sventolavano bandiere messicane o bandiere ibride messicano-americane e scandivano slogan anti-ICE. Alcuni sono stati anche visti lanciare bottiglie d'acqua e altri oggetti contro agenti e veicoli delle forze dell'ordine.

I video condivisi sui social media e le riprese delle emittenti televisive locali mostravano agenti in tenuta antisommossa, con il rumore delle granate stordenti in sottofondo.

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Secondo quanto riportato dal Los Angeles Times, truppe della Guardia Nazionale e auto blindate erano di stanza in un parco commerciale che ospita un ufficio del Dipartimento della Sicurezza Interna nella città di Paramount.

Alle 6:30, la polizia di Los Angeles ha dichiarato che "diverse persone sono state arrestate" nella zona del Civic Center.

Alle 20:00, le autorità sono intervenute aggressivamente con granate stordenti e lacrimogeni, costringendo centinaia di persone a fuggire, con gli occhi pieni di lacrime. Gli elicotteri sferragliavano sopra la testa mentre i manifestanti fuggivano dalla zona tra il suono dei clacson e gli applausi periodici.