Nei primi giorni della barbarica invasione russa dell'Ucraina Putin agitava la minaccia nucleare a scopo di dissuasione.
"Se qualcuno si azzarda ad intervenire mentre violentiamo Kyiv - era questo il messaggio del criminale - sarò costretto a schiacciare il bottone".
Mentre pronunciava queste terribili frasi, una lacrimuccia solcava il viso imbellettato e ai maggiordomi Shoigu e Gerasimov veniva ordinato di alzare il livello "di allerta nucleare" in tutta la Russia.
Merito di Putin averci ricordato che la minaccia di una guerra nucleare è una cosa seria.
Fa molta paura in tutto il mondo, perché anche i topi si rendono conto che con 20000 testate atomiche sparse sulla Terra, in gran parte tra USA e Russia, non c'è da stare sicuri nemmeno nei bunker.
Il frasario che accompagna la minaccia della Terza Guerra Mondiale, ovvero la Prima e Ultima Guerra Nucleare, è molto ampio ed efficace.
"La guerra successiva sarà combattuta con le pietre" in caso di conflitto atomico.
"Nè vinti né vincitori" ma solo una distruzione totale dell'umanità.
La minaccia di Putin dopo l'invasione dell'Ucraina ci ha colti impreparati. Vivevamo da almeno 50 anni nella convinzione che i missili con le bombe atomiche fossero strumenti di deterrenza, un modo per scongiurare una guerra mondiale, limitando i conflitti a situazioni locali con "solo" qualche centinaio di migliaia di morti.
Afghanistan, Iraq, Balcani, Cecenia, Siria, Libia, Medio Oriente, Yemen, Corno d'Africa, Centro Africa, Sud Est asiatico, senza contare le decine di golpe su procura in tante altre parti del mondo, hanno dimostrato in passato l'impossibilità di una guerra mondiale nucleare e l'efficacia dell'equilibrio del terrore nel garantire la pace tra le superpotenze atomiche.
Ma nonostante l'ampia e infondata convinzione dell'impossibilità della catastrofe nucleare ("nessuno è così scemo da suicidare l'umanità") non si può sottovalutare e scherzare sulla guerra nucleare o sulla legittima e giustificata paura che genera nell'opinione pubblica di qualsiasi paese.
La minaccia di Putin ha sovvertito quel ragionamento, anche se molti stentano a rendersene conto. "Scateno una guerra, anche nucleare se necessario - ha dichiarato Putin - pur di affermare gli interessi della Russia". Spazzato via l'utilizzo in chiave deterrente della minaccia nucleare, resta quello effettivo: la guerra atomica è possibile, "quindi non intralciate la mia guerra convenzionale contro l'Ucraina"
L'efficacia della minaccia di Putin è stata ripresa dai suoi sostenitori e anche dai "pacifisti tradizionali".
Meglio sottomessi a Putin che radioattivi. Disarmare Zelensky per fermare la guerra. Le armi all'Ucraina sono un passo verso la guerra nucleare.
Affermazioni perentorie che è impossibile non condividere, se si ritiene che Putin possa davvero scatenare la guerra nucleare o che non sia possibile fermarlo in altro modo se non arrendendosi preventivamente.
La minaccia nucleare di Putin era quasi scomparsa dai radar nelle settimane a ridosso dei massacri di Bucha e Mariupol.
L'orrore scoperto in quei giorni faceva rabbrividire e indignare al punto da chiedersi quale differenza ci fosse con lo sterminio atomico o chimico.
Nelle ultime ore, iniziata la fase 2 nel Donbass, che per la popolazione civile ucraina è uguale alla fase 1 , il truce mastino di Putin Lavrov rinnova la minaccia iniziale, con piccole ma importanti variazioni sul tema.
Una specie di variante del virus nucleare di due mesi fa.
Dice Lavrov a USA ed Europa: "se continuate a dare armi a Zelensky si richia la Terza Guerra Mondiale, ovvero la guerra nucleare". Prima la si rischiava nel caso in cui la NATO fosse intervenuta direttamente, ora si rischia a dargli le armi per difendersi...
"Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, durante un'intervista televisiva lunedì, ha avvertito che i rischi di un conflitto nucleare sono "considerevoli" e che il conflitto in Ucraina "rischia di degenerare in una terza guerra mondiale".
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La variante rispetto alla prima minaccia consiste secondo Lavrov nel fatto che la NATO ha trovato un modo surrettizio di intervenire a fianco dell'Ucraina senza dare nell'occhio (?!) cioè senza un intervento formale delle sue truppe.
Quindi la minaccia iniziale non è stata presa nella dovuta considerazione e allora - dice Lavrov - siamo costretti a reiterarla, ma con l'aggravante che anche altri paesi si unirebbero alla Russia.
Esplicito riferimento alla Cina il cui intervento trasformerebbe la guerra in Ucraina in Terza Guerra Mondiale, che in teoria potrebbe anche essere senza armi atomiche ma che comunque sarebbe distruttiva per l'Europa, principale campo di battaglia.
La nuova minaccia o variante è stata subito ripresa, quasi fosse stata concordata, dalla Cina.
Gli esperti militari cinesi, ovvero i megafoni di regime di Xi Jinping hanno avvisato che "La possibilità che la Russia usi armi nucleari esiste da sempre, ma ora è aumentata in modo pericoloso".
"Song Zhongping, un esperto e commentatore militare cinese, ha visto le osservazioni di Lavrov come "un avvertimento" alla NATO di smettere di coinvolgersi nel conflitto sempre più a fondo.
Gli Stati Uniti hanno reso l'Ucraina un membro de facto della NATO, poiché non c'è mai stato un membro in particolare della NATO che abbia ricevuto così tanto sostegno dagli Stati Uniti e da altri membri dell'alleanza come ha fatto l'Ucraina, soprattutto in termini di equipaggiamento militare, ha detto Song."
Alla luce di tutti questi segnali, la Russia è "preparata al peggio" - come ha avvertito il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov - "un reale pericolo di una terza guerra mondiale", che non avrà vincitori, ha osservato Song.
Gli Stati Uniti non vogliono che il conflitto venga risolto presto attraverso negoziati e Lavrov ha affermato che "la vera posizione dell'Ucraina è determinata a Washington, Londra e altre capitali occidentali".
La Russia ha chiarito che non può perdere. Se entrambe le parti mantengono posizioni dure, il campo di battaglia potrebbe essere l'intera Europa, causando enormi disastri a tutti quei paesi europei e al mondo intero, ha avvertito Song.
Ci eravamo illusi che l'invasione di Ucraina potesse trasformarsi in una eroica resistenza contro gli orchi di Putin.
Dobbiamo invece rassegnarci agli scenari peggiori e decidere, in fretta, se eleggere Alessandro Orsini Presidente della Repubblica italiana o se morire sotto una bomba atomica.
i.fan. twitter: menoopiu
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Date Created: 26/04/2022 17:43:47