A metà marzo, mentre l'orco di Putin Omurbekov a Bucha iniziava il tiro a bersaglio contro donne, bambini e anziani, l'ex cancelliere tedesco e ancora influente boss SPD Gerhard Schröder si recava a Mosca da Putin. Una missione che non aveva lo scopo di chiedere al macellaio russo di ritirarsi dall'Ucraina, bensì quello di definire una linea comune per fermare le manovre europee contro il gas russo e le sanzioni decise dall'Europa a cui la Germania si doveva faticosamente adattare.
Tutti abbiamo pensato che Gerhard Schröder fosse al Cremlino per difendere i suoi interessi economici personali, essendo tra gli amministratori di Rosneft e di Nord Stream 2. Interessi che in parte coincidevano anche con quelli della Germania e dell'economia europea. Interessi che quindi potevano avere una qualche ragione di essere, facendo comunque il muso duro a Putin in difesa dell'Ucraina.
Sbagliato. Illusi.
Gerhard Schröder era a Mosca per un banale motivo: era andato a prendere gli ordini al Cremlino, direttamente dal suo capo Vladimir Putin, perché una discussione così importante per entrambi andava fatta faccia a faccia, senza possibili intercettazioni o interpreti.
Il valore politico-economico di Schröder per Putin è enorme, più di 10 Moskva in un colpo solo.
Una buona parte del Potere del criminale russo deriva dall'amicizia e dalla coincidenza di interessi che il socialdemocratico tedesco ha garantito al Cremlino negli ultimi 20 anni, prima come leader SPD e Cancelliere e poi come influente uomo d'affari e di intrecci geopolitici. Non è un caso che Schröder sia entrato in Rosneft solo dopo pochi mesi dalla fine del suo mandato a Berlino.
Il viaggio a Mosca di Gerhard Schröder è stato l'inizio della sua fine, culminata con un articolo del New York Times dall'eloquente e duro titolo "The ex- Chancellor who became Putin's Man in Germany".
Colpito e affondato, perchè dopo l'articolo del NYT anche la stampa europea e tedesca hanno iniziato a dire quello che prima non osavano. E i politici si sono immediatamente dovuti accodare nella condanna del "uomo di Putin".
Il quale ha provato a giustificarsi e a minimizzare ...
«L’ordine dei massacri non è arrivato da Putin»
Nel colloquio con la corrispondente da Berlino del quotidiano americano, Schröder infatti contesta con forza che a Bucha, l’esercito russo abbia massacrato i civili, come confermato anche da testimoni internazionali, sostenendo che «la cosa va indagata». E in ogni caso, ha aggiunto, «non credo che l’ordine sia venuto da Putin, ma da un livello più basso». L’ex cancelliere rifiuta di ammettere alcun errore nella politica verso Mosca durante il suo cancellierato, che gettò le basi per una sempre più forte dipendenza della Germania dalle forniture di gas e petrolio russi, soprattutto con i due progetti del Nord Stream 1 e 2: «Negli ultimi trent’anni è stata una linea sostenuta da tutti, nessuno ha fatto obiezioni, né la Cdu, né l’industria. Ora all’improvviso fanno tutti i saputelli», dice Schröder in una chiamata di correo, che in effetti tocca il nervo scoperto dell’intero sistema-Germania.
Persino Olaf Scholz, l'attuale cancelliere che ha fatto carriera nella SPD di Schroder e anello naturale della catena di ricatto di Putin, ha dovuto cedere alla marea montante di proteste guidate dagli alleati di governo verdi e liberali a cui si è accodata anche una minoranza SPD.
Dopo le dichiarazioni di Schröder, i politici dell'SPD e della CDU hanno discusso delle conseguenze per l'ex cancelliere. "Gerhard Schröder sta danneggiando il nostro Paese", ha twittato Michelle Müntefering, membro dell'SPD del Bundestag .
Il principale candidato dell'SPD nello Schleswig-Holstein, Thomas Losse-Müller, ha detto a SPIEGEL che Schröder non ha più avuto un ruolo politico e che era un lobbista pagato per le società russe.
La leader dell'SPD Saskia Esken ha chiesto a Schröder di lasciare il partito , chiarendo che non credeva alle sue giustificazioni di Putin.
Secondo Esken, il processo di espulsione del partito è già iniziato, "la decisione è chiara".
"Gerhard Schröder ha agito solo come uomo d'affari per molti anni, e dovremmo smettere di percepirlo come un anziano statista, come un ex cancelliere".
Un esponente della Cdu Hendrik Wüst, principale candidato alle elezioni statali del Nord Reno-Westfalia, ha definito "inquietanti" le dichiarazioni di Schröder e ha invitato i colleghi dell'SPD a "seguire le loro parole indignate con i fatti".
La giornalista di Der Spiegel Anna Clauss definisce il comportamento di Schröder una "discesa nel palco dei burattini di Putin". Vede le attuali dichiarazioni nel testo del NYT come una prova dell'urgente necessità di una politica estera femminista. "Chiunque legga la storia si imbatterà ovunque in scene di fraternizzazione tra Putin e Schröder".
Lo smascheramento Gerhard Schröder uomo di Putin è un colpo pesante contro Putin, perchè manda in fumo 20 anni di lavorio sotterraneo, di strategie e affari.
La Quinta Colonna russa nel cuore (e nella mente) dell'Europa.
Quella che doveva garantire al criminale di guerra Putin che, una volta passata la reazione emotiva suscitata dagli orrori della guerra, tutto si sarebbe ricomposto come prima, un pò di business, tanta ipocrisia e totale impunità per i crimini compiuti.
Ora si può ben dire che la Quinta Colonna russa in Europa di stanza a Berlino e Francoforte è stata annientata.
Mario Draghi in quarantena è soddisfatto, e lo è persino Macron dopo lo scampato pericolo Le Pen.
La Germania (e l'Europa) si è liberata da uno dei principali equivoci della sudditanza a Putin ed ora forse si può iniziare a parlare un pò più apertamente e concretamente di come aiutare l'Ucraina a trovare pace e indipendenza. Forse anche per questo il mastino Lavrov ha ripreso ad abbaiare di Terza Guerra Mondiale.
i.fan. twitter: menoopiu
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Date Created: 26/04/2022 09:27:42