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Meloni su Fuga di Artem Uss e Servizi Segreti Russi + Italiani


i.fan. - 14 Aprile 2023 - aggiornato il 16/04/2023 15:43:43 ID: 3726


aggiornamento - Meloni: il fatto è abbastanza grave, Nordio conosceva i rischi di fuga di Uss.

Dopo 3 settimane di grave silenzio, Giorgia Meloni si presenta al Copasir per raccontare quello che sa sulla fuga del trafficante russo Artem Uss e sul ruolo dei servizi segreti russi e italiani: "Io non c'ero, chiedetelo ai magistrati"


Giorgia Meloni Ancora Bugie sulla Fuga di Artem Uss

15 aprile


- I giornalisti chiedono a Giorgia Meloni in Etiopia chiarimenti sulla fuga del trafficante russo ARTEM USS. E Meloni più parla più diventa 'abbastanza' imbarazzante: "Sicuramente il fatto è 'abbastanza' grave, mi riservo di parlarne col ministro Nordio per capire bene come sono andate le cose, sicuramente ci sono anomalie. La principale anomalia credo sia la decisione della corte di appello di tenerlo ai domiciliari con motivazioni discutibili,  anche quando c’era una sentenza sull’estradizione: credo che il ministro abbia fatto bene ad avviare un’azione disciplinare e bisogna fare chiarezza". "Noi non eravamo stati informati dalle altre intelligence sulla natura della figura (bugia o scaricabarile su Elisabetta Belloni?) di Artem Uss, sapevamo che c’era una richiesta da parte americana, legata però a questioni di frode fiscale (?!?)".

Tra qualche giorno Meloni confesserà di non sapere chi è Putin.


 

aggiornamento -  Nordio è il ministro della Giustizia del governo Meloni e dai suoi uffici il 6 dicembre 2022 partì la risposta alla lettera agli americani che erano preoccupati da una possibile fuga di Artem Uss dagli arresti domiciliari

«Questo ministero rappresenta che nell’ordinamento giuridico italiano la misura cautelare degli arresti domiciliari, che nel caso di Artem Uss è resa più sicura dall’applicazione del braccialetto elettronico, è in tutto equiparata alla misura della custodia in carcere»

Inoltre il ministero aveva la facoltà di opporsi all'ordinanza di arresti domiciliari disposta dai magistrati di Milano e trattenere Uss in carcere, ma non si avvalse di questo suo potere. Perché?

Qualcuno aveva fatto pressioni sul ministero, minimizzando le preoccupazioni del Dipartimento di Giustizia americano.

Quel qualcuno era in contatto con i servizi russi i quali stavano già preparando il piano di fuga per conto del Cremlino, dopo che l'ordine di "salvare il soldato Artem" era stato impartito da Putin in persona.


Quel qualcuno agiva per conto di ambienti politici italiani, trasversali ma ben radicati nello schieramento di maggioranza del governo Meloni.


In sintesi, le squadre di agenti segreti russi in territorio italiano si sono mosse come se fossero a casa loro per organizzare la fuga di Uss fino in Serbia e poi a Mosca. Una familiarità garantita da un prolungato e stretto rapporto con i servizi di sicurezza italiani, grazie a personaggi che hanno fatto carriera nel corso di molte maggioranze di governo, da Berlusconi a Renzi fino all'epoca di Salvini-Conte e Salvini-Meloni.

Tra questi personaggi spicca l'attuale direttrice del DIS Elisabetta Belloni, di cui restano memorabili i "resoconti" sull'omicidio di Giulio Regeni da parte dei servizi di Al Sisi, quando era segretaria generale della Farnesina durante il governo Renzi.


 

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Le parole di Giorgia Meloni sulla fuga dall'Italia del trafficante russo Artem Uss sono peggiori del silenzio, mantenuto per 3 settimane.

Meloni le avrebbe pronunciate ieri in una audizione del Copasir - comitato parlamentare per la sicurezza - convocata appositamente per conoscere la versione del governo sul grave "caso Uss" che ha permesso ai russi di cantare vittoria nei confronti delle sanzioni applicate da USA e Europa dopo l'invasione dell'Ucraina.

Artem Uss era riuscito a fuggire il 23 marzo scorso dall'arresto domiciliare, concesso da magistrati superficiali o complici, in una località vicino Milano grazie al dispiegamento operativo di agenti segreti russi in territorio italiano.


Fuga di Artem Uss, i Servizi Italiani Sapevano, Vero Meloni?


 


 

Questa verità ovvia e incontrovertibile inizia ad affiorare anche dalle ammissioni tardive e imbarazzate degli inquirenti ma viene sfacciatamente negata o sottaciuta da Giorgia Meloni, primo ministro di un governo di incapaci, la quale davanti ai membri del Copasir non trova di meglio che addossare la colpa della fuga di Artem Uss "ad un'altra istituzione dello Stato", lasciando intendere che si tratti della Magistratura. Ipotesi rafforzata dall'ispezione disposta dal ministro della Giustizia Nordio nei confronti dei magistrati che hanno consentito i domiciliari per il trafficante russo.

In sintesi la verità di Giorgia Meloni sulla vicenda Uss si riassume in "è tutta colpa dei magistrati, il governo non c'entra e i servizi segreti italiani erano all'oscuro di tutto".


Quest'ultima considerazione è la conseguenza delle prime due affermazioni, ma risulta anch'essa palesemente falsa e incredibile.

Tutti erano consapevoli dell'importanza dell'uomo arrestato il 17 ottobre all'aeroporto di Milano, tutti sapevano che gli USA ne avevano richiesto l'estradizione con capi di accusa molto gravi e rilevanti in questa fase di guerra tra Russia e Ucraina.


Nessun governo, nessuna agenzia di intelligence avrebbero mai potuto e dovuto lasciare che ad occuparsi del caso Uss fossero solo dei magistrati in punto di diritto.


Se questo è accaduto in Italia, mentre governa Giorgia Meloni, è solo perché qualcuno è intervenuto a diversi livelli per fare in modo che la fuga del trafficante Uss, figlio di un uomo della nomenclatura di Vladimir Putin, fosse agevolata e resa possibile.


 

Giorgia Meloni davanti ai membri del Copasir, accompagnata da Alfredo Mantovano (uomo ombra del governo con delega sui servizi segreti) e da Elisabetta Belloni responsabile del DIS (coordinamento dei servizi segreti italiani), nega ogni responsabilità ovvero afferma che il governo Meloni NON era consapevole dell'importanza di Artem Uss.

Giorgia Meloni in pratica sceglie la strada di autoaccusarsi di incompetenza, relegando il caso Uss ad una inverosimile sequenza di sottovalutazioni e superficialità.

Perché? Chi e cosa vuole coprire Giorgia Meloni con le sue omissive affermazioni? forse qualcuno dei suoi alleati di governo alle dipendenze di Salvini o Berlusconi, entrambi notoriamente legati al dittatore russo Putin, e quindi ricattabili, e quindi disponibili a "suggerire" la migliore via di fuga per il trafficante Uss?

E perché il presidente del Copasir Guerrini, esponente del PD e ex ministro della Difesa si è affrettato a smentire le notizie di stampa che riportavano le dichiarazioni di altri membri del Comitato sulle frasi accusatorie di Meloni verso i magistrati di Milano?

E la responsabile del DIS Elisabetta Belloni, nominata da Mario Draghi con il gradimento del centrodestra, cosa ha raccontato a discolpa dei servizi segreti italiani che si sono visti sfilare sotto il naso decine di agenti russi senza accorgersene (o aiutandoli ad organizzare la fuga di Uss)?

Che cosa sa la nostra "intelligence" a proposito degli "amici stranieri" a cui papà Uss ha rivolto un pubblico ringraziamento?

Elisabetta Belloni dovrebbe quanto meno rassegnare le dimissioni, ma nessuno gli chiederà di farlo.

Lo "scandalo Uss" è solo agli inizi ma qualcuno, da Meloni a Renzi passando per Salvini e Berlusconi, farà di tutto per insabbiarlo al più presto.


 

i.fan. twitter: menoopiu


Key1: keywords: Putin, Guerra Russia-Ucraina, governo Meloni, Servizi Segreti italiani, Artem Uss, sanzioni Russia,

Date Created: 14/04/2023 15:29:15


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