Il 10 ottobre del 2022, quasi 8 mesi dopo l'inizio dell'invasione, Vladimir Putin dichiarerà ufficialmente guerra all'Ucraina, come se fino ad oggi i suoi orchi a Bucha, Mariupol o Izyum avessero solo seminato fiori.
Mostro Putin dichiarerà la guerra senza nessuna riunione del suo "Consiglio di Sicurezza" al Cremlino, smentendo la precedente convocazione per discutere l'esito delle indagini sull'esplosione al Ponte Kerch in Crimea, orgoglio della nazione russa sfigurato da un camion-bomba spedito dagli agenti di Zelensky.
Il dittatore non incontrerà nemmeno il suo apparente Ministro della Difesa Shojgu, ormai relegato nella categoria degli zombies.
L'attentato "terroristico contro la Madre Russia" chiama direttamente in causa lo Zar Supremo e secondo Putin non ammette altra possibilità che quella di una risposta forte, chiara, devastante per distruggere i suoi mandanti, Zelensky e il popolo ucraino.
Una RISPOSTA NUCLEARE, l'Armageddon temuto da Biden e da tutto il mondo.
In attesa dell'annuncio ufficiale, il boss di Mosca ha già sguinzagliato il suo mastino Medvedev che senza alcun dubbio non aspettava altro: "Questo è un atto terroristico, un sabotaggio commesso dal regime criminale di Kyiv. Non c'è dubbio... La risposta della Russia a questo crimine non può che essere la distruzione diretta dei terroristi. Proprio come è accettato nel mondo ... questa è la reazione che i 'cittadini russi' si aspettano dal Cremlino".
DICHIARAZIONE DI GUERRA E USO DI MISSILI NUCLEARI
Non si sa a che ora Putin pronuncerà la sua dichiarazione di guerra.
Probabile che scelga il dopo cena, presentandosi a dare la buona notte con la sua solita postura cinerea intercalata da sospiri di finto rammarico.
Mostro Putin annuncerà che Zelensky non gli ha lasciato altra scelta se non quella della guerra, combattuta con tutte le armi di cui la "Madre Russia" dispone, comprese quelle nucleari tattiche e strategiche.
Forse lascerà qualche ora di tempo ai generali di Kyiv per issare la bandiera bianca su piazza Maidan prima di raderla al suolo con un fungo nucleare.
- Dove e come verranno lanciate le bombe nucleari?
- Quali effetti avranno sulla popolazione civile? e sulle strutture militari ucraine?
- Quale sarà la risposta della NATO?
- Come reagirà il Presidente USA Joe Biden?
48 ore prima c'era stata la nomina del nuovo comandante dell'esercito russo in Ucraina ...
GENERALE SERGEI SUROVIKIN CAPO MACELLAIO UNICO DI PUTIN
09/10/2022 - Il giorno in cui Zelensky faceva esplodere un camion sul ponte di Crimea, Vladimir Putin si rassegnava a cedere il bastone del comando militare delle operazioni di macelleria in Ucraina ad un unico generale, tale Sergei Surovikin, finora comandante in capo delle forze aerospaziali, dopo una proficua esperienza di macelleria in Cecenia e Siria (come molti altri). Da "ragazzo" partecipò al tentato golpe contro Gorbaciov.
Sergei Surovikin viene descritto come "il più duro e spietato" tra i macellai di Putin, il quale finora non aveva mai voluto dare il comando delle truppe in Ucraina ad un unico generale perchè preferiva essere lui il solo a decidere strategie e tattiche della guerra.
Ma i pessimi risultati della Battaglia del Donbass e il crescente malumore dei vertici militari e dell'opinione pubblica hanno costretto Putin a nominare un "capo macellaio", che ovviamente farà anche da capro espiatorio in caso di insuccesso.
I fornitori di carne da macello Kadyrov e Prigozhine si sono subito rallegrati per la scelta di Putin. Un passo di lato o un colpo di mano?
i.fan. twitter: menoopiu
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Date Created: 10/10/2022 07:30:27