PROCESSO CHAUVIN, UNA RAGAZZA TESTIMONE CHIAVE CONTRO LA POLIZIA RAZZISTA


i.fan. - 30/03/2021 - aggiornato il 04/05/2022 19:22:34


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Darnella Frazier, una ragazza di 18 anni, è la testimone chiave nel processo contro Derek Chauvin per l'omicidio di George Floyd. E' lei che ha girato il video di Chauvin con il ginocchio sul collo di George che implora "I can't breathe"



Darnella Frazier aveva 17 anni quando il 25 maggio 2020 ha girato il video che avrebbe fatto indignare l'America e il mondo, quello che ritrae a Minneapolis l'agente Derek Chauvin mentre per più di 9 minuti preme il ginocchio sul collo di George Floyd, fino alla morte.


Darnella Frazier martedì è stata chiamata a testimoniare al processo contro Chauvin.

george floyd

Ha descritto con le parole quello che il suo video aveva già testimoniato con tanta esplicita crudezza.


"Quando guardo George Floyd, vedo mio padre, vedo i miei fratelli, i miei cugini, i miei zii", ha detto Frazier. Ha raccontato che ci sono state notti in cui è "rimasta sveglia a scusarsi con George Floyd per non aver fatto di più".

Quel 25 maggio, Darnella stava accompagnando sua cugina di 9 anni nella vicina Cup Foods quando ha visto "un uomo terrorizzato, impaurito, che implorava per la sua vita".

Mentre diceva queste parole, Darnella ha iniziato a piangere.

Ha fatto entrare sua cugina in un negozio, per non farla assistere alla scena.

"Non era giusto", ha detto. "Stava soffrendo, stava soffrendo." riferendosi a George Floyd schiacciato a terra da Chauvin, mentre altri 3 agenti tenevano a bada la folla che si era radunata attorno.


Darnella ha ripetuto di aver sentito George implorare "I can't breathe" per 20 volte, prima di essere ammutolito dalla morte.


La ragazza ha fornito una testimonianza preziosa anche su un altro aspetto controverso, su cui la difesa del poliziotto assassino gioca una parte delle sue carte, cercando di accreditare la versione che gli agenti siano stati intimiditi dalla folla che si era radunata attorno, e per questo avrebbero perso il proprio auto-controllo.


Nessuno ha minacciato la polizia o è diventato violento nei confronti degli agenti. L'unica violenza a cui ho assistito - ha detto Darnella- era "della polizia, di Chauvin e di (Tou) Thao". Thao era l'agente che si trovava tra Chauvin e la folla, a cui intimava di non avvicinarsi e di stare indietro.


"Mi sono sentita minacciata quando gli agenti hanno messo le mani sui loro spray chimici mentre quelli del gruppo hanno cercato di avvicinarsi a Chauvin e Floyd. "Non capivo nemmeno perché fosse necessario il manganello".


Chauvin ha continuato a schiacciare il collo di Floyd con il ginocchio mentre la folla attorno lo esortava a controllare il polso per verificare che non fosse morto. Mentre la folla gli chiedeva di smetterla, Chauvin schiacciava ancora più forte con il ginocchio"

Al controinterrogatorio, l'avvocato difensore di Chauvin, Eric Nelson ha chiesto a Darnella se la folla diventasse più rumorosa "con il passare del tempo, mentre l'incidente andava avanti". Una domanda subdola, per avvalorare la tesi che i poliziotti fossero in preda alla paura e incapaci di rendersi conto di quanto stava accadendo, per colpa della folla .

Frazier ha affermato che la folla ha rumoreggiato solo quando si è resa conto che Floyd era diventato insensibile, cioè morto.

"Quello che abbiamo visto è come abbiamo reagito", ha risposto la ragazza a Nelson. "Come hai detto tu, il video parla da solo."

Darnella Frazier, 18 anni, con un enorme coraggio, accusa la polizia americana, con il video e con le parole.

Il processo per l'omicidio di George Floyd è al secondo giorno, ma è come se tutto fosse già stato detto e visto.

i.fan. twitter: menoopiu


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Date Created: 30/03/2021 22:17:02


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