Scelti i 15 giurati che dovranno formulare il verdetto su Derek Chauvin per la morte di George Floyd, incidente o sadismo razzista?
Dopo settimane di selezione, i membri della giuria per il processo contro l'agente di polizia Derek Chauvin sono stati nominati.
Sono 12 effettivi, due supplenti e un sostituto eventuale. Sono tutti di Minneapolis, la città dove Floyd è stato ucciso e della contea di Hennepin.
Nove donne e sei uomini, 60% bianchi, 27% neri, 13% meticci. Una composizione razziale che sovrastima la componente non-bianca, e potrebbe influenzare il verdetto, e ha già scatenato le proteste dei gruppi suprematisti di destra.
Derek Chauvin
Derek Chauvin ha schiaccciato con il ginocchio il collo di George Floyd per 9 minuti, anche dopo che il povero George aveva smesso di lamentarsi "I can't breathe", perché già morto.
La polizia USA è sul banco degli imputati, a fianco di Chauvin.
Il movimento "Defund the police", diventato virale nell'estate del 2020, ha ancora un ampio sostegno nell'opinione pubblica e tra i deputati democratici.
Lo Stato di Minnesota ha dovuto riconoscere 27 milioni di dollari alla famiglia Floyd per la morte di George. Una cifra enorme, che per la giurisprudenza americana equivale all'enorme responsabilità e vergogna suscitata dal comportamento criminale della Polizia.
Dopo la morte di Floyd e i frammenti di verità sulla morte di Breonna Taylor, fucilata "per errore" nel suo appartamento, la polizia è costretta suo malgrado ad aggrapparsi a Chauvin.
Non può permettersi di difenderlo a spada tratta, ma non può nemmeno abbandonarlo al suo destino, perchè una condanna pesante di Chauvin sarebbe un atto politico contro tutto il sistema.
Dall'altra parte, l'America di Joe Biden non può permettersi una sentenza che riduca la responsabilità di Chauvin e assolva i metodi violenti del sistema di polizia, dopo che Donald Trump è stato cacciato anche grazie al risveglio delle coscienze provocato dalla morte di Floyd e dalle proteste dei Black Lives Matter.
Il processo Chauvin sarà lo specchio dell'America post Trump.
I conservatori e la destra estrema auspicano un verdetto che riconosca le attenuanti a favore dell'agente. Si è trattato di un incidente sul lavoro, non di un atto deliberato di crudeltà contro un uomo di colore.
George Floyd sarebbe morto, secondo l'America razzista, per aver ingerito troppi farmaci. Il ginocchio di Chauvin non lo avrebbe soffocato. E poi era un piccolo delinquente abituale, non un sant'uomo.
Sentire queste affermazioni riproposte nell'aula di tribunale susciterà un'ondata di rabbia, non solo in America.
Se poi queste affermazioni dovessero convincere anche la maggioranza dei membri della giuria, si scatenerebbe di nuovo un'ondata di proteste, si scriverebbe un'altra pagina di ingiustizia, sarebbe come uccidere George Floyd una seconda volta.
UsaToday descrive le storie dei membri della giuria selezionati:
Chi sono i membri della giuria nel processo a Derek Chauvin
mentre i media della destra trumpiana, guidati da Foxnews sono schierati per riconoscere le attenuanti a favore di Chauvin.
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Date Created: 29/03/2021 07:25:03