TECNICO O POLITICO, IL DRAGHI E' BIFRONTE


i.fan. - 04/02/2021 - aggiornato il 12/05/2021 21:56:41

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Renzi confessa di aver fatto fuori Conte su commissione. Il Recovery Fund è un cavallo di Troia.

Il giorno dopo aver ricevuto l'incarico da Mattarella, Mario Whateverittakes Draghi non ha ancora capito che tipo di governo fare: solo tecnici di alto profilo o anche politici di basso rango?



Mario Draghi tecnico o politico - bifronte

Aggiornamento: in un'intervista a Repubblica Renzi confessa di aver fatto fuori Giuseppe Conte su commissione, per conto di chi da molto tempo vuole Mario Draghi al governo. Il Recovery Fund è solo un cavallo di Troia.

Ancora sotto sciok (because) per il fallimento del Conte Ter e il rapidissimo incarico di Mattarella a Mario Draghi, il ministro degli esteri Luigi Di Maio ha alzato timidamente la manina e ha fatto una banale e ingenua domanda:

"scusate, non ho capito che tipo di governo sta cercando di fare Mario Whateverittakes Draghi. E' un governo tecnico, cioè i ministri se li sceglie fuori dal Parlamento, oppure è politico e allora gli skill e i nomi dei successori del Conte Bis vanno concordati con noi?"


La domanda di Luigino si è rivelata imbarazzante anche per il Presidente Mattarella che nella sua dichiarazione di investitura di Draghi aveva parlato di "governo di alto profilo", senza specificare se tecnico o politico.


"Draghi è un tecnico o un politico? Boh?". Cominciamo bene, se il Conte Bis era in confusione mentale, il nascituro Draghi Uno deve ancora capire su quale pianeta intende stabilirsi.


La risposta alla domanda di Di Maio, che poi è anche quella degli Zingaretti-Bettini-Franceschini, è decisiva per le decisioni che il Movimento 5 Stelle dovrà prendere, ed è strano che Mattarella non abbia fatto trapelare subito una versione adeguata, in modo da prevenire i dubbi e facilitare la strada a Super Mario.


In assenza di chiarimenti ufficiali, il giornale La Repubblica, che da tempo è lo sponsor più interessato alle sorti di Mr. Whateverittakes, ha provato a dare la sua interpretazione:

"Il modello è Carlo Azeglio Ciampi. Il governo del 1993. Un esecutivo “tecnico-politico”. E nessuna supremazia della tecnostruttura sui partiti. Ecco, la prima mossa di Mario Draghi è proprio questa. Una mano tesa ai partiti e ai gruppi parlamentari concordata già l’altro ieri sera con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella."


L'articolo di Claudio Tito, che nelle intenzioni dell'autore dovrebbe servire a sciogliere i dubbi di Di Maio e C., fa nascere tutta una serie di altre domande e sospetti.


Non vi eravate accorti che l'Italia del Conte Bis era uguale a quella del 1993, di Mani Pulite, la scomparsa della DC e del PSI, il coma della Prima Repubblica? e quindi che la situazione richiedesse un intervento drastico e traumatico, commissariando il Parlamento e i partiti per cercare una salvezza che solo un banchiere può garantire?


No, non ce ne eravamo accorti, anzi. Nel 1993 l'Italia era già dentro il baratro finanziario e politico. La lira era in balia degli eventi, i partiti erano a Rebibbia o all'estero.


Non che adesso stiamo messi bene, con la pandemia di Covid-19 che però è un male comune a tutto il mondo. Il governo Conte era riuscito a farsi dare 209 miliardi dall'Europa, si trattava solo di scrivere un compitino per farli arrivare.


Quindi il parallelo tra Draghi e Ciampi non solo è improprio, ma fa nascere il sospetto che la drammatizzazione della crisi non l'abbia fatta solo il Matteo Renzi pro domo sua, ma che sia stata a lungo disegnata e colorata in altri luoghi e da altri poteri, per sfilare dalle mani del governo Conte il tesoro chiamato Recovery Fund e consegnarlo a qualcun altro per il tramite di Mario Draghi.


Però c'è una piccola complicazione. Affinchè l'operazione Draghi-Recovery Fund riesca è necessario il contributo del Movimento 5 Stelle, perchè nell'Italia del dopoguerra non è mai nato un governo senza l'appoggio o il coinvolgimento del partito di maggioranza relativa in Parlamento. Altrimenti si chiamerebbe Golpe.


Quindi i Cinque Stelle, tutti interi o solo in parte, devono garantire un appoggio "politico" al governo "tecnico" di Draghi. Altrimenti il gioco non funziona e si va a votare. Addio fund.


Ma allora non era vero che il Recovery Fund ci veniva dato a gratis, senza le "condizionalità" ovvero le umiliazioni e i capestri del MES.


Allora il Recovery Fund non è una manna dal cielo, bensì un cavallo di Troia, o un coronavirus di Troia, nella cui pancia si nasconde Mr. Whateverittakes in attesa di uscire allo scoperto, con o senza pandemia?


Se così fosse, la colpa della crisi del Conte Bis non è di Matteo Renfazzi, che comunque resta sempre quello che stringe le mani sporche di sangue del principe bin Salman, ma di chi ha costruito un'idea di crisi per poi chiamare Mr. Whateverittakes a risolverla.

Come quando la Troika (con la BCE guidata da Mario Draghi) fece il waterboarding a Tsipras per far ingoiare il MES alla Grecia, cancellando l'esito del referendum.


Forse era meglio dare l'incarico di un governo, istituzionale ma politico, a Marta Maria Carla Cartàbia.

i.fan. twitter: menoopiu


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Date Created: 04/02/2021 04:27:06


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