Donald Trump ha una sola, grande ossessione: essere rieletto Presidente degli Stati Uniti d'America nel 2020. Un insuccesso lo consacrerebbe nella schiera dei peggiori, una rielezione gli consentirebbe di essere ricordato con onore nei libri di storia e di risolvere tutti gli affari personali pendenti, suoi e della famiglia. Per questo ogni atto e ogni decisione di Trump e' finalizzato al suo obbiettivo: dal muro anti-immigrati alla guerra commerciale con la Cina, al capovolgimento di regime in Venezuela agli accordi con il despota nordcoreano Kim Jong Un, sorvolando sull'omicidio di Kashoggi da parte del suo amico MbS. E ora il grande colpo: la pace con Xi Jinping nella guerra dei dazi e della tecnologia 5G, che verra' siglata nel casino' privato di Trump a Mar-a-Lago in Florida e accompagnata dal rialzo di tutti i mercati finanziari del mondo con un nuovo slancio speculativo e il trionfo dei guadagni di "chi crede in Trump" e soprattutto nelle sue pratiche di market abuse e insider trading. Tanto per non smentirsi, il suo annuncio via twitter del rinvio della scadenza dei colloqui sulle tariffe con la Cina ha fatto fare un balzo del 6% ai guadagni degli amici di Xi Jinping che erano stati preavvisati dell'evento. Il messaggio di Trump a Xi Jinping e' grezzo ma efficace: "se tu aiuti me, io posso risolvere tutti i tuoi problemi, compreso quello che affligge la famiglia Huawei, e insegnarti i trucchi per manipolare i mercati finanziari". Secondo voci raccolte da Bloomberg, la decisione di Trump di "facilitare" l'accordo con la Cina abbassando le pretese dei negoziatori americani che volevano meccanismi piu' ampi ed efficaci di verifica, e' stata presa scavalcando tutti e tutto, e non perche' egli sia un grande e lungimirante stratega ma solo perche' il suo tornaconto e' prevalente e quasi mai coincide con quello delle diplomazie e dei tecnici competenti. I cinesi conoscono il lato debole di Trump e lo utilizzeranno a proprio vantaggio nelle trattative sui dazi commerciali, come sottolineava alcuni giorni fa un editoriale di Global Times, voce ufficiale di Xi Jinping: "It's been almost a year since the trade war began, and the clock is ticking toward the US general elections. The tipping point of the US economic growth is also getting closer. Washington has less room to impose pressure on other countries at will. .." Il timing della campagna per le presidenziali 2020 impone che le principali questioni e/o fonti di preoccupazione per Donald Trump siano chiuse o portate a definizione entro la fine del 2019, con i mercati finanziari euforici a tifare per il presidente biscazziere. Il contenzioso con la Cina e' sicuramente il secondo piu' importante, dopo quello con il procuratore speciale Mueller che dopo quasi due anni si accinge a consegnare i risultati dell'inchiesta sul Russiagate, cioe' gli aiuti di Putin all'elezione di Trump nel 2016. A chi spettera' il compito di indagare sulle interferenze cinesi a favore di Trump nel 2020 ? Tags : Donald Trump, Xi Jinping, trade war
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Date Created: 11/12/2020 16:54:45